brina82

Membro Storico
Professionista
no!!! per legge l'agente matura le provvigioni in modo diverso..... quando le norme affermeranno che l'agente non puo' concludere contratti preliminari senza le verifiche catastali, urbanistiche ed ipotecarie allora avrai ragione..... bisognerà anche disciplinare i rimborsi all'agente in caso di sospensiva.... credo sia giusto!
Lo so, ma dal mio punto di vista la legge andrebbe modificata!
 

sgaravagli

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
anche dal mio, ma non lo faranno mai, avremmo quasi il potere dei Notari, e questo la casta non lo permetterà..... quindi in Italia tutto sarà sempre fatto alla carlona
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
La vogliamo mettere sempre sta benedetta sospensiva
Ah, ma con la sospensiva la provvigione non matura all'accettazione della proposta! @brina82 , vuoi metterti nei guai inimicandoti tutti gli AI?

Caso 1. Preliminare in cui è scritto che l'immobile viene venduto conforme urbanisticamente, ma poi tra preliminare e rogito si scoprono delle difformità: l'acquirente può ritirarsi perchè gli era stato promesso un altro immobile?
Non credo, a meno che le difformità non siano così gravi da snaturare l'immobile e l'affare stesso. La regola di base è che l'acquirente ha diritto a un risarcimento del danno o a uno sconto sul prezzo.

Caso 2. Nel preliminare non è indicato nulla in merito alla regolarità urbanistica.
In questo caso, credo che si presuma la regolarità. Almeno legalmente la regolarità dovrebbe essere ritenuta la norma, e l'irregolarità l'eccezione.
 

antonio100

Membro Ordinario
Privato Cittadino
L aver indicato sulla proposta vicino alla voce"libero da ipoteche, pignoramenti e o altri pregiudizi" la voce DA VERIFICARE può essere considerata una sospensiva?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Ah, ma con la sospensiva la provvigione non matura all'accettazione della proposta! @brina82 , vuoi metterti nei guai inimicandoti tutti gli AI?


Non credo, a meno che le difformità non siano così gravi da snaturare l'immobile e l'affare stesso. La regola di base è che l'acquirente ha diritto a un risarcimento del danno o a uno sconto sul prezzo.
Non ho capito: quindi credi che nel caso 1 l'acquirente sia comunque obbligato a rogitare (ammesso che il Notaio rogiti in presenza di talune difformità), e solo dopo regolare con una causa? (Qualora il venditore non voglia fare uno sconto ovvero non si accordino)
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
quindi credi che nel caso 1 l'acquirente sia comunque obbligato a rogitare (ammesso che il Notaio rogiti in presenza di talune difformità), e solo dopo regolare con una causa?

L'acquirente sarebbe obbligato a rogitare, e il venditore sarebbe obbligato a regolarizzare.

In presenza di obblighi specifici di entrambe le parti, non credo che si debba andare in lite o addirittura in causa.
Tu mi hai promesso un immobile regolare, siccome non lo è si sceglie una strada:
- tu regolarizzi e poi rogitiamo
- concordiamo uno sconto, rogitiamo e poi mi arrangio io
- rogitiamo, io lascio i soldi in deposito al notaio, e dopo che ho regolarizzato lui mi rimborserà e a te darà la differenza.

Io non sono un legale, ma a mio avviso è come per i vizi occulti: il semplice vizio, se riparabile, non autorizza l'acquirente a ritirarsi dall'affare, ma solo a ottenere un equo trattamento sotto forma di sconto, risarcimento o ripristino.

Si va in causa solo se uno dei due è così somaro da non capire questo semplice principio, oppure se vuole attaccarsi alla non conformità del bene per non concludere l'affare o per pagare meno del dovuto.
 

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