eraora

Membro Attivo
Privato Cittadino
Certo che possono interessare anche gli agenti immobiliari, ma ti pongo un quesito:

Famiglia del sud, a fatica parlano l'italiano, secondo te capiscono la teoria la pratica dell' IVS o ABI..........

famiglia del nord dove la sedia è la cadrega........ idem??

IO posso comprendere che TU hai fatto sti corsi e ti hanno aperto gli occhi sulle VALUTAZIONI; ma secondo te è applicabile in tutta ITALIA???

MA se non riusciamo nemmeno a far capire alla persone che ci vorrebbe un "Fascicolo" della casa, dove si inserisce tutto........ certificati degli impianti, spessori degli isolamenti, classe energetica in funzione di o cosa, schede catastli aggiornate o conformi al progetto depositato in comune e qui mi fermo.

Però, vai a comprare un LCD o una lavatrice e hai tanto di istruzioni all'uso dell'elettrodomestico, per la casa NO!!!!!

Sai cosa mi ha più stupito apprendere qui in immobilio dai miei colleghi??

CHe in Toscana e in Emlia Romagna, non fanno un preliminare di compravendita, senza la RTN,,,,, mi si è aperto un mondo, ma secondo te io riesco a farlo capire ai miei clienti LOMBARDI BRIANZOLI, delle mie parti??????? Riesco?? NO!!!!! Soldi buttati, Cà mia lè a posto......... (casa mia è a posto me l ha rogitata un notaio).

Fai te.!
L'Italiano non è nato al nord e al sud esistono lingue no dialetti.
 

Rosa1968

Membro Storico
Oggi non c'è più quel modello sociale di dover diventare proprietari a tutti costi! Diciamo che rinunciare a comprare casa è un'ipotesi concreta. La domanda è diminuita ed è per questo che i prezzi si devono allineare, per fare incontrare la domanda. Poi si valuta caso per caso.
rosa
 

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
SE per quello non c'è più nemmeno la necessità, di sostituire una cucina ma la si ripara, non si cambia più la macchina ogni 3 anni per la gioia delle società di
leasing, non si acquistano scarpe ogni mese e tanto meno i vestiti, si guarda con scrupolo quello che si mette nel carrello della spesa...... solo che il bene principe, la casa è il primo a risentirne.
 

Mil

Membro Senior
SE per quello non c'è più nemmeno la necessità, di sostituire una cucina ma la si ripara, non si cambia più la macchina ogni 3 anni per la gioia delle società di
leasing, non si acquistano scarpe ogni mese e tanto meno i vestiti, si guarda con scrupolo quello che si mette nel carrello della spesa...... solo che il bene principe, la casa è il primo a risentirne.

In realtà probabilmente una piccola fetta di domanda ci sarebbe anche (anche se oggi ormai sempre meno gente compra case). Il problema è che quella poca domanda che c'è non trova risposta in un mercato fermo che si ostina a non svoltare alle esigenze della clientela, nè in rapporto ai prezzi, nè alle tipologie di residenziale che la gente va cercando. Forse se si ricominciasse da questo le cose migliorerebbero. In realtà l'immobiliare non è un'azienda, che cambia prodotto se vede che qello che aveva immesso sul mercato è stato un flop. Qui i meccanismi sono lenti. Purtoppo non c'è soluzione per i mediatori dell'immobiliare. Il rilancio del settore non c'è, qualche timida speranza verrà forse dai benefici fiscali sulle ristrutturazioni, ma poco altro. Più che confrontarci su un forum non c'è nulla da fare. La situazione è sempre più grave e lo sappiamo bene tutti.
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
l'immobiliare non rappresenta un problema solo per i mediatori, difatti è considerato il "volano" dell'economia perchè dà lavoro a ... fate voi la lista;), e fra questi, è vero, ci sono i mediatori ma trattare solo questo aspetto è riduttivo e fuorviante.

io la speranza non l'ho ancora persa e credo che il rilancio possa ripartire dall'impegno di ognuno di noi in base alle proprie competenze e responsabilità.
 

Mil

Membro Senior
l'immobiliare non rappresenta un problema solo per i mediatori, difatti è considerato il "volano" dell'economia perchè dà lavoro a ... fate voi la lista;), e fra questi, è vero, ci sono i mediatori ma trattare solo questo aspetto è riduttivo e fuorviante.

Vero. Diciamo però che il confine tra l'essere volano dell'economia ed essere invece un settore inerte e puramente speculativo è molto sottile. Le economie più avanzate non hanno avuto la bolla immobiliare, perchè si reggono su fattori concreti, industria, lavoro...Il residenziale è strumentale al resto e non viceversa, per questo i prezzi delle case sono sempre stati proporzionati al reddito medio dei loro cittadini. E questo vale anche per il commerciale.
Le economie dei paesi disastrati, invece, tra cui il nostro purtoppo, hanno puntato al "guadagno facile", al rivendere a 300 ciò che vale 100, non si sa bene a chi, poi, essendo logico che le case normalmente vengono acquistate dai cittadini di un certo Paese, tranne rari casi. Questo giochetto è costato parecchio per esempio in Spagna (punte del 40% di disoccupazione e livelli mostruosi di gap tra domanda e offerta). Noi non siamo altro che la copia esatta della situazione, solo meno pubblicizzata dai media e comunque con un settore industriale ancora potenzialmente abbastanza forte. Quanto ai mediatori intendevo solo dire che sono più esposti alla crisi, mentre invece un geometra, un architetto, un ingegnere e persino un muratore possono riciclarsi nel piccolo cabotaggio, nelle ristrutturazioni...etc. Un mediatore per definizione vive sulla compravendita di case. Se ci sia stata una responsabilità globale del settore non lo so, di sicuro so che stanno chiudendo agenzie a vista d'occhio e che molti agenti immobiliari non hanno un'altra professione da svolgere.
 

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