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Anche se è impossibile la soluzione proposta da Fausto1 in merito punto a), è comunque un ingiustizia/un assurdità far pagare dai secondi acquirenti in poi una affrancazione (soprattutto con questi importi che circolano) che a priori non spetterebbe pagare dato l'importo sostenuto per l'acquisto fatto a libero mercato.Se non si parte da quali sono i limiti dell'azione e delle competenze del comune, è inutile fare voli pindarici. Purtroppo non credo che si possono fare richieste che cozzano con l'interpretazione della sentenza 18135, a meno che non affronti
una azione legale al massimo livello per far rivedere la posizione della Cassazione.
il Comune non può variare quanto espresso da Cassazione, non ne ha il potere, dovrebbe invece attuarlo correttamente e non con le sue interpretazioni fantasiose, circa per esempio il concetto di trasformazione che non tiene conto dell'automatica caduta dei vincoli se hai superato i 20 anni dalla stipula delle convenzioni,ma come sai vi sono anche altre sviste.
Dunque, "purtroppo", relativamente il punto a) da te menzionato, è impossibile che si possa attuare poiché la sentenza recita che il vincolo del prezzo «segue il bene nei successivi passaggi di proprietà, a titolo di onere reale, con naturale efficacia indefinita»., dunque, se non smonti questa tesi, questo significa che l'affrancazione segue l'immobile e quindi non è certo il comune, che già di errori ne ha fatti abbastanza, che può cambiare questo concetto.
Circa i punti b) c) d) li condivido.
Comunque, sappi che apprezzo la buona intenzione e il pragmatismo che solleciti.
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