Scusate il ritardo, ma mi sono disimpegnato solo ora.
La legge.
“La parte che non è inadempiente può chiedere l'adempimento o la risoluzione con danni (caparra doppia o ulteriori danni).”
La realtà reale:
Se la parte che è inadempiente non ne vuole sapere di adempiere, paga il danno (doppia caparra o ulteriori danni) e l'altra parte se non accetta le somme deve intentare una causa infinita.
Di solito davanti ad una caparra del genere la parte adempiente accetta eccome.
Può succedere anche che, tra le more della costituzione di causa, il proprietario si venda l’immobile e la parte adempiente non avrà né doppia caparra e né immobile.
Quello che dice la legge è un obbligo “morale” ma nella realtà è cosa ben diversa.
Ecco perché ho detto che l’obbligo “non esiste”.
Come sarebbe a dire che l'obbligo non esiste?
La caparra confirmatoria mette nelle condizioni (legali) una delle due parti di costringere l'altra ad adempiere.
P.S: per antonello, voglio farti una precisazione: quanto hai appena letto è una facoltà della parte lesa e non un obbligo in quanto la stessa può anche obbligare l’ altra parte ad adempiere agli obblighi contrattuali così come pattuiti.
La legge.
“La parte che non è inadempiente può chiedere l'adempimento o la risoluzione con danni (caparra doppia o ulteriori danni).”
La realtà reale:
Se la parte che è inadempiente non ne vuole sapere di adempiere, paga il danno (doppia caparra o ulteriori danni) e l'altra parte se non accetta le somme deve intentare una causa infinita.
Di solito davanti ad una caparra del genere la parte adempiente accetta eccome.
Può succedere anche che, tra le more della costituzione di causa, il proprietario si venda l’immobile e la parte adempiente non avrà né doppia caparra e né immobile.
Quello che dice la legge è un obbligo “morale” ma nella realtà è cosa ben diversa.
Ecco perché ho detto che l’obbligo “non esiste”.