Luca Poniz, ex presidente dell’Anm e tra i 30 membri della commissione d’esame dell’ultimo concorso, ha riferito all’Ansa di «un livello non adeguato» dei concorrenti, pur nella consapevolezza dell’«urgenza» di reclutare nuovi magistrati. La commissione si è dunque trovata davanti «una grande povertà argomentativa e povertà linguistica, molto spesso temi che ricalcano schemi preconfezionati, senza una grande capacità di ragionamento, una scarsa originalità, poca consequenzialità e in alcuni casi errori marchiani di concetto, di diritto, di grammatica. Trovare candidati del concorso in magistratura che non sanno andare a capo è un problema molto serio, io Io l’ho imparato in terza elementare».