M

marcellogall

Ospite
E' vero che la Legge dice che le spese deliberate prima del rogito sono a carico del venditore ma è altrettanto vero che non c'è motivo per cui un venditore debba partecipare ad un'assemble condominiale e prendere decisioni che dovranno essere a carico dell'acquirente.
Io, nel compromesso inserisco solitamente una clausola che impone al venditore l'obbligo di dare la delega all'acquirente qualora siano previste decisioni che non riguardino la passata gestione. In questo modo viene eliminata ogni possibilità di discordia.
 
E

enzo6

Ospite
E' vero che la Legge dice che le spese deliberate prima del rogito sono a carico del venditore ma è altrettanto vero che non c'è motivo per cui un venditore debba partecipare ad un'assemble condominiale e prendere decisioni che dovranno essere a carico dell'acquirente.
Io, nel compromesso inserisco solitamente una clausola che impone al venditore l'obbligo di dare la delega all'acquirente qualora siano previste decisioni che non riguardino la passata gestione. In questo modo viene eliminata ogni possibilità di discordia.

Scusa non ti seguo:
L'acquirente va in assemblea la quale vota per le spese straordinarie.
A quel punto tali spese sono comunque in carico al venditore.
Peraltro in tal modo il venditore potrebbe pensare che acquirente voti per le spese straordinarie, tanto le paga il venditore.
Cosa cambia con quella prassi?
 
M

marcellogall

Ospite
Ho dimenticato di precisare che l'accordo deve prevedere che, dal momento della firma del compromesso, tutte le spese deliberate in assemblea con la presenza dell'acquirente e da lui votate sono a carico di quest'ultimo.
 

Rosa1968

Membro Storico
anche a me è capitato un caso simile, abbiamo diviso in due la cifra e stabilito le quote. Certo abbiamo tutti usato il buon senso perchè di fatto le migliorie erano tutte a godimento dell'acquirente e non del venditore.
 
E

enzo6

Ospite
la legge esiste per creare un punto fermo nelle normative tra acquirente e venditore qualora mancassero accordi scritti alternativi tra le parti.

Questo lo sappiamo.
Tuttavia mi sembra strano che un acquirente riceva questo obbligo al preliminare dopo aver fatto precedentemente una proposta e definito il prezzo.
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Questo lo sappiamo.
Tuttavia mi sembra strano che un acquirente riceva questo obbligo al preliminare dopo aver fatto precedentemente una proposta e definito il prezzo.
ti chiedo scusa,
ragiono sempre pensando che le proposte assumono la valenza di preliminare e quindi dovrebbero sempre contenere questa ed altre voci oggetto di discordie.. :occhi_al_cielo:

nel caso in oggetto se in proposta non era convenuto nulla tra le parti, si fa riferimento alla legge, se al successivo compromesso viene indicato altrimenti, l'acquirente potrebbe rifiutarsi di firmarlo e di andare al rogito con la semplice proposta (ed i termini di legge che essa contiene)
 
M

marcellogall

Ospite
naturalmente tu spieghi all'acquirente che la legge dice il contrario ?

La Legge dispone che, in caso di mancanza di accordi, le spese deliberate prima del rogito devono essere a carico del venditore.
Mettiamo però che l'appartamento sia stato venduto privo di ascensore e che l'ìmmobile abbia tante e tali pecche che il prezzo di vendita abbia risentito di queste mancanze: mettiamo che venga deciso un intervento radicale, ascensore e altro, che alzerebbe notevolmente il valore dell'immobile, ti sembra giusto che il venditore debba sborsare una grossa cifra per dare all'acquirente tutti i vantaggi derivanti da una decisione presa dopo la fissazione di un prezzo giustamente ridotto?.
La clausola che solitamente inserisco nel compromesso tiene conto di queste problematiche ed evita futuri contenziosi.
E' sempre questione di buon senso.
 
E

enzo6

Ospite
La Legge dispone che, in caso di mancanza di accordi, le spese deliberate prima del rogito devono essere a carico del venditore.
Mettiamo però che l'appartamento sia stato venduto privo di ascensore e che l'ìmmobile abbia tante e tali pecche che il prezzo di vendita abbia risentito di queste mancanze: mettiamo che venga deciso un intervento radicale, ascensore e altro, che alzerebbe notevolmente il valore dell'immobile, ti sembra giusto che il venditore debba sborsare una grossa cifra per dare all'acquirente tutti i vantaggi derivanti da una decisione presa dopo la fissazione di un prezzo giustamente ridotto?.
La clausola che solitamente inserisco nel compromesso tiene conto di queste problematiche ed evita futuri contenziosi.
E' sempre questione di buon senso.

Se la clausola la inserisci nel compromesso ma non nella proposta come puo' essere accettata dall'acquirente al quale si paventano spese possibili, non addebitabili a lui per legge e non quantificate?
Se vuole il proprietario sa se prima assemblea sarà deliberato ascensore ma l'acquirente è all'oscuro di tutto.
La cosa grave è che in italia quando si presenta un appartamento è tutto perfetto senza problemi, essi sorgono al preliminare o al rogito oppure dopo.
Ci vuole tanto ad informare l'agenzia che sono possibili spese straordinarie e definirne la possibilità in proposta? Peraltro sono domande fatte sempre da acquirenti.
Per evitare certe situazioni hanno dovuto fare una legge che obbligasse gli amm.ri ad apporre loro nome su facciata stabili.
 

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