Proposta accettata dal venditore tre settimane fa, dopodomani avremmo avuto l'appuntamento per richiedere il mutuo, oggi mi chiama l'agenzia e dice che il venditore si è tirato indietro e non accetta più la nostra proposta.
La proposta è gia stata accettata, quindi non può "non accettarla più"; ma questo non cambia la sostanza.
Con un contratto preliminare vincolato al mutuo, da ottenersi entro il 15/9, non avete nessuna tutela visto che il venditore si vuole tirare indietro.
Non potete chiedere il doppio della caparra, non essendo stata versata, e potreste solo fargli causa per il risarcimento dei danni, da dimostrare, tirando fuori altri soldi inutilmente, per prendere qualche euro fra qualche anno .
Inoltre, non si capisce perché, se la proposta è stata accettata da tre settimane, non avete ancora presentato la richiesta di mutuo.
E' possibile che il venditore si sia reso conto che entro il 15/9 non c'è alcuna possibilità che otteniate il mutuo, ed è del tutto inutile aspettare.
Due mesi e 15 giorni, con agosto di mezzo, non è un tempo realistico.
Era una proposta con sospensiva, ovviamente. E ora? Cosa dobbiamo fare oltre ad andare a riprenderci il nostro assegno? A causa della sospensiva non funziona il discorso che ci deve ridare il doppio (non avendo incassato nulla), vero?
Vero.
Non può tirarsi indietro come gli pare e piace.
Avete una data prevista (scritta) per comunicargli l'esito del mutuo?
Poi, avete dato una caparra confirmatoria oppure un acconto prezzo?
Certo che può, anche se ovviamente non è comportamento molto corretto; ma non essendoci modo di tutelarsi, capita.
Oltretutto, come scritto sopra, entro il 15/9 non avranno mai il mutuo.
Potete tranquillamente andare in banca, dato che ,a quanto mi ricordo era stato anche difficile fissare un appuntamento lì (quanto ti capisco!!) e proseguire con la richiesta per il mutuo.
Lascerei perdere, decisamente.
Poi, se avete allegato una caparra confirmatoria, vi devono ridare il doppio (lo sanno?)
Non funziona così, visto che non c'è caparra, ma solo un assegno in deposito all'agente, destinato a diventare caparra solo con la consegna, a mutuo ottenuto.
Si, vi chiedono la liberatoria, ma non siete obbligati ad accettarla e loro fino al 31/10 non possono firmare con altri.
Possono, possono...nessuno è così sprovveduto da spendere soldi per impedirglielo, e nessuno è così fesso da chiedere un mutuo per una casa che non vogliono più vendere, perdendo anche i soldi dell'istruttoria.
E con una scadenza della sospensiva troppo vicina.
Ma non lo possono fare, in quanto ormai "compromessi" fino al 31/10, se la condizione che "congela" il contratto si averri entro il 15/9.
La legge ,tramite questa clausola tutela gli acquirenti e loro devono fare tutto il possibile per ottenere, in questo caso il finanziamento.
Tutela, poca.
La proposta accettata è un contratto preliminare vincolante...
Si, ma essendoci condizione sospensiva, il vincolo non è facilmente tutelabile.