Mi viene da chiedere cosa ci guadagni l'Aler, in questa situazione di mercato, a riprendersi un immobile degli anni '60 che ha alienato 20 anni fa, ora che è 20 anni più vecchio.
Premesso che non ho mai visto nè lo IACP nè nessun comune esercitare il diritto di prelazione, l'interesse che potrebbe avere l'ALER è quello di pagare pochissimo un immobile da destinare a sfrattati e similari...
Posto che la legge del '77 parla, tra l'altro, di "assegnatario" (e i miei zii non sono assegnatari, ma proprietari).
Assegnatari sono quelli che usufruiscono o dell'edilizia sovvenzionata o di quella convenzionata e quelli degli enti.
Inoltre, il dipendente dell'Aler mi ha detto che la prelazione sarebbe sul prezzo a cui il proprietario vorrebbe vendere, non quello pagato a suo tempo+rivalutazione (e già che ci penso, qui un'altra telefonatina ci sta per chiarire questo punto).
Fai molto bene a chiarire, perchè invece, secondo me (e secondo i criteri dell'edilizia convenzionata) il prezzo sarebbe proprio quello iniziale maggiorato dell'aggiornamento ISTAT e, spesso, addirittura diminuito di percentuali per la vetustà, secondo i criteri della convenzione.
Quello che trovo sicuro è un'enorme confusione, come al solito in Italia, tanto per cambiare.
Questo è sicuro e nel caso dell'edilizia convnzionata sicuro due volte...