Buona serata a tutti. Preliminarmente ringrazio quanti vorranno prestarmi attenzione.
Finalmente, dopo quasi due anni di ricerche e tentativi vari, mi ero illusa di essere sul punto di concretizzare il mio sogno. L'agognato acquisto di una casa.
Ho trovato l'immobile, ho fatto la proposta, la proposta è stata accettata. Ho chiesto il mutuo. Il mutuo è stato accordato. La perizia ha avuto esito più che positivo. Ho scelto il notaio. Giovane, capace, al quale mi sono rivolta in passato per altre questioni. Ma qui cominciano i problemi.
Il notaio sta redigendo la relazione preliminare e la casa è a postissimo.... Ma uno dei tre venditori (madre vedova e due figli) ha 93 anni. E il notaio prima del rogito vuole assolutamente incontrarlo di persona onde rendersi conto delle sue facoltà mentali. L'occasione poteva essere data dal preliminare ma con l'agenzia immobiliare avevo deciso di non farlo e di passare direttamente al rogito. Il notaio invece insiste per fare il preliminare nel suo studio alla presenza di tutti i venditori (allo scopo di verificare se la signora sia in grado di intendere e volere).
Ha certamente ragione. Ma cosa succederà se i venditori si rifiuteranno di fare il preliminare presso il notaio? O se fosse l'agenzia immobiliare ad ostacolare l'operazione? O se il notaio dovesse giudicare la signora non idonea ad esprimere la propria compiuta volontà? Temo di perdere la casa, che mi piace molto e alla quale già tengo moltissimo. Temo anche di perdere del denaro: la provvigione dovuta all'agenzia.
Cosa posso fare per scongiurare il peggio?
Finalmente, dopo quasi due anni di ricerche e tentativi vari, mi ero illusa di essere sul punto di concretizzare il mio sogno. L'agognato acquisto di una casa.
Ho trovato l'immobile, ho fatto la proposta, la proposta è stata accettata. Ho chiesto il mutuo. Il mutuo è stato accordato. La perizia ha avuto esito più che positivo. Ho scelto il notaio. Giovane, capace, al quale mi sono rivolta in passato per altre questioni. Ma qui cominciano i problemi.
Il notaio sta redigendo la relazione preliminare e la casa è a postissimo.... Ma uno dei tre venditori (madre vedova e due figli) ha 93 anni. E il notaio prima del rogito vuole assolutamente incontrarlo di persona onde rendersi conto delle sue facoltà mentali. L'occasione poteva essere data dal preliminare ma con l'agenzia immobiliare avevo deciso di non farlo e di passare direttamente al rogito. Il notaio invece insiste per fare il preliminare nel suo studio alla presenza di tutti i venditori (allo scopo di verificare se la signora sia in grado di intendere e volere).
Ha certamente ragione. Ma cosa succederà se i venditori si rifiuteranno di fare il preliminare presso il notaio? O se fosse l'agenzia immobiliare ad ostacolare l'operazione? O se il notaio dovesse giudicare la signora non idonea ad esprimere la propria compiuta volontà? Temo di perdere la casa, che mi piace molto e alla quale già tengo moltissimo. Temo anche di perdere del denaro: la provvigione dovuta all'agenzia.
Cosa posso fare per scongiurare il peggio?