se non "alzi non compri" e se non "scendi non vendi" sono due assiomi talmente scontati che manco vale la pena di spendere tempo a confermarli.
la vera domanda è, secondo me, quanto il venditore può permettersi di non vendere e quanto il compratore di non comprare.
a me sembra che, ora come ora, la non transazione sia più onerosa per il venditore.
Nulla di piu' scontato.
Se uno non ha bisogno non vende.
I quattrini o ci sono o non ci sono.
Ovvio che se la provvista del ricavato della vendita serve per riempire il frigo, quel malcapitato che vende, sara' costretto ad atroce sacrificio.
Cio' non snatura le regole del giuoco.
Come il di' e la notte.
Come l'estate che lascia il posto all'autunno.
Nella compravendita chi domina e' il venditore punto e basta.
Fisiologico.
Puo' accadere, come spesso accade sotto gli occhi di tutti, che la notte rosicchia un po' di tempo al giorno.
Che l'autunno arrivi prima a raffreddare l'estate.
Ma le regole sono regole.