Susy

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Se il tuo cliente è ragionevole e accetta che la casa dei desideri si possa trovare con il 95% delle caratteristiche richieste ci puoi lavorare bene.. in fondo quello che chiede è semplicemente di non perdere tempo ... La risata ci sta ma secondo me è più facile da accontentare un cliente così che non quello musone o taciturno! Una richiesta così particolareggiata è indice di una ricerca di fiducia e di ascolto..oltre che di un buon servizio. Entrando in confidenza con queste persone su qualche esigenza si potrà soprassedere sicuramente, magari se ci sono altri aspetti molto azzeccati.
E' una sfida!!!!!!!!!!!
Buon lavoro
 

jrogin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
No non credo che sia un pesce di aprile. L'ho ricevuta anch'io, ma l'avevo già ricvuta in passato.
Forse proprio il 1 aprile 2009:^^::^^::^^:
 

Ranieri Fochi

Membro Attivo
Agente Immobiliare
avere rispetto per i clienti è sempre importante... Ma questa donnina fa schiantare dalle risate! Davvero troppo pignola nelle infinite richieste... Poi, magari, compra pure, se non è uno scherzo!
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quella che è arrivata a noi l'altro giorno ha anche tutta una serie di considerazioni sulla crisi mondiale, italiana e universale, che vi allego perchè vi.....:^^: allieti la vita e vi faccia prendere subito in considerazione l'idea di:
1) mollare il lavoro, tanto creperemo di fame
2) spararvi immediatamente, senza attendere il 21 dicembre 2012....:disappunto:

Rallegratevi !!!!!
Silvana

Nota aggiuntiva

Mi dispiace che il testo della presente nota che vi sto inviando sia lungo, ma credo che potrà comunque servire sapere alcune notizie su quanto relazionato dal mondo accademico, scientifico, economico e bancario internazionale in merito alla situazione economica attuale, prossima e futura.
Queste notizie vengono inviate proprio per spiegare i motivi per i quali mio marito ed io dobbiamo oggi usare tantissima cautela nell’effettuare l’acquisto della casa.
Queste notizie sono sconosciute ai non addetti ai settori specifici, specialmente nell’ambito bancario, a cui mio marito appartiene da ** anni e in via privilegiata in quanto dipendente di Banca ****: che è proprio l’Istituto di credito che deve detenere i fondi di tutti gli altri Istituti bancari, che effettua prestiti a tutti gli altri Istituti bancari, che deve effettuare la vigilanza su tutti gli altri Istituti bancari e che inoltre deve fare la politica bancaria dei buoni del tesoro e ne deve gestire tutte le continue aste.
Prima di dare queste notizie, vorrei però sottolineare ancora qualche particolare inerente alla casa che vogliamo acquistare.
Mio marito ed io stiamo cercando in effetti un villino ben fatto e in condizioni ottimali: come quello dove abbiamo abitato per ** anni al mare e che abbiamo venduto * anni fa a causa della fortissima umidità che, in zona marina, persiste pesantemente tutto l’anno e che per le persone di una certa età diventa particolarmente deleteria.
Noi stiamo procedendo all’acquisto della casa solo perché dopo aver venduto il suddetto villino non abbiamo più acquistato nulla in quanto abbiamo aspettato l’approssimarsi del pensionamento di mio marito (tanto che da allora abitiamo in una casa che abbiamo preso in affitto) e quindi siamo rimasti in attesa di prendere la decisione su dove andare a vivere: cosa che è accaduta definitivamente solo un mese fa e da allora ne abbiamo iniziato la ricerca.
Il nostro budget per l’acquisto, senza contrarre mutuo, di una casa ben fatta e che si trovi in un qualche paesino o frazione, non stiamo parlando né di città e né di rinomati paesi di villeggiatura, è molto alto: fino a *** milioni delle vecchie lire, che corrispondono ai ***.*** euro di oggi.
Che la somma, prevista oggi per l’acquisto dell’immobile in un paesino che non sia di rinomata villeggiatura, sia notevole ci è stato detto da TUTTI gli agenti immobiliari che ci hanno contattati (da circa un mese e fino a una settimana fa) da tutte le 15 province che avevamo scelte in quel periodo e che ora abbiamo invece ristretto a 10.
In circa un mese ci sono arrivate da un grandissimo numero di agenzie sparse in tutte le 15 province (tra le oltre 500 agenzie che avevamo contattato) oltre 200 proposte di case di ogni genere, anche di quelle nuove o totalmente ristrutturate (alcune addirittura con splendide piscine) e tutte a prezzi più bassi del nostro budget, la cui cifra era una delle notizie di cui li avevamo messi al corrente per iscritto: MA NON ERANO MINIMAMENTE RISPONDENTI AI REQUISITI DA NOI INDICATI NELLA E-MAIL CHE AVEVO A TUTTE LORO INVIATA E CHE CI SONO INDISPENSABILI PER LA NOSTRA IMMINENTE VECCHIAIA.
Vorrei precisare che la comunicazione che avevo mandata a tutte loro era la stessa che ho posta all’inizio e in calce alla presente comunicazione e che quindi non lasciava nessuna possibilità di fraintendimento sui requisiti che cerchiamo.
Tutte queste case che ci sono state proposte erano invece così inadeguate alla comoda vivibilità, soprattutto per noi che abbiamo già ** anni di età ed in particolare per me che per di più non guido e non ho mai preso la patente, che le abbiamo tutte cestinate.
Di tutte le proposte ricevute solo 2 le abbiamo lasciate in sospeso, in quanto sono le uniche che si avvicinano in buona parte ai requisiti da me indicati nella e-mail che avevo loro inviata.
Molte agenzie ci hanno proposto anche 6 o molte più case e molte agenzie continuano ad inviarci le loro nuove proposte.
A noi (che in effetti non cerchiamo altro che una casa tradizionale, che è la tipologia dove abitano la maggior parte degli italiani) è accaduto che tutte le oltre 200 proposte immobiliari che abbiamo ricevuto fino ad oggi e che abbiamo cestinato (escluso le 2 che ho già citato) sono state invece solo di case con i requisiti che non vogliamo.
Quindi le oltre 200 proposte ricevute sono state solo di:
- piccole case a schiera e con giardini piccolissimi e al massimo di 200 metri
- oppure piccole e grandi case a schiera ma lontane dall’abitato e dai negozi
- oppure bellissime e grandi porzioni di bifamiliari, ma esclusivamente la parte con la peggiore esposizione al sole
- oppure case da ristrutturare (perché, anche se molto ben tenute, tutto era comunque vecchio, di circa 30/40 anni fa)
- oppure case di corte
- oppure belle case il cui giardino però non stava a ridosso e intorno alla casa, bensì distanziato
- oppure case infossate e non poste in zone aperte e soleggiate
- oppure case da costruire
- oppure case bellissime ma a ridosso dei fili dell’alta tensione
- oppure case in corso di costruzione, ferme alla struttura portante perché in attesa di trovare un compratore per fare tutto il rimanente
- oppure terreni edificabili per costruire a noi la casa “su misura”
- oppure case piene di umidità
- oppure case con il tetto da rifare;
- oppure case con addirittura il tetto in eternit, ma ricoperto con apposite lamiere tipiche dei paesi dove nevica frequentemente e quindi difficilmente verificabile (noi lo abbiamo scoperto solo per caso)
- oppure case addirittura lussuose però isolate
- oppure belle case appena ristrutturate, ma poste in paesi notoriamente franosi e di cui i tecnici comunali e provinciali denunciano da anni che i muri delle abitazioni continuamente si lesionano (anche questo lo abbiamo scoperto per caso)
- oppure case poste all’ombra (con il sole che gli arriva solo di mattina)
- oppure case con il bosco alle spalle e a pochi metri di distanza e quindi piene di umidità
- oppure bellissime case e addirittura con splendide piscine (una piscina era persino posta all’interno all’abitazione ed era riscaldata e l’immobile costava circa ***.*** euro) ma troppo distanti del paese e dai servizi e dalle altre abitazioni (tutte stavano ad oltre 1 chilometro di distanza)
- oppure case di piccolissima metratura e per di più realizzate su 3-4 piani
- oppure case dove al pianoterra la cucina non era abitabile e non c’era nemmeno una camera matrimoniale
- oppure case nel cui pianoterra (di soli 60/70 metri) c’era (a loro dire) un “salone”(che per essere chiamato tale da chiunque deve invece avere almeno la metratura che va dai 40 mq in su), una grande cucina abitabile, una “grande” camera matrimoniale e un bagno e il vano scala che portava al piano superiore (ogni ambiente era invece piccolo e quindi inadatto, soprattutto per persone che vanno come noi incontro alla vecchiaia, mentre il vano scala era di metratura normale e quindi sottraeva molto spazio al resto del piano che era già piccolo)
- oppure case con camere matrimoniali con i soffitti mansardati, tali da non riuscire a mettere i nostri 4 grandi armadi (che sono ognuno alto circa m.2.70 e lungo circa m. 3.10)
- oppure case con il soggiorno e l’angolo cottura e senza nessuna camera al pianoterra
- oppure case piccole e fatte su tre piani e dove c’era un unico bagno
- oppure case brutte e mal fatte
- oppure case il cui giardino era in comune o c’era comunque la servitù
- oppure belle case strutturate tutte su un piano e con 2 camere da letto matrimoniali di metratura normale, però con un unico bagno e con l’impossibilità di realizzarne un altro
- oppure bellissime case e con tutti i requisiti che noi cerchiamo, però con enormi problemi con i confinanti (di natura penale)
- oppure case bellissime ma dentro paesini o frazioni che però erano sprovvisti dei negozi di prima necessità, di farmacia, del medico di base, ecc
- oppure case che potevano essere di nostro interesse ma di cui non ci hanno assolutamente voluto dire il costo esatto, dicendoci solo che rientrava nel nostro budget (pertanto non le abbiamo più prese in considerazione)
- oppure un gran numero di appartamenti
- ecc. ecc ecc
Noi abbiamo allargato la nostra sfera di ricerca su 15 province (oggi su 10) proprio per avere maggiori possibilità di trovare l’immobile che ci necessita per la nostra imminente vecchiaia e quindi credevamo che le agenzie si mettessero in contatto con noi esclusivamente nel caso avessero avuto l’immobile con i requisiti che cerchiamo, espressi dettagliatamente nella e-mail che gli avevo per questo inviata.
Mio marito ed io abbiamo per di più scoperto (in questi ultimi 30 giorni e da tanti agenti immobiliari che si sono spogliati della veste di venditori solo perché sono amici di quei colleghi di Banca d’Italia che sono sparsi nelle varie sedi provinciali) che alle agenzie arrivano solo immobili di difficile vendibilità e che quando riescono ad acquisire qualche rara casa con la buona vivibilità e con il prezzo giusto (quindi non supervalutato) o con addirittura il prezzo d’affare queste non vengono nemmeno pubblicizzate e le vendono direttamente a quegli amici o conoscenti che sanno che possiedono una sicura liquidità e che sono interessati a comprare se c’è l’affare.
Inoltre abbiamo saputo (sempre dagli stessi agenti immobiliari amici di quei colleghi di Banca d’Italia che sono sparsi nelle varie sedi provinciali) che diverse case di quel tipo (di buona qualità e vivibilità) e prezzo d’affare (quindi non supervalutata) vengono invece vendute nei paesi direttamente tra i privati e con il semplice passa parola. Ci spiegavano che nei paesi tutti si conoscono e che qualsiasi genere di notizia arriva a tutti immediatamente.
Ci spiegavano anche che fino a 3 anni fa gli stranieri venivano ad acquistare immobili in Italia e che ormai sono 2 anni che questo non accade più ed inoltre che quelli che li avevano acquistati sul nostro territorio ora cercano di disfarsene, vendendoli a prezzi molto ribassati.
Visto che noi stiamo acquistando la casa per viverci stabilmente durante la nostra vecchiaia, vogliamo essere molto cauti prima di scegliere. Vogliamo avere un quadro esteso delle possibili case in vendita e quindi ci stiamo prendendo il tempo necessario per capire le varie situazioni e per trovare quello che cerchiamo. Poi visioneremo (durante un unico viaggio, che effettueremo ormai entro fine maggio) quelle pochissime che avremo scelto fino a quel momento perché si avvicinano ai requisiti che ci sono indispensabili, per decidere quella da acquistare.
Vorrei ora riferire quelle sopracitate notizie per spiegare in breve i motivi da cui nasce l’ulteriore nostra necessità di usare estrema cautela, soprattutto oggi, nell’affrontare questo acquisto.
Come tanti sanno e come si legge quotidianamente, l’ormai giustamente smontata “bolla immobiliare” (che dal 2002 al 2007 ha visto i prezzi innalzarsi in modo abnorme ai fini speculativi e non perché le case avessero il valore a cui venivano poste in vendita) ha immesso dal 2008 e sta immettendo ogni giorno anche sul nostro mercato una quantità enorme di case e a prezzi molto più bassi, che in effetti non sono altro che i prezzi reali degli immobili al momento attuale, e nonostante ciò non si vendono: questo è anche relazionato da tutte le banche e dall’Istituto Nazionale Italiano di Statistica.
Risulta che oltre alle attività, alle imprese e alle industrie di qualsiasi genere, anche una quantità enorme di agenzie immobiliari hanno chiuso, stanno chiudendo e chiuderanno. Innanzitutto quelle che, non avendo ancora capito cosa sta accadendo e cosà accadrà in tutto il mondo ed anche nel panorama bancario e per di più sperando che ci siano ancora persone che ignorano la situazione attuale, continuano a supervalutare le abitazioni (illudendo i proprietari), pur di acquisire l’immobile da vendere e quindi poi non ci riescono.
Che ci siano in atto e siano previste (a breve, medio e a lungo termine) in Italia, una enorme e continua quantità di situazioni fallimentari e di chiusure (di grandissime, grandi, medie e piccole imprese e attività) è conosciuto soprattutto da tutti gli istituti bancari: che gestiscono anche i conti correnti, il recupero dei prestiti e dei mutui e per di più hanno a disposizione le banca dati dei protesti e dei fallimenti.
Gli economisti internazionali (compresi quelli europei) purtroppo scrivono che tra circa 2 anni anche i prezzi del mercato immobiliare delle società più evolute saranno completamente crollati e via via la situazione peggiorerà: come anche sostiene la Comunità europea che ne espone i motivi sulle relazioni che arrivano anche alla Banca d’Italia, anche perché quest’ultima effettua gli studi e poi fa le aste per la vendita dei buoni del tesoro ed in più possiede un’enorme patrimonio immobiliare (migliaia di appartamenti nelle varie province) che da in affitto ai dipendenti ed in parte ai privati (non ad equo canone, ma comunque a costi più contenuti del normale mercato).
Questa situazione comporterà pesanti conseguenze anche per chi acquista oggi, pur se ai prezzi ribassati di questo momento, perché già sa che, se dovesse poi rivendere, non potrà mai più riprendere quanto speso. Come ci è stato detto da tanti agenti immobiliari questo fatto è conosciuto anche dalla maggior parte delle agenzie immobiliari, che vengono di continuo informate della situazione reale e delle previsioni economiche prossime e future.
Da circa 2 anni (ma via via la situazione sta palesemente peggiorando) si vendono solo alcuni immobili piccolissimi o molto grandi, però già a prezzi molto più bassi: ma comunque, anche quelle poche, con grandissima difficoltà, perché oltretutto le stesse banche (che si trovano tutte in difficoltà economiche per tantissimi motivi, come abbiamo anche letto sui quotidiani pochi mesi fa e come relazionano le banche stesse) non erogano più prestiti e mutui se non ci sono garanzie più che affidabili. E vista la situazione dell’intero panorama lavorativo, escluso ormai pochissimi fortunati, mancano gli acquirenti e il danaro circolante.
Mentre il mondo finanziario, proprio perché è in mano ai grandi capitalisti che gestiscono le masse in senso lato e l’informazione da fornire alle masse, dice e scrive che la situazione economica migliorerà, accade invece che gli scienziati, gli economisti e gli accademici di tutto il mondo scrivono che purtroppo per tutti noi, ma soprattutto per le future generazioni, la crisi economica mondiale è appena all’inizio perché dipende dai tantissimi e irreversibili danni che abbiamo creato al nostro pianeta.
Per rendersene pienamente conto basta poi andare a leggere la lunga e circostanziata relazione della Comunità Europea (della primavera del 2009, in preparazione all’incontro mondiale che si è tenuto nell’autunno dello stesso 2009, proprio nella terremotata città di Aquila) sull’avanzamento velocissimo e (cito esattamente le parole della relazione) “sull‘ ADATTAMENTO al disaster movie” geo-ecologico: disastro in continuo avanzamento.
Le parti più salienti sono state pubblicate su due intere pagine di un quotidiano nazionale, nella primavera del 2009
In questi giorni si è ufficialmente e pubblicamente saputo che l’ultimo terremoto che ha percosso il pianeta, con magnitudo di 8.8, ha persino spostato l’asse terrestre e questo comporterà ulteriori danni.
Gli accademici di tutto il mondo è da qualche decennio che scrivono che il genere umano ha realmente “rovinato” il pianeta terra da moltissimi anni, tanto che il buco che abbiamo creato nell’ozono è enorme e in continuo allargamento, con tutte le conseguenze attuali e future del caso: per rendersene conto basta soltanto entrare in internet.
Gli scienziati di tutto il mondo hanno anche relazionato che per quanto si riferisce al resto della calotta dell’ozono, che avvolge protettivamente il nostro pianeta, il suo spessore si sta assottigliando sempre di più e sempre più velocemente al polo nord e a quello sud e questo comporterà ulteriori gravissimi danni.
Inoltre hanno anche relazionato che lo scioglimento dei ghiacciai del polo nord e sud si sta verificando ad una velocità di gran lunga maggiore di quella che avevano prevista, segnalando che questo porterà anche, nell’imminenza, ad un ulteriore forte abbassamento delle temperature proprio nelle zone fredde del pianeta, quindi anche in tutte quelle montuose e dove le temperature sono già sotto lo zero in inverno.
Non a caso questo anno abbiamo avuto temperature minime record anche in Spagna e in alt’Italia di oltre 30° sotto zero dove non era mai accaduto. La stessa cosa sta accadendo nel resto del mondo.
Per quanto attiene all’Europa è espressamente scritto, sulla sopradetta relazione della Commissione Europea, che le nazioni che verranno enormemente colpite dal punto di vista geo-ecologico e quindi della crisi che sarà devastante, saranno Grecia, Italia, Spagna, Francia: ne spiega dettagliatamente tutte le motivazioni e tutto ciò che accadrà da tutti i punti di vista.
I primi segnali veramente allarmanti della devastazione che ci aspetta, mi sto riferendo all’Europa e precisamente alle 4 nazioni che ne saranno più colpite, le leggiamo ora anche sui giornali.
Infatti, nei primi giorni di marzo 2010 (ad appena un anno dalla summenzionata relazione della Commissione europea) cominciano quindi ad essere sempre più evidenti i pronostici che ha fatti in base a dati oggettivi: basta leggere i quotidiani e risentire i telegiornali di alcuni giorni fa su quanto sta accadendo in Spagna e soprattutto in Grecia e sulle misure che il governo greco è stato costretto a mettere in atto nei riguardi della popolazione già provata dalla pesante crisi (tagli sulle pensioni, eliminazione della buonuscita, pesante riduzione salariale, ecc.).
Proprio per capire meglio la situazione sottolineo che noi oltretutto abbiamo, da 35 anni, una piccolo e selezionato numero di amici greci, che vivono ad Atene e che sono imprenditori nel ramo petrolio e alcuni nel ramo dell’import e nell’export e che quindi sono loro che inoltre ci parlano della gravissima situazione in cui la loro nazione sta vivendo oggi e del peggioramento continuo e veloce della situazione economica del loro paese e del genere di pericoli che tutti loro stanno correndo.
Inoltre, per meglio capire quello che ha relazionato la Commissione europea su quale sarà la situazione prossima e futura anche italiana, bisogna considerare che in Grecia (il cui territorio è un terzo di quello italiano) ci sono però in tutto solo circa 10 milioni e 200.000 abitanti, di cui 5 milioni circa vivono ad Atene, mentre in Italia siamo circa 61 milioni di abitanti ufficiali senza contare l’enorme quantità di presenze di stranieri con il permesso di soggiorno e di clandestini però stanziali (mentre in Grecia la presenza degli stranieri è più che minima) : tutti quanti inoltre siamo sparsi su tutto il nostro territorio.
Come scrivono gli economisti e il mondo accademico europeo anche in Italia l’evidenza della crisi si allargherà a macchia di olio. All’inizio è stata infatti maggiormente evidente nelle regioni del sud e centro Italia, come infatti è palesemente accaduto, e velocemente si sta allargando fino a comprenderle TUTTE (comprese le province più ricche del nord, tra cui il Trentino che basa la sua ricchezza sul turismo e del centro Italia, tra cui la Toscana).
Come gli economisti scrivono purtroppo anche l’imprenditoria nel ramo turistico alberghiero sta avendo problemi enormi su tutto il territorio visto il continuo calo delle presenze per la mancanza di sicurezza del posto di lavoro e quindi per mancanza di danaro circolante: dai dati dell’Istituto Nazionale di Statistica risulta che è diminuito fortemente l’acquisto dei generi alimentari e quindi non solo degli altri beni meno necessari.
Fino a circa 15 anni fa la vacanza veniva articolata su un mese, mentre invece è da parecchi anni che al massimo si fanno vacanze per 10 o 7 giorni, o addirittura per il solo fine settimana o per un solo giorno a settimana (la domenica).
In prima pagina del Corriere della Sera, di circa 6 anni fa, comparve un trafiletto con un passaggio del discorso che il fisico Carlo Rubbia (premio nobel per la fisica e Presidente dell’ENEA, che è l’Ente Nazionale Energia Atomica) fece ad un Congresso Internazionale dove relazionava e cito le sue testuali parole che “l’economia dei paesi industrializzati sono come un treno in corsa senza manovratore”.
Su un quotidiano nazionale che abbiamo acquistato a Pistoia nei giorni di Natale 2009 (il cui inserto trattava della Toscana, dove io e mio marito ci troviamo ogni anno, per quella festività, in casa di vecchissimi e fraterni amici) si leggeva il titolo di un articolo che diceva “in Toscana aumentano sempre più i poveri”: il quadro dettagliato e veritiero della situazione in quella regione, che veniva descritto anche in base all’attività svolta della Caritas del Vaticano per il soccorso ai poveri, ha sgomentato tutti.
Ciò quando la Toscana era notoriamente una delle pochissime regioni “ricche” italiane e la più ambita dal panorama straniero fino a 3 anni fa: per il clima temperato che la regola, i paesaggi collinari e montuosi dolci, l’arte profusa in ogni luogo, l’eccezionale organizzazione sociale, l’intraprendenza nell’uso delle energie alternative che producono da anni il 25% del fabbisogno energetico della regione, ecc.
Persino nei paesi arabi, maggiori proprietari e venditori di petrolio e quindi economicamente più solidi, c’è stato recentemente un forte scossone economico, così come abbiamo letto su tutti i giornali, e se non fossero intervenute le banche mondiali ci sarebbe stato anche lì una devastazione, con ulteriori ripercussioni su tutto il pianeta.
Scrivono gli scienziati, gli economisti e il mondo accademico internazionale che per poter iniziare ad arginare gli effetti irreversibili del “disaster movie” geo-ecologico e della conseguente crisi dovrebbe sparire 2/3 della popolazione mondiale all’improvviso: solo in Italia, in rapporto al nostro piccolo territorio, dovrebbero sparire in un attimo più di 40 milioni di persone.
Tra le tante notizie che nessuno conosce (se non gli addetti ai lavori) è che persino la Banca d’Italia ha chiuso 39 filiali nel 2009 (riuscendo a vendere una parte delle sedi ai grandi investitori privati stranieri), mentre invece ne volevano chiudere 72: sono stati gli interventi massicci dei sindacati e dei dipendenti che hanno per ora arginato il problema, che comunque verrà portato a buon fine in tempi piuttosto brevi.
Detta banca aveva una filiale in ogni provincia, in tutto 93, ed ha sempre avuto ed ha il bilancio in attivo, in quanto si autogestisce con l’immenso patrimonio immobiliare che possiede su tutto il territorio italiano e con il quale ha sempre coperto e copre interamente tutte le spese di gestione, comprese quelle pensionistiche.
Inoltre non ci sono stati più concorsi sostanziosi neanche in Banca d’Italia da moltissimi anni.
Altro segnale oltremodo grave sta nel fatto che i pochi assunti dal 1993 in poi non hanno più diritto alla pensione garantita: stiamo parlando della Banca d’Italia (che ha sempre avuto ed ha il bilancio in attivo) e non di una banca qualsiasi e tra l’altro i suoi azionisti sono le maggiori banche, lo Stato, ecc.
Già questo fa capire che “gli addetti ai lavori del mondo finanziario, scientifico e accademico” da anni sapevano della crisi, della sua irreversibilità, della provenienza, cosa sia e cosa sarà e che anche noi in Italia ne siamo appena all’inizio.
Per tutto quanto sopra riportato c’è da dire che purtroppo ormai non si tratta di ipotetiche previsioni di “qualcuno” che potrebbe fare il cosiddetto terrorismo politico o che faccia del “catastrofismo”, ma di quello che, purtroppo, il panorama scientifico e accademico mondiale rileva costantemente per il nostro imminente e lontano futuro: esclusivamente da dati oggettivi inconfutabili e strettamente connesse alle tantissime e continue problematiche che abbiamo creato e continuiamo inarrestabilmente a creare al pianeta.
Tutti gli economisti, dei paesi economicamente avanzati, relazionano da anni e per l’intero mondo lavorativo che è necessario, per allungare l’arrivo dell’apice della crisi che sarà veramente devastante e di cui è iniziata la fase già da diversi anni:
-il forte abbassamento dei salari (come infatti sta accadendo da alcuni anni anche in Italia);
-il forte abbassamento delle pensioni da erogare nel prossimo futuro, ma soprattutto vogliono l’eliminazione della pensione garantita (come sta infatti accadendo anche in Banca d’Italia dal 1993);
-il congelamento o addirittura l’eliminazione della buonuscita (come sta accadendo in Grecia);
-l’aumento delle ore lavorative giornaliere, da 8 ad anche più di 10 ore (come sta accadendo anche in Italia da alcuni anni, in moltissime attività private e quindi anche nelle aziende);
-il ritorno ai 6/7 giorni lavorativi per tutti (suggeriscono solo ½ giornata di riposo a settimana, come già avviene da alcuni anni per molte attività commerciali anche in Italia che rimangono chiuse solo la domenica pomeriggio);
-la sottrazione delle garanzie del posto di lavoro (in Italia sta accadendo dalla legge Biagi, ovvero dalla legge 30 del 14 febbraio 2003);
-l’innalzamento dell’età pensionabile (sempreché vista la precarietà del posto di lavoro e/o l’impossibilità di trovarlo ci sia ancora qualcuno che riesca ad accumulare i 40 anni di contributi versati);
-l’ulteriore abbassamento delle aliquote della pensione di reversibilità;
-la forte diminuzione delle ferie e dei giorni di malattia pagati ;
-il licenziamento anche in caso di prolungamento dell’assenza per malattia grave, ecc., ecc.
C’è inoltre da dire che in questo panorama che purtroppo è già così disastroso gli accademici di tutto il mondo aggiungono che i grandi capitalisti di tutte le nazioni più evolute (compresa l’Italia) stanno tutti portando le loro aziende in paesi dove già sanno che il costo della manodopera è enormemente sotto il minimo: con tutte le ulteriori devastanti conseguenze del caso per le popolazioni delle nazioni economicamente più evolute e da cui spostano la loro originaria attività, sottraendo milioni di posti di lavoro e quindi di redditi e quindi di danaro circolante.
Le relazioni della “Caritas” sono disperanti (organismo Vaticano che anche su tutto il territorio italiano provvede anche all’assistenza e ad apposite mense e alla distribuzione del cibo ai poveri) in quanto comunicano che in Italia i veri poveri sono fortemente aumentati negli ultimi 5 anni e stanno aumentando vertiginosamente. Ci sono tra questi persino una enorme moltitudine di persone cosiddette “normali” e che, vergognandosi della loro nuova condizione, vivono con molta segretezza e vergogna la situazione: capifamiglia che, avendo un’età che va dai 35 anni in su, hanno perso il lavoro (a causa dell’azienda o dell’attività che ha chiuso per fallimento o perché si è spostata nei paesi sottosviluppati) e non ne trovano più; oppure famiglie che sono costrette a vivere con un unico reddito perché non si trova comunque lavoro per entrambi i coniugi, ecc.
La Caritas relaziona anche che ci sono una quantità inverosimile di persone cosiddette normali che essendo sole ed avendo perso il lavoro o avendo le pensioni insufficienti sono state costrette a lasciare la casa in cui vivevano perché non avevano il danaro per pagare l’affitto e le utenze e sono dovute andate a vivere in mezzo alla strada e si rivolgono quindi alla Caritas per mangiare e per vestirsi. Come sottolinea la Caritas tutto questo fa aumentare di continuo il già enorme quantitativo di disperati e di affamati presenti sul nostro territorio.
Sono a conoscenza di dette relazioni in quanto collaboro talvolta nel volontariato.
Gli economisti europei (riferendosi ai paesi industrializzati) scrivono che quando questa generazione dei cinquantenni in su man mano sparirà le generazioni future (visto il panorama lavorativo precario che si è determinato da circa 10 anni, con tutte le conseguenze che ne conseguono anche dal punto di vista pensionistico) avranno gli stessi problemi di cui parla ora la Caritas in quanto non avranno più i genitori che li potranno supportare economicamente.
Spiegano che questo accadrà perché purtroppo questa generazione dei cinquantenni in su è l’unica che è comunque vicina alla fine dell’attività lavorativa e quindi al pensionamento o è già pensionata e pertanto sarà l’ultima che potrà ancora dire di avere comunque un reddito garantito (stipendiale o pensionistico) fino alla fine.
Mio marito ed io siamo nati 64 anni fa e quindi poco prima dell’inizio del boom economico e soprattutto siamo vissuti in un clima sociale di grandi speranze, possibilità, prospettive, realizzazioni e sicurezze lavorative: questa situazione è persistita fino a circa 25 anni fa, dopo di che è stata via via polverizzata esclusivamente a causa di quanto stavano facendo silenziosamente accadere al nostro pianeta.
Vorrei ora sottolineare in breve il motivo che ci ha fatto infine decidere di scegliere un qualsiasi paesino delle zone montane dell’Appennino tosco-emiliano o delle Prealpi per viverci dopo il pensionamento.
Il motivo è che noi, già fin da giovanissimi, abbiamo sempre rifuggito i luoghi di grande affollamento e confusione e per di più siamo sempre stati innamorati della natura e dei boschi e, per quanto il lavoro ce lo consentiva, ne siamo sempre stati in contatto.
Tornando alla ricerca del nostro immobile noi vorremmo partire entro fine di maggio e fare un giro per andare a vedere i pochissimi che avremo selezionato fino a quel momento tra tutti quelli propostici, in modo da scegliere ed acquistare quella che sarà l’abitazione più corrispondente alle necessità per la nostra imminente vecchiaia.
E’ proprio per tutti i motivi che ho sopra riferiti che l’acquisto dell’abitazione deve essere fatto oggi più che mai con estrema cautela e considerando proprio tutta la situazione attuale e futura che, come scrivono gli scienziati e il mondo accademico, tutti noi saremo costretti a vivere.
Purtroppo, così come nell’intero mondo, non ci potranno essere “isole felici”, tantomeno in Italia: scrivono gli scienziati e gli accademici di tutto il mondo che sarebbe pericolosissimo per l’intera umanità illudersi del contrario (a tal fine ricordiamoci costantemente le parole del fisico e premio nobel Carlo Rubbia, nonché presidente dell’Ente Nazionale per l’Energia Nucleare).
La ringrazio della sua cortese attenzione. Speriamo inoltre di risentirci per qualche proposta immobiliare rispondente a quanto stiamo cercando e con l’occasione voglia gradire i miei più cordiali saluti, che le invio veramente con il cuore
 

zeusobio

Membro Attivo
Privato Cittadino
coraggio : si intravede un piccolo margine di flessibilità nella frase della signora ..."in modo da scegliere ed acquistare quella che sarà l’abitazione più corrispondente alle necessità per la nostra imminente vecchiaia"..
 

Susi

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
....mi ero risparmiata la nota aggiuntiva ma vedo che qualcuno ha provveduto...
beh, ragazzi, coraggio....
se non altro, con un sorriso sulle labbra, sarà più facile accontentare un altro cliente !
:applauso::applauso::applauso:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Beh, io sono curiosa e vado fino in fondo...

Certo, se esiste questo immobile ideale, mi piacerebbe venirlo a sapere !!!
Silvana
 

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