Alcune considerazioni tra amici.
Questo porta a situazioni dove solo il 56,7% di chi ha acquistato lo ha fatto tramite agenzia (sempre da Centro Studi Tecnoborsa). Aggiungo che questo contesto era già presente prima della nascita di Immobiliare.it od in generale dell’avvento delle nuove tecnologie (ricerca di Gerardo Paterna), è qualcosa che quindi viene dal passato.
E' da qualche anno che il dato dell'intermediato italiano verrebbe sbandierato come riprova della cattiva nomea delle agenzie immobiliari (o del cattivo livello di appeal). Varrebbe quindi la pena ricordare che le percentuali di intermediato presenti in altri paesi d'Europa quali Spagna, Portogallo, Germania e Francia, secondo un vecchio studio FIMAA, dovrebbero essere molto simili alle nostre...
Che gli agenti immobiliari tedeschi e francesi godano anch'essi di una pessima reputazione?
Inoltre, perchè si dovrebbe tendere al 100% di intermediato come in Inghilterra?
Se in Italia l'intermediato fosse veramente vicino al 60% per una provvigione media complessiva del 4% ed in Inghilterra del 98% per una mediazione media del 2%... non so se il modello anglosassone risulterebbe poi così interessante per le vocazioni dei colleghi nostrani, nè credo che la percentuale dell'intermediato italiano dovrebbe ugualmente essere considerata tanto negativa...
La realtà dei fatti è che il ridimensionamento dei fatturati prodotti dalle agenzie immobiliari è dovuto prevalentemente all'aumento incontrollato del numero di agenzie che ha determinato una ridistribuzione delle entrate su una più ampia platea di operatori...
Queste sono naturalmente considerazioni personali.
Trovo inoltre che il senso autocritico maturato dalla nostra categoria negli ultimi anni sia imparagonabile a quello percepito in altri ambiti professionali, quasi al limite dell'autoflagellazione. Da una parte questo ipercriticismo ha determinato una sana disposizione al cambiamento, dall'altra una sensazione (per me errata) di inadeguatezza rispetto alla quale chi si è sentito più grande e capace di noi ha cominciato a cavalcare l'onda lunga di un rinnovamento di cui forse non ci sarebbe neppure tutto questo bisogno.
Così abbiamo letto come fossero dati eclatanti quelli relativi al reclutamento di 300 agenti immobiliari da parte di Unicredit, in realtà semplice sottoscrizione di contratti di collaborazione con agenzie già in essere, o l'assunzione di 20 (poveri noi!) agenti da parte di Intesa come un dato sensazionale... e mi meraviglio anche della sudditanza di una carta stampata incapace (o inerte) di fronte a certi dati ben lontani da performance di vera eccellenza.... o significanza.
Sono tanti quelli che cavalcano questo principio di inadeguatezza dell'agente immobiliare italiano, anche magari all'interno in questo forum o su note pagine facebook (qualche volta riuscendo a produrre un certo sconforto nel sottoscritto o finendo per attirare una strana spirale di negatività). Una nota collega d'oltre oceano sbandiera da sempre l'importanza dell'abilitazione e della formazione... ma poi, approfondendo la conoscenza, deve ammettere come nello stato di New York possano accedere alla professione anche soggetti privi di diploma, frequentando un corso di poche ore e superando un test di abilitazione piuttosto semplice (abilitazione nello stato di New York riconosciuta valida per operare in altri 12 Stati... )
Qualche anno fa lavorò da me per qualche mese una ragazza straniera che aveva esercitato negli Stati Uniti, la quale rimaneva strabiliata di quanto cose dovessero fare gli agenti immobiliari nel nostro paese rispetto agli USA. Non è difficile immaginarselo. Quanta burocrazia da noi, quanti controlli, quante porte a cui bussare, tempi di attesa... Chi lavora in un paese meno oppresso dalla burocrazia potrà ben dirsi più fortunato di noi?
La mia non vuole essere un'apologia dell'agente immobiliare. So bene che ci sono tanti ambiti di miglioramento il più importante dei quali, secondo me, è dato dalla frammentazione che ci rende spesso incapaci di perseguire scelte strategiche condivise....
Mi limito a riportare dei dati miei che ovviamente sono giocoforza limitati, ma fatto 100 immobiliare.it, oggi idealista mi da 60, mentre casa.it anche considerando una percentuale maggiore di persone che si confondono dato il nome generico, arriva intorno a 20..
Questo è l'annuncio reale di un conoscente che, senza agenzia, prova a vendere la sua casa. L'annuncio è estrapolato da immobiliare.it. Come si potrà notare, trattasi di un annuncio TOP per il quale il proprietario avrebbe già sborsato alcune centinaia di Euro e che gli permetterebbe di essere al primo posto assoluto nella lista degli immobili di Montescudo in provincia di Rimini.
L'annuncio è stato rinnovato almeno per il secondo semestre di fila come TOP eppure il mio conoscente non è ancora riuscito a vendere. Strano no?
La colpa non è certo di Immobiliare.it
Le responsabilità vanno ricercate altrove.
Ma questo esempio concreto vale più di qualsiasi altra teoria per affermare una questione molto semplice: le case non si vendono da sole e la pubblicità non è in grado di permettere il raggiungimento del risultato in assenza di altre significative condizioni.
L'agente immobiliare conosce le condizioni indispensabili per concludere la vendita più di quanto non lo possa fare qualsiasi strumento informatico, web od altro professionista, perchè questo è il core business del proprio lavoro.
Ed in effetti quello che scrive
@ab.qualcosa è emblematico. Nel portale NATO al fine di favorire soprattutto l'intermediazione tra privati, "idealista.it", le agenzie sono presenti ed ottengono risultati positivi. Convincono gli scettici e concludono transazioni. Interessante capacità di adattamento, non trovate?
Per finire questo lungo panegirico, probabilmente privo di una vera utilità, risponderei alla richiesta di Carlo Giordano in relazione ai suggerimenti per il suo, anzi nostro, portale immobiliare. Quelli che naturalmente trova interessante il sottoscritto, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare...
1) Eliminare le richieste generiche
Valorizziamo i contatti specifici che rischiano di essere sommersi da quelli generici.
2) Facilitare l'inserimento degli annunci con i gestionali indipendenti
Non viene consigliato al rinnovo del contratto. Inserire manualmente gli annunci su Getrix ha una sua utilità perchè permette di valorizzare la qualità delle inserzioni ma comporta tantissime perdite di tempo.
3) Facilitare l'inserimento del virtualtour con Pixeet.
E' un dispositivo economico, collegabile a tutti i cellulari. Perchè non implementare una APP di immobiliare.it che permetta di utilizzare l'obiettivo per caricare direttamente sul portale?
4) Qualità FREE.
Tutti gli inserzionisti devono avere la possibilità di raggiungere il 100% di qualità senza dover acquistare moduli a pagamento.
5) Campagne pubblicitarie nelle quali venga citata la sinergia con le agenzie immobiliari
6) Sistema di recensioni alla TripAdvisor con possibilità di interazione tra cliente ed agenzia
7) Condivisione immobili Social con appositi link sulle inserzioni
Non vorrei neppure che si leggesse quanto da me scritto come un attacco ad Immobiliare.it che utilizzo (magari non in maniera ottimale ma con soddisfazione). Personalmente devo molto a questo portale, apprezzo l'importanza che cerca di dare alla qualità dell'inserimento dell'annuncio e la vocazione a sperimentare tecnologie e prodotti innovativi.
Meno magari alcuni aspetti legati alla visibilità degli annunci ed alla gestione commerciale dei rinnovi contrattuali... ma si tratta solo di un punto di vista....