Si sta girando intorno al quesito principale.
Infatti Marco 79 aveva posto il quesito e tra l'altro aveva affermato:
Ho questo problema. Io e mia moglie avevamo deciso di vendere la casa dove abitatiamo (che rientra nella comunione dei beni) e così diamo incarico all'agenzia immobilare.
Trattasi di
vendita di un bene di proprietà di due persone (in comunione dei beni).
L'agenzia immobiliare ben sapeva, avendo ricevuto incarico da tutti e due i coniugi, che l'accettazione della proposta era subordinata alla firma da parte di entrambi.
Il fatto che uno solo abbia firmato ed accettato per se stesso rende nullo tutto il proseguo del pensiero.
Quindi proposta non accettata e di conseguenza nulla.
Nessuno può obbligare la signora a vendere.
Altro conto è quali azioni può intraprendere l'agenzia immobiliare. Ma questo è un altro discorso non contemplato nella domanda iniziale.
Gphlix invece pone la seguente domanda:
Questo vale anche per la firma della proposta da parte della parte acquirente? Cioè il marito firma una proposta d'acquisto, successivamente la moglie cambia idea .... la proposta è nulla?
Trattasi di acquisto di beni in comunione legale.
Nella comunione legale dei beni una sola parte può acquistare e presenziare all'atto.
Il notaio lo renderà edotto del fatto che il bene che sta acquistando rientrerà nella comunione dei beni.
Praticamente sono due problemi diversi.