Grazie, spero comunque che i tempi non siano biblici... Vorrei evitarmi il terzo atto notarile, ma neanche dover aspettare 2 anni per mettete in vendita casa e magari riuscire a vendere in altri 2 anni, la vita è troppo breve
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Il problema è sempre la cifra assurda chiesta dal comune, se fosse più ragionevole sarebbe più facile mettersi d'accordo con il vecchio proprietario. Ma con 40.000 - 50.000 euro in ballo temo che a molti toccherà arrivare fino a sentenza, con costi legali dello stesso ordine di grandezza della somma chiesta per l'affrancamento.A mio avviso, l'unica via di uscita equa tra persone civili, sarebbe andare in causa per poi accordarsi nel dividere il prezzo dell'affrancazione tra venditore e proprietario, per le ragioni che ti ho appena esposto.
Poi ognuno la vede come crede.
Alla fine vincono solo gli avvocatiIl problema è sempre la cifra assurda chiesta dal comune, se fosse più ragionevole sarebbe più facile mettersi d'accordo con il vecchio proprietario. Ma con 40.000 - 50.000 euro in ballo temo che a molti toccherà arrivare fino a sentenza, con costi legali dello stesso ordine di grandezza della somma chiesta per l'affrancamento.
@giannelmo ma d'altra parte se la cifra fosse ragionevole, acquirenti e venditori si mettono d'accordo facilmente e poi si coalizzano contro il comune per risarcimento danni. Quindi anche il comune deve in qualche modo tutelarsi...Il problema è sempre la cifra assurda chiesta dal comune, se fosse più ragionevole sarebbe più facile mettersi d'accordo con il vecchio proprietario. Ma con 40.000 - 50.000 euro in ballo temo che a molti toccherà arrivare fino a sentenza, con costi legali dello stesso ordine di grandezza della somma chiesta per l'affrancamento.
hai centrato il punto, cifre basse garantirebbero al comune migliaia di cause, così invece indirizzano le persone a scannarsi tra loro.....mentre al Comune incassano!@giannelmo ma d'altra parte se la cifra fosse ragionevole, acquirenti e venditori si mettono d'accordo facilmente e poi si coalizzano contro il comune per risarcimento danni. Quindi anche il comune deve in qualche modo tutelarsi...
Questo non saprei, era una mia ipotesi.
La cosa più opportuna sarebbe parlare con un legale di fiducia e capire se, volendo perseguire questa soluzione, esiste la possibilità di un percorso extragiudiziale, in modo di abbreviare i tempi e ridurre al minimo spese legali e giudiziali.
Questo per il passato, per il presente so di un possibile acquirente che si sta accordando per prezzo, tempi e condizioni al compromesso che tenga conto delle spese da sostenere.
Con l'ultima delibera della Giunta Capitolina è rateizzabile, ma l'importo quello è.Solo per sapere, ma se le pratiche viste dal comune si contano su una mano, come fate a sapere le cifre richieste? 40/50000 mi pare francamente assurdo... Se fosse cosi il Comune avrebbe fallito il suo intento perché una cifra del genere non credo ci sia molta gente disposta a spenderla, per di più neanche rateizzabile...
Ecco come la vede un avvocato in un'altra discussione di questo forum, rispondendo ad un vecchio propietario che si è visto, a nove anni dalla vendita, chiamare in causa dalla persona cui aveva venduto l'appartamento in diritto di proprietà:hai centrato il punto, cifre basse garantirebbero al comune migliaia di cause, così invece indirizzano le persone a scannarsi tra loro.....mentre al Comune incassano!
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