Buonasera a tutti. Per lavoro mi occupo anche di dirimere questioni condominiali, in questi giorni mi è capitato un caso per me anomalo. Vi premetto che le parti sono venditore ed acquirente e non hanno richiesto l’ausilio di un avvocato. Vi spiego in breve: X acquista nel 2022 un immobile da Y, a rogito la dichiarazione dell’amministrazione comunicata al notaio recita : “ non sono state deliberate spese straordinarie “. L’acquirente quest’anno invece si ritrova a dover pagare una somma piuttosto importante a causa di lavori urgenti sul tetto effettuati una parte prima dell’acquisto, una seconda dopo ed una terza quest’anno. Nelle delibere successive non si fa riferimento a questi lavori.Chiedendo il verbale dell’assemblea relativo al 2022 ( assemblea fatta a marzo, lui ha acquistato a luglio) si rende conto che invece questi lavori erano stati deliberati. Il verbale riporta questo “ Non sono previsti lavori di manutenzione straordinaria eccetti lavori di messa in sicurezza e impermeabilizzazione di tetto e facciate considerati urgenti”. Il venditore si rifiuta di pagare, sostenendo che la responsabilità sia solo dell’amministratore, che ha prodotto una dichiarazione non corretta, l’acquirente pretende invece il rimborso dal venditore sostenendo che sarà lui a doversi rivalere sull’amministrazione. Entrambi non vogliono finire in tribunale, la cifra è importante ma non così alta da voler iniziare una causa civile con tutti gli annessi. In tutto questo l’amministratore latita. Ho provato a contattarli ma o è in riunione oppure fuori ufficio. Ho chiesto una consulenza con un legale, ma ci vorrà martedì. Il notaio che ha redatto il rogito, sostiene che la dichiarazione dell’amministrazione è mendace ma che deve comunque risponderne il venditore. Sostiene anche che se avesse avuto quella corretta , avrebbe tutelato gli interessi di entrambi usando una formula ad hoc bel rogito e non la classica formula standard. Voi che ne pensate?