Scusami ma non è che la dobbiamo o non dobbiamo accettare è che i notai sono obbligati a scriverlo nell'atto nel momento in cui non c'è concessione edilizia
Infatti come ho detto è una buffonata
I notai dichiarano ante 67 perchè glielo consente l’art. 40 della 47/1985 che prevede che nel caso di immobili la cui costruzione risulti iniziata prima del 01.09.1967 nell’atto di compravendita è sufficiente la dichiarazione sostitutiva di atto notorio e non è necessaria la menzione del titolo urbanistico-edilizio
Però questo vale solo per la commerciabilità del bene
per chi compra le cose sono un pochino diverse: di solito dopo aver comprato una casa, si ha a che fare con le pubblica amministrazione e per quelli la dichiarazione "ante 67" non vale *nulla* se non è accompagnata da prove concrete: per esempio, foto aeree dell'IGM
in caso contario l'amministrazione può decidere di considerare l'edificio abusivo e ingiungerne la demolizione ed è il privato a doverne dimostrare la legittimità
e sono cose che succedono di continuo
PS
per chi non è del mestiere la dichiarazione "ante 67" si riferisce alla cosiddetta legge Ponte (1/9/1967) che ha esteso a tutto il territorio nazionale l’obbligo di munirsi del titolo abilitativo, prima vigeva eccome l'obbligo di licenza edilizia
ma solo per all'interno della perimetrazione del centro abitato (legge 1150/42)