Ciao,
vista così mi dà l'idea di quelle trattative con clienti non del tutto convinti di comprare.
Ho il sentore che, prima della scadenza dei 20 gg, ti chiamino e ti dicano che la casa non la vogliono più... e senza rimetterci nulla.
Mi sa di quelle cose tipo: dimmi fino a quanto scendi di prezzo, che poi decido io se comprare...
Il notaio fa (giustamente) il loro interesse, perchè se comprano, saranno loro a pagarlo, ma tu (come mediatore) devi far andare bene sia loro, sia il venditore che a te si è affidato per la vendita.
Fermo restando sui punti relativi l'agibilità ecc., io al tuo posto farei così:
1) parlare con il loro notaio, spiegandogli (anche se lo sa già), che un assegno a titolo di "deposito cauzionale" che non può essere incassato se non al compromesso è tanto come un pugno di mosche.
2) se il notaio non vuole modificare la scrittura, cercare di fissare direttamente una data dal notaio stesso per la stesura del compromesso vero e proprio.
Così facendo, se gli acquirenti avessero dei ripensamenti, se la faranno loro la figuraccia.
3) e ultima ipotesi, parlarne con il venditore e sottoporre la cosa.
Ti auguro che vada tutto nel migliore dei modi, ma, si sa, quando i clienti cercano scappatoie dalla prassi normale per comprare casa, vuol dire che non sono pronti al 100% all'acquisto.