Vedo che vi ostinate a non (voler?) capire.. fate uno sforzo su. Provo a esemplificare nella maniera più semplice possibile onde prevenire potenziali ambiguità, che certamente interpretereste a vostro favore tanto per darmi torto.
Allora, immobile A del valore di 15, immobile B del valore di 8. Per "valore" intendo la cifra alla quale, tutto considerato, è verosimilmente ragionevole ritenere che la vendita possa concludersi. Per evitare le classiche lagne del "ma è il mercato a decidere", poniamo il caso che siano immobili *assolutamente identici* per posizione, qualità costruttiva, anno di edificazione, etc. L'unica differenza è data dalle dimensioni, con A 150 mq, B 80 mq.
Ripeto, supponiamo che il prezzo di vendita a 15 per A sia assolutamente realistico, così come 8 per B. Chiaro fin qui? Bene.
In agenzia si presenta tizio, che a fronte di un budget di 8, desidera acquistare un immobile di quella tipologia. Il tetto massimo di spesa non è negoziabile. Supponiamo ancora che per qualche motivo, a tizio venga proposto l'immobile B (quello grande 80 mq e dal valore di 8), ma che a tizio non vada bene.
L'agente immobiliare truffaldino a questo punto cosa fa? Contatta il proprietario di A, e inizia la solita tiritera sul "mercato blabla, prezzo troppo alto blabla, bisogna scendere blabla secondo me si può vendere solo a 8 blabla". Questo pur sapendo che l'immobile A, in presenza di un cliente sufficientemente danaroso, potrebbe effettivamente essere venduto a 15 anzichè a 8!
Questo contravviene sia al principio della buonafede nella mediazione (in quanto l'agente si guarda bene dal dire al proprietario di A "ho un cliente disposto a spendere 8, capisco che in un altro momento il suo immobile sarebbe stato vendibile a 15 ma ho fretta di chiudere una mediazione per intascare la provvigione e non ho intenzione di aspettare clienti con tasche più capienti", informazione critica) che alla tutela degli interessi di entrambe le parti (in quanto l'agente tutela solo il suo di interesse, se ne infischia di quello del venditore, e soltanto di riflesso favorisce l'acquirente).
Tutto chiaro o ancora non ci arrivate?
(Edit: il venditore certamente ha tutto il diritto di rifiutare proposte troppo basse, ma mi chiedo in quanti abbiano svenduto solo per via del terrorismo psicologico messo in atto dagli agenti che in quel momento pensavano soltanto a chiudere una vendita)