Le affermazioni lette sul tema mi avevano stupito parecchio: e dico la mia.
In tema di riscaldamento la legge 392/78 (l'equo canone) ha stabilito che gli inquilini avevano voce in capitolo riguardo alle spese di riscaldamento, visto che "come consuetudine" a loro viene poi addebitato il corrispettivo.
Peccato però che in caso di morosità, la medesima legge non abbia specificato che il condominio poteva rivalersi su di loro, e non sul proprietario locatore.
Per cui sul piano della forma, chi deve pagare è sempre il proprietario: mentre l'inquilino è auspicabile rimborsi di dette spese il suo locatore.
Incidentalmente, se l'amministratore si rende disponibile, e l'inquilino è persona affidabile, ed il contratto di locazione non contiene pattuizioni eccezionali (ad esempio a chi competano le spese di amministrazione), spesso avviene che sia l'inquilino a saldare direttamente all'amministratore le spese condominiali, escluse quelle di proprietà, così definite dall'amministratore in autonomia.