Ringrazio di cuore tutti gli esperti di questa comunità virtuale.
Non credevo di suscitare tanta simpatia, siete tanto gentili.
Domani, quando torna, inviterò mio fratello, insieme ad alcune amiche e a qualche selezionato collega di lavoro, in un buon ristorante, per festeggiare.
Peccato che “Graf” non sia potuto intervenire al rogito, perché ci teneva tanto, ma pressanti ed inderogabili impegni l’hanno trattenuto in Abruzzo.
La prima casa è un obbiettivo importante nella vita di un' italiana che si rispetti.
Dico: se non hai almeno una casa tutta tua, non ci si sente appartenere a questa Nazione.
E’ un fatto di cultura comprare casa oltre che un atto di tipo economico; noi italiani siamo diversi e superiori, in questo settore, nei confronti di quasi tutti gli altri europei.
Non so se riesco a spiegarmi ma, nel momento in cui ho firmato l’atto di compravendita e ho staccato gli assegni, sono stata invasa da un’emozione forte e da una commozione profonda, da quel momento mi sono sentita migliore, come se avessi superato un esame di eticità.
Credo di aver acquistata una bella casa di 85 mq, da appena due anni completamente ristrutturata, internamente mai modificata rispetto alla piantina originale, con impianti a norma, infissi in buono stato, all’ultimo piano di una palazzina di otto piani e con solo due appartamenti per piano. E’ luminosa, ventilata e panoramica, ed è dotata di tre balconi. C’è persino una cantina. Non ha cortile ma è aperta su due strade tranquille e alberate. Direzione Nord - Sud, più o meno.
E' stata costruita 47 anni fa ma mi pare molto solida nelle strutture.
La zona è servita da metropolitana e ha il mercato rionale ( ho sempre adorato i mercati di quartiere…) a due passi.
Ho avuto fortuna di aver incontrato un agente immobiliare che mi ha scrupolosamente seguita in tutte le fasi, ha sempre risposto con precisione alle mie domande senza tergiversare, non mi nascosto niente della situazione giuridica dell’appartamento che era appunto gravata da un’ ipoteca a seguito di accensione di un mutuo da parte della proprietaria precedente ( adesso lo posso dire…), mutuo che ieri ho estinto con il rogito.
Tale agente è riuscita a convincere la proprietaria a calare il prezzo di ben 31.000 euro. Però la proprietaria aveva fretta di vendere perché doveva trasferirsi, per motivi di famiglia, fuori Roma.
L’agente, di cui le iniziali sono S.P. e che ha lo studio su strada ( piccolo ma carino) in zona Tuscolana, dice che lui è un agente Fiaip e che quindi si deve comportare in base ad una deontologia ben precisa…
Ma l’agente immobiliare Fiaip è uno stadio superiore di agente immobiliare?
Pensate che è venuto ieri al rogito, ha atteso pazientemente più di un’ora e poi ha addirittura confessato tutto il guadagno delle sue due provvigioni al Notaio che lo ha riportato nell’atto!
Non credevo ai miei occhi! Bravissimo all'agente Fiaip!
Un esempio di onestà, di vero senso civico, vorrei vedere altri professionisti tipo avvocati, architetti e dentisti fare lo stesso. Che prendessero esempio dal mio mediatore!
Sapeste quante case ho visto prima di imbroccare quella giusta!
Persino un appartamento posto in una palazzina pendente!
Quante case brutte ho dovuto sorbirmi e che prezzi avevano!
Non scendo in particolari perché credo che voi conosciate i problemi immobiliari.
Io credo che la qualità dell’offerta immobiliare sia molto scadente, nelle città, e che i prezzi siano esageratamente alti. Questo ho capito in questo anno e mezzo di ricerca.
Cioè si vendono, come fossero nuovi, appartamenti di 70-60-50 anni fa.
Un’automobile scade subito di valore e, dopo10 anni, quasi non vale più niente, possibile che una casa, dopo 70 anni, valga sempre lo stesso prezzo?
Scusate il fastidio per queste considerazioni così lunghe e lagnose ma comprare casa è troppo importante e trovare veri esperti che ti possano aiutare diventa vitale per dirimere dubbi e risolvere problemi.
Ma la mia testimonianza di prima mano può esservi utile?
Adesso vi saluto sul serio. E' molto tardi ma, a Roma, domani è la festa di san Pietro e Paolo e non si va al lavoro. Ciao.
Carla.