lo chiedevo perché, se ha ragione
@Mil quando sostiene che una fetta più rilevante dei compratori/venditori "farà da sè" nel cercare la controparte, probabilmente molti preferiranno appoggiarsi a un intermediario per la parte burocratica.
sarebbe interessante capire quanto "vale" questa consulenza; non certo il 3%... ma nemmeno l'1.
argomento che non può esaurirsi in poche righe. In generale ti invito a riflettere su un punto, lato acquirente: tu preferiresti pagare il 3% ad una persona che ti apre una porta e ti fa mettere una firma su un modulo prestampato, o a chi ti segue ogni fase della compravendita dal punto di vista legale, tributario, finanziario, tecnico? Premetto che nel mio studio il servizio di consulenza costa meno della mediazione, ma solo perchè il mio servizio di mediazione include già tutto quanto la legge non mi obbliga a fare, pertanto se mi togli la negoziazione ecc io ti chiedo meno. Ma in teoria (e anche in pratica) tu avresti da pagare il 3% ad un'agenzia senza pretendere alcunchè di quanto ho specificato sopra in termini consulenziali. Non nascondo che, seppure la negoziazione può rivelarsi faticosa, lunga, e ostica, la consulenza vale molto di più, perchè richiede una preparazione notevole che nessun professionista come lo conosciamo noi ha, ma è relativa a singoli professionisti che hanno fatto la scelta di specializzarsi in questo settore (e che trovi di più nelle società di consulenza e di investimento) nemmeno il notaio, che è specializzatissimo sulla parte giuridica ma non sulle altre, e normalmente si limita a rendere fattibili le operazioni che lo riguardano (l''atto) non potendo curare (per motivi di ruolo ma anche di competenze) tutto il resto. Inoltre costui, nella mia esperienza, non vuole complicarsi molto la vita, e se un'operazione non può farla come dici lui non è che si ammazza a trovare la soluzione perchè morto un atto se ne fa un altro. Invece per il mediatore quell'operazione ha un valore d'incidenza sul bilancio annuale nemmeno lontanamente paragonabile al valore che questo ha sul bilancio di un notaio, per cui è molto più motivato a studiare il caso per risolvere problema. Un esempio? Comprare un immobile con porzioni abusive dal notaio è cosa di tutti i giorni, perchè l'unica cosa che chiede è la conformità catastale ai senti della L. 78/2010, e non la conformità urbanistica potenzialmente in grado di rendere un atto nullo o dare adito ad una causa per l'ottenimento della ripetizione di parte del prezzo pagato, che con un minimo di accortezza è evitabile. Cosi come per il mediatore, che ha un ruolo normalmente puramente commerciale. Quindi dipende da caso a caso.
Il discorso è lunghissimo e di esempi posso fartene molti, ma ho cercato solo di farti capire come non si possa giudicare, nè quantificare, una prestazione di cui non si conoscono le peculiarità. La consulenza non è chiacchierare amichevolmente su problemucci di poco conto, ma avere una preparazione specialistica e interdisciplinare, unita ad esperienza di qualità. Devi separare la mediazione dalla consulenza, sono 2 operazioni diverse e solo i migliori di noi le fanno entrambe, anche senza costi aggiuntivi, cosi come ci sono notai o altri professionisti eccezionali che si dedicano al caso per risolvere problemi, ma non sono la regola. In Italia in pressapochismo regna sovrano e uno studio di consulenza grande, ad esempio, che ti dia una certa garanzia di studiare la cosa in modo peculiare e interdiscplinare, ti costerebbe uno sporposito, altro che 3%. Poche settimane fa ho risolto un problema ad un cliente estero che veniva quasi piangendo dicendomi che un noto studio gli aveva chiesto 20.000 euro per la sua soluzione, da me se l'è cavata con 1900. Non sono nè economico io ne cari loro, semplicemente ognuno fa i prezzi secondo la sua struttura costi e il tempo che ci impiega per arrivare alla soluzione. Se in fase di mediazione un cliente mi chiede di fare determinate verifiche prima che io abbia maturato il diritto alla provvigione, deve pagarmi una parcella, perchè se io offro la mia consulenza e poi il proponente non propone e non compra, io ho lavorato gratis, il che è inaccettabile. Se poi compra, posso scalargli anche l'intero importo della consulenza dalla mia provvigione per mediazione, altrimenti non compra ma ha avuto un servizio, che se si vuole che sia professionale e non da improvvisati, ha inevitabilmente un costo commisurato alla difficoltà del problema stesso, alla qualità della soluzione, e alla struttura costi dello studio. Ad un altro feci una dichiarazione di successione inerente alcuni diritti di nuda proprietà, e un terreno gravato da usi civici sul quale il padre edificò una villetta, avendo doppia cittadinanza, residenza estera, e una situazione famigliare ingarbugliata. La cosa mi diede un bel da fare e chiesi circa il doppio di quanto chiedessi normalmente o chiedesse altro professionista, ma il cliente in termini di spesa complessiva spese quasi la metà di quanto avrebbe pagato da costoro, che consultati da me in collaborazione sul caso mi prospettarono pareri su soluzioni troppo semplici e sbrigative, a favore del loro tempo ma a discapito del cliente, che io non volevo accettare perchè le avevo già prospettate e scartate. Morale della favola, studiando la cosa in modo peculiare, io guadagni di più, il cliente risparmiò migliaia di euro rispetto a quanto avrebbe dovuto pagare, e il tutto fu perfettamente legittimo dal punto di vista legale e fiscale. Tutti contenti. Questa è consulenza.