Gius
Infatti le trasformazioni sono ferme perchè l'unica Bozza approvata è quella del 2003 che, giustamente ed in conformità con le leggi in vigore dopo 20 anni affranca anche dal prezzo massimo, mentre per motivi "non ignoti" (vogliono fare cassa!) Tentano prima di forzare l'affrancazione per poi chiedere altri soldi per la trasformazione senza la quale, se non c'è alcun preliminare già firmato a prezzo di mercato, nessuno comprerà adesso un appartamento ancora in diritto di superficie anche se affrancato ad un prezzo di mercato (almeno si dovrà fare uni sconto pari alla futura trasformazione. A conti fatti meglio vendere a prezzo calmierato
Caro santi permettimi di precisarti alcune cose:
1) Il comune di Roma non è l'unico in Italia ad aver interpretato che la trasformazione non esclude l'affrancazione, premesso che a mio pare a mio parere ciò è molto ingiusto e ritengo più equo sia un acconto sulla trasformazione, se molti comuni, ovvero molte avvocature comunali, hanno interpretato così legge e sentenza vuol dire che la tematica non è così chiara. addirittura la sentenza 18135 in quei comuni dove già si trasformava e si affrancava nel rispetto delle normative, sull'argomento a generato dubbi.
2) Le case in diritto di superficie già hanno sempre un valore di mercato più basso rispetto a quelle in piena proprietà, anche quando si rogitava a libero mercato pre sentenza. in questo potrebbero dartene conferma gli agenti immobiliari del forum, come
@Bagudi o
@ingelman. anche se molti in passato, specialmente a Roma, hanno tenuto nascosta agli acquirenti la storia del diritto di superficie on non l'hanno spiegata bene ( complici in questo anche i notai) ed hanno venduto la casa ad un prezzo come se fosse in piena proprietà.
3) la storia del prezzo calmierato permettimi di dire ma è una vera e propria castroneria, io ho acquistato casa da secondo acquirente a 285.000€ ed adesso dovrei venderla al prezzo imposto di 97.000€??? dov'è scusa la convenienza?
anche se non scrivo da un po' sul forum voglio condividere con voi alcune informazioni
recepite in questo periodo.
Intanto è emerso che oltre allalentezza atavica del comune sul processo così a rilento sta influendo anche un fattore "informativo". Ovvero per le prime pratiche gli impiegati si devono leggere uno ad uno tutti i documenti specialmente gli atti di convenzione e regolamenti di condominio. pian piano che vanno avanti stanno creando un database dove vengono inserite le informazioni per ogni pdz e ogni stabile, in modo tale che le pratiche successive riferite alla stessa situazione possano proseguire più spedite ( anche se questo lavoro avrebbero potuto già farlo in questi mesi di inattività)... in pratica è un diesel che parte lento.
Altra cosa che è emersa è che con le stime così fatte viene praticamente quasi scongiurato il rischio di conguagli, a parere di alcuni ingegneri del settore e di persone all'interno di risorse il procedimento adottato è stato buono, e quindi nei contenziosi tra comune e proprietari dei terreni espropriati difficilmente il giudice potrà riconoscere un indennità di esproprio più alta delle stime pubblicate ora, per quanto riguarda poi spese legali e interessi legali il comune non si può rivalere sui proprietari delle abitazioni visto che sono frutto di un contenzioso legale nato per sua colpa.
Poi per chi ha sollevato la questione Regione sulle stime, mi sembra amedeo, un mio amico consigliere comunale in provincia di latina si ricorda di una delega della regione ai comuni stessi sull'argomento, quindi prima di saltare a qualsiasi conclusione sarebbe opportuno verificare se vero o no....