tropie1988

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Io direi che il proprietario e l'agente stanno lavorando bene, ma per loro, però.

A te hanno fatto togliere una sospensiva mutuo che in realtà ti tutelava, in più non ti fanno versare la caparra così se il venditore ci ripensa non ti deve dare il doppio della caparra, perché il doppio di zero fa zero.

Io direi che andavano (ma uso l'imperfetto, ormai è troppo tardi) messi dei paletti ben precisi, con delle date nero su bianco, già nella proposta di acquisto. "Proposta accettata entro il .....", "Compromesso da effettuarsi entro il...", "Rogito da effettuarsi entro il...", considerando tali scadenze come inderogabili.

Ora sei in balia di un venditore che gioca a nascondino, e di un'agenzia che più che l'agenzia sta facendo lo psicologo della situazione.

Continua a dargli corda, ma prima o poi dovrai contattare un legale per uscirne pulito da questa faccenda, se continuano così.

Temo anche io a questo punto. La cosa che mi sembra assurda è che oggettivamente finché non si firma, non posso richiedere il mutuo e come definito nel contratto, anche l’agenzia non prende un soldo. Quindi al massimo ci trasciniamo fino al termine ultimo del 30/06 (termine entro il quale dovremmo firmare l’atto notarile) come indicato nel documento che abbiamo sottoscritto, dopo il quale ogni accordo diventerebbe nullo e non dovrei nulla a nessuno. Certo avrei perso 3 mesi.
 

francesca63

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A me sembra molto contorto
E' molto contorto, perche l'agente non è stato in grado di spiegarti bene come funziona; probabilmente , temo, non lo sa bene nemmeno lui.
Per dire qualcosa di certo, bisognerebbe leggere quello che avete firmato; certo l'agente non sa che pesci pigliare...
anche la stessa provvigione dell’agente, è indicata in un foglio allegato, come da versare solo al momento del responso positivo della banca per quanto riguarda il mutuo.
Quindi hai inserito in proposta una condizione sospensiva per l'ottenimento del
mutuo ?
Onestamente si capisce poco, e non certo per colpa tua.
 

Bagudi

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Per tagliare la testa al toro, io manderei una raccomandata al proprietario e all'agenzia, intimando di fissare un incontro NON rimandabile entro 7 giorni (anche perchè, in caso contrario, potresti non farcela con i tempi del mutuo), e dicendo che se non si avvera questa condizione, ti ritieni libero di recedere.

Così, vediamo in un colpo solo se il venditore sta facendo maletta per ricevere una proposta migliore e se tu ti liberi da questa situazione incresciosa.

Fatti e non parole.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
vediamo in un colpo solo se il venditore sta facendo maletta per ricevere una proposta migliore

In realtà, il venditore - per come si sta comportando - rischia di perdere anche l'unica proposta che al momento ha in mano. Molti ancora non si sono resi conto che il periodo è quello che è.
 

tropie1988

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Per tagliare la testa al toro, io manderei una raccomandata al proprietario e all'agenzia, intimando di fissare un incontro NON rimandabile entro 7 giorni (anche perchè, in caso contrario, potresti non farcela con i tempi del mutuo), e dicendo che se non si avvera questa condizione, ti ritieni libero di recedere.

Così, vediamo in un colpo solo se il venditore sta facendo maletta per ricevere una proposta migliore e se tu ti liberi da questa situazione incresciosa.

Fatti e non parole.

Oggi ho fatto esattamente così, non con raccomandata ma inviando una PEC all’agenzia dove intimavo anche di avvisare il proprietario. Ho chiesto che entro la settimana in corso si fissasse un giorno per firmare, oppure sarebbe stato nullo l’accordo già firmato. Fatto sta che alle 19 di sera magicamente abbiamo avuto l’appuntamento con il venditore per questo sabato. Speriamo sia definitivo!
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Oggi ho fatto esattamente così, non con raccomandata ma inviando una PEC all’agenzia dove intimavo anche di avvisare il proprietario. Ho chiesto che entro la settimana in corso si fissasse un giorno per firmare, oppure sarebbe stato nullo l’accordo già firmato. Fatto sta che alle 19 di sera magicamente abbiamo avuto l’appuntamento con il venditore per questo sabato. Speriamo sia definitivo!


Quindi in sostanza, stando a ciò che mi dice l’agente, finché non firmiamo questo ipotetico secondo documento, non devo versare nulla. Quando firmeremo verserò la prima parte della caparra, a quel punto la mia banca farà la valutazione e autorizzerà il mutuo, a quel punto io dovrò versare la seconda caparra e la provvigione dell’agenzia.

A me sembra molto contorto

Se ci ragioni sopra un attimo da un altro punto di vista non lo è affatto.

Se sul versante delle conformità, le questioni sono di poco conto, allora le motivazioni delle lunngaggini, devono essere per forza di tipo economico.
Probabilmente combattute pure su diversi fronti.
Con il venditore, che se non è stitico nei pagamenti, allora si ritrova in una posizione delicata se non addirittura in stato di necessita'.
Tra banche, amministratore, equitalia o chissà quale altra pendenza, da risolvere contestualmente alla vendita.

Un mese di "pausa di riflessione", sapendo che hai la caparra per la proposta e pure una sua integrazione gia' in bocca da sganciare nella stipula del preliminare, avrebbe poco senso per una persona fisica.
Mentre sono la norma, per quegli altri soggetti citati, che si muovono attraverso le burocrazie in maniera assai più macchinosa.

Si spiegherebbe, l'ondeggiante titubanza, che hai inquadrato nei venditore fin dall'inizio.

Lo stesso sintomo si rileva in capo all'intermediario.

Che "stranamente", vuole attendere la stipula del preliminare, per poter dare corso alla conclusione dell'affare.
Cosi da poter beccare i soldi da ciascuna delle parti.
Atteso, che fino a quando non gli sganci i soldi tu, il venditore non ne avra' per ottemperare.

Su questa scorta, se anche la riconformazione tecnico catastale, sta avvenendo per l'intervento del mediatore, per il tramite del tecnico di riferimento dell'agenzia, quindi salvo buon fine della vendita;
Ecco che andare a concludere il negozio, con la semplifice proposta sostenuta dalla prima e più piccola caparra, significherebbe "consegnare la vendita" e la casa riconformata al proprietario, senza che questi abbia ottemperato.
Correndo il rischio, di concedergli troppo spazio di manovra, in attesa del rogito.
Che è il luogo dove si concludono i conti.
Sempre ammesso che di soldi ne siano avanzati.
Beati gli ultimi si dice.
(Se i primi saranno onesti)

Ultimamente, da queste parti, pare sia diventato uno sport nazionale.
Quello di sparare a vista sul pianista.

Pistoleri dal grilletto facile, di ogni sesso, razza e ceto sociale, con o senza pedigree, irrompono nelle discussioni sparando a zero sull'intermediario di turno.
Incapace, incompetente, oppure semplicenente un Babbeo, che non capisce le dinamiche e ne quelle documentazioni, che sono invece la consuetudine.

Mentre in verità, neanche il più sgangherato degli intermediari, sarebbe tanto fesso, da farsi scivolare dalle mani una vendita già fatta.
Quindi per ogni linea o condotta che a prima vista sia sembrata anomala, ci sarà la sua spiegazione.

Se dopo la tua imbeccata, ti hanno convocato gia' per questo sabato, di sicuro non risolverai gia in quella sede la questione.

Ma almeno vuoteranno il sacco sulle reali motivazioni.
 
Ultima modifica:

tropie1988

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Se ci ragioni sopra un attimo da un altro punto di vista non lo è affatto.

Se sul versante delle conformità, le questioni sono di poco conto, allora le motivazioni delle lunngaggini, devono essere per forza di tipo economico.
Probabilmente combattute pure su diversi fronti.
Con il venditore, che se non è stitico nei pagamenti, allora si ritrova in una posizione delicata se non addirittura in stato di necessita'.
Tra banche, amministratore, equitalia o chissà quale altra pendenza, da risolvere contestualmente alla vendita.

Un mese di "pausa di riflessione", sapendo che hai la caparra per la proposta e pure una sua integrazione gia' in bocca da sganciare nella stipula del preliminare, avrebbe poco senso per una persona fisica.
Mentre sono la norma, per quegli altri soggetti citati, che si muovono attraverso le burocrazie in maniera assai più macchinosa.

Si spiegherebbe, l'ondeggiante titubanza, che hai inquadrato nei venditore fin dall'inizio.

Lo stesso sintomo si rileva in capo all'intermediario.

Che "stranamente", vuole attendere la stipula del preliminare, per poter dare corso alla conclusione dell'affare.
Cosi da poter beccare i soldi da ciascuna delle parti.
Atteso, che fino a quando non gli sganci i soldi tu, il venditore non ne avra' per ottemperare.

Su questa scorta, se anche la riconformazione tecnico catastale, sta avvenendo per l'intervento del mediatore, per il tramite del tecnico di riferimento dell'agenzia, quindi salvo buon fine della vendita;
Ecco che andare a concludere il negozio, con la semplifice proposta sostenuta dalla prima e più piccola caparra, significherebbe "consegnare la vendita" e la casa riconformata al proprietario, senza che questi abbia ottemperato.
Correndo il rischio, di concedergli troppo spazio di manovra, in attesa del rogito.
Che è il luogo dove si concludono i conti.
Sempre ammesso che di soldi ne siano avanzati.
Beati gli ultimi si dice.
(Se i primi saranno onesti)

Ultimamente, da queste parti, pare sia diventato uno sport nazionale.
Quello di sparare a vista sul pianista.

Pistoleri dal grilletto facile, di ogni sesso, razza e ceto sociale, con o senza pedigree, irrompono nelle discussioni sparando a zero sull'intermediario di turno.
Incapace, incompetente, oppure semplicenente un Babbeo, che non capisce le dinamiche e ne quelle documentazioni, che sono invece la consuetudine.

Mentre in verità, neanche il più sgangherato degli intermediari, sarebbe tanto fesso, da farsi scivolare dalle mani una vendita già fatta.
Quindi per ogni linea o condotta che a prima vista sia sembrata anomala, ci sarà la sua spiegazione.

Se dopo la tua imbeccata, ti hanno convocato gia' per questo sabato, di sicuro non risolverai gia in quella sede la questione.

Ma almeno vuoteranno il sacco sulle reali motivazioni.

Onestamente anche io ci ho pensato. Il punto focale per me rimane il raggiungimento di una soluzione: che sia il comprare o meno, ma almeno saperlo e in caso negativo, svincolarmi per andare oltre. Anche perché tenendomi in bilico, ora io mi trovo a non poter valutare eventuali altri immobili ma a non avere neppure la sicurezza di riuscire a comprare questo. Situazione che mi sta causando abbastanza stress che va ad aggiungersi a quello accumulato nell’ultimo anno!

Spero che sabato si arrivi ad una pseudo soluzione. Vi terrò aggiornati!
 

IL TRUCE

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Un mondo senza fessi sgangherati o incompetenti sarebbe un sogno.
Ci sarebbero anche piu Porsche.
Invece vi sono insonni che sognano, incompetenti, fessi e sgangherati e, persino, insonni che oltre che incompetenti sono pure sgangherati. E decisamente fessi.
Ed infatti non comprano Porsche.
Gia' si e'detto su come sarebbe bello il mondo senza costoro.
Gia si e detto su come ottenerlo.
Gia si e' visto si come han fatto all estero.
Basterebbe superare l italico concetto del "E mo' che fo' io che tengo famiglia ?"
Credo che la risposta nel Trucido Paese della miglior democrazia possibile sarebbe poco piacevole.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
L
mi trovo a non poter valutare eventuali altri immobili ma a non avere neppure la sicurezza di riuscire a comprare questo.

Se la scelta dell'oggetto l'hai fatta, meglio mantenere la linea, restando sulla stessa posizione.
Nell'economia di un acquisto, qualche settimana/mese di attesa o di sofferenza, non spostano più di tanto gli equilibri e sopratutto, nemmeno la bontà dell'oggetto.
Una volta acquisito le dimenticherai in fretta ricordandole perfino con affetto.

Se l'oggetto ti interessa davvero, meglio che mantieni un'andatura votata all'intesa, piuttosto che al contrasto.
Gli amici vengono invitati a casa.
Mentre i nemici vengono lasciati fuori.

Se ha risposto alla convocazione, significa che le motivazioni che lo costringono a temporeggiare, sono di causa e forza maggiore.

Basta capirle.
 

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