Torno ad intromettermi per affermare delle verità imparziali.
N.1) la tassazione attuale sulla casa dal mio punto di vista è semplicemente scandalosa e immorale. Su questo gmp abbiamo punti di vista un po' diversi.
N.2) Le abitazioni sono state interessate da una bolla di proporzioni gigantesche, quindi l'unico effetto casomai positivo (parlo per gli operatori) di questa tassazione è che molta gente con "immobili" fermi da anni magari si deciderà a constatare che il prezzo di mercato è un altro e movimenterà le vendite. Rimane il fatto che la tassazione è immorale, e la scelta di vendere non deve essere dettata da un semi esproprio dettato dallo Stato. Chi ha acquistato ha fatto dei sacrifici, non gli si può chiedere a distanza di anni un ulteriore salasso. Poco importa cosa accade all'estero.
In ogni caso altrettanto scandalosa e immorale è anche l'assurda e infondata ipervalutazione che ha interessato il panorama edilizio del recente passato. Quindi le due faccende si compensano, in un certo senso.
N.3) stiamo assistendo a troppe variabili esogene che influiscono molto negativamente su un mercato come quello dell'edilizia. Va male quando le banche concedono troppo credito, anche senza fondamento ma per scopi speculativi e innescano l'effetto bolla, va ancora peggio quando la tassazione va a infilarsi tra i proprietari e la loro decisione di vendere. Sono due aspetti entrambi negativi.
Dovrebbe essere semplicemente il mercato, a regolare domanda e offerta, ma tenuto conto dell'economia reale e di un credito "sano". Qualunque cosa lo vada a falsare secondo me è assolutamente negativa nel lungo periodo.