Non sono molto convinto...
Vai ad abbassare un imponibile, quindi meno tasse, con spese che hai già portato in detrazione. E' un caso da approfondire con un commercialista
Ho scritto "a mio modo di vedere le cose" perchè non sono a conoscenza di alcun tipo di limitazione al riguardo. Certo, potrebbe essere materia utile per un interpello... anche se, quando la legge tace, dovrebbe essere applicato il trattamento più favorevole al contribuente...
Se acquisto un immobile ristrutturato e godo del recupero del 25% del prezzo, il valore iniziale lo posso utilizzare per il calcolo delle plusvalenze o devo detrarre le agevolazioni godute? Se le restanti agevolazioni le cedo all'acquirente o le trattengo cambierebbe qualcosa al riguardo? Non potrei abbattere la plusvalenza con i costi della ristrutturazione o potrei abbattere la plusvalenza al netto delle agevolazioni godute? La mediazione dell'agenzia, se detratti i 190 euro, potrebbe essere considerata o andrebbe esclusa? Se l'acquisto iniziale "eredita" le detrazioni dal venditore, in caso di rivendita entro 5 anni dovrei scorporare le annualità detratte successivamente all'acquisto o, in questo caso, il valore iniziale non subirebbe decurtazioni?
Credo che la materia, a seconda di come si voglia rispondere, potrebbe determinare iniquità di varia natura. Per logica, riterrei "corretto" aumentare il valore iniziale dei costi di ristrutturazione al netto delle effettive detrazioni godute per ristrutturazione che, nella peggiore delle ipotesi, sarebbero state fruite per soli 4 anni...
Ma, ripeto, non sono a conoscenza di specifiche indicazioni da parte dell'agenzia delle entrate e, sull'argomento, i testi di fiscalità che utilizzo non indicano alcunchè... e per questo motivo presumo corretta la versione più favorevole al contribuente...