sì, Giuseppe, se han ceduto il diritto di sopraelevare- a titolo oneroso oppure a titolo gratuito - il sig. Rossi non avrebbe alcun problema
bene
ciò posto, però, mi sorge più di qualche dubbio:
1.
l'ipotizzata cessione di tale diritto di sopraelevare ,per esser valida ,forse ,avrebbe dovuto farsi per iscritto?
a pena di nullità?
2.
e se Bianchi e Verdi han ceduto per iscritto e a titolo gratuito, mi chiedo perchè loro (e la Francy, che ha postato la discussione) paventerebbero - oggi - un diritto di usucapione da parte di Rossi?
non sarebbe un po' in contraddizione?
se avessero venduto, non sussisterebbe alcun dubbio, alcun pericolo di usucapione perchè il diritto sarebbe di Rossi, che non avrebbe bisogno di usucapire alcunchè
3.
infine,con l'ipotizzata cessione, sarebbe risolto pure la questione del bene in comunione: se Bianchi e Verdi avessero venduto, anche quella vicenda della comunione sarebbe superata
4.
poi,magari, si potrebbe anche disquisire sull'eventuale validità di un atto a titolo gratuito distinto dalla donazione
perchè - se si trattasse ,invece, di donazione - sarebbe anche nullo per difetto di forma, assenza di testimoni
5.
poi,infine, si potrebbe disquisire che qui siamo di fronte ad un caso di comunione ,diverso dalla sopraelevazione in condominio:
un conto è esser i proprietari dell'ultimo piano e costruirci sopra, altro costruire sulla proprietà (anche) altrui
l'immobile è in comunione, non è un condominio