Tutto questo non risolve nulla di quanto sottolineato.
Il canone è libero, ma essendo stato creato per venire incontro alle esigenze di chi non ha SOLDI per comprare (un surrogato dei mutui facili) chiaro che punta a ridurre il peso, con caparre basse, e canoni di mercato.
Il rent-to-buy "real life" invece, cioè quello rielaborato dai costruttori e al quale ti riferisci, prevede una caparra congrua e un canone elevato, proprio per evitare che ci sia convenienza nel rimanere nell'immobile pagandolo.... ma non è il rent to buy, infatti il suo creatore chiama questi surrogati "cose fatte solo nell'interesse dei costruttori", interpretazione che io ritengo assolutamente scorretta, ravvenendo un equilibrio di impegno tra le parti... che poi abbassino drasticamente la quantità di persone che possono permetterseli, a parere mio, è un bene, in quanto cercare scorciatoie non è sempre foriero di buone cose...
Tra l'altro, l'assunto per il quale il "prezzo è bloccato" è ridicolo, in fase di calo dei prezzi costante
e perfino l'assunto del 70% è discutibile se tra tre anni le quotazioni venissero riviste... il perito della banca potrebbe decidere che il 70% non si è raggiunto.... inoltre gli istituti non tengono conto tanto del fatto che l'inquilino abbia pagato il canone quando fanno le valutazioni sul debitore...
... è un mondo difficile.