H&F

Membro Assiduo
Professionista
Non è il comutuatario che comanda, bensì la Banca! Lei è la mutante e lei deve dare l assenso!
Io assistito, come consulente, una volta uno nella posizione di questo ex-marito.
L'ex-marito era divenuto inadempiente verso la banca e la banca inizio le procedure legali.
L'ex-marito fece intervenire un importantissimo avvocato, ex-magistrato e docente universitario. Il professore ed io ci recammo all'uggicio legale di una molto importante banca.
Il professore, a nome dell'ex-marito, sollevò ragioni di danno contro la banca che aveva liberato la co-garante, appesandento la posizione dell'ex-marito.
La banca ritirò immediatamente ogni azione legale contro l'ex-marito.

Quando parlano certi Avvocati, gli inferiori tacciono e si ritirano.
Io rimasi sorpreso di quello che avevo sentito : un debitore indempiente chiede i danni alla banca creditrice ?
Riflettendoci, aveva un senso.
Peggio per la banca che aveva rinuciato ad una co-garanzia.
 

Kurt

Membro Attivo
Professionista
H&F hai ragione. Ho frainteso il senso della domanda di Luna come si vedeva chiaramente dalla risposta.
Rispetto alla domanda non ci sono scappatoie. E' il creditore che decide, dinnanzi a una domanda congiunta, se liberare o meno uno degli intestatari o di mutare la sua condizione da debitore a garante ma lo deve fare in un apposito accordo con l'altro debitore che si accolla la parte di debito che viene sgravata dal debitore che sarà liberato.
Il creditore di certo non può incrementare il proprio rischio liberando uno dei due debitori (è più difficile che ambedue divengano inadempienti rispetto a uno solo) inoltre bisogna vedere il credit scoring del marito e il suo livello reddituale e patrimoniale.
Riguardo l'esperienza diretta di H&F credo che dipendesse dalle condizioni dell'accordo di liberazione della co-obbligata perchè in effetti se non ben strutturato potrebbe causare un danno al residuo debitore che vede aumentare la sua esposizione.
Quello che mi lascia basito è che conoscendo l'ambiente bancario non riesco a immaginarmi un responsabile dell'ufficio legale che si prende una simile responsabilità, cioè liberare totalmente uno dei debitori. Ma questo, come esposto da H&F dipende dalle proprie personali esperienze.
Kurt
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Quello che mi lascia basito è che conoscendo l'ambiente bancario non riesco a immaginarmi un responsabile dell'ufficio legale che si prende una simile responsabilità, cioè liberare totalmente uno dei debitori. Ma questo, come esposto da H&F dipende dalle proprie personali esperienze.
Kurt
Spiegazione : tangenti.
Grande nome di Banca. Grande potere quindi.
Ciao
 

sil

Membro Ordinario
Ciao, non mi era arrivata la notifica di tutte le vostre risposte, spiego meglio.
Il mutuo è co-intestato 50% - 50% così come l'immobile. La banca è una banca tedesca che aveva diverse sedi in italia ma dall'aprile 2012 ha chiuso le sedi ad esclusione di Bolzano e Varese (noi stiamo a Modena) e la motivazione della negazione della banca è stata che siccome che hanno chiuso sedi non rifanno nuovi mutui ne concedono accolli.. ok che il mutuario è sempre quello "inc..lato" però non è mica colpa mia se decidete di chiudere, perche devo farne le spese? io dopotutto debbo uscire da un contratto esistente e il mio ex-marito non deve rifarne uno nuovo... Ad oggi nessuna banca ti concede un mutuo al 100% in generale amenochè tu non sia in dipendente della stessa, inoltre sempre in questi tempi, nessuna banca non concede mutui al singolo se non a fronte di tre garanti che il mio ex non ha quindi anche l'ipotesi di fare un mutuo con un altro istituto è sfumata.. L'avvocato ha detto testuali parole: la banca non deve rompere le palle, se lei si separa e va a vivere da sola per giunta non chiedendo di avere indietro la parte già versata del mutuo e nemmeno il mantenimento al marito non vedo perchè deve restare vincolata ad un mutuo di un immobile del quale non fruisce minimamente!
Speriamo sia vero ciò che dice... se vendendo l'immobile si potesse saldare il debito di muto residuo ok..ma si è deprezzata parecchio essendo un casa di 30 anni in zona terremotata... oltre al fatto che il mio ex-marito è ovviamente interessato a restarci a vivere... C'è solo da sperare che la banca si convinca tramite l'avvocato che mi ha riferito di non aver mai avuto una banca di fronte che rinunciasse all'uscita dal contratto di una delle due parti.
Il mio ex non è particolarmente benestante, stipendio normale, ma ci riesce a pagarsi il mutuo da solo.
io al contrario che guadagno di meno non ce la farei e allora lì capirei la decisione della banca..
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Ciao, non mi era arrivata la notifica di tutte le vostre risposte, spiego meglio.
Il mutuo è co-intestato 50% - 50% così come l'immobile. La banca è una banca tedesca che aveva diverse sedi in italia ma dall'aprile 2012 ha chiuso le sedi ad esclusione di Bolzano e Varese (noi stiamo a Modena) e la motivazione della negazione della banca è stata che siccome che hanno chiuso sedi non rifanno nuovi mutui ne concedono accolli.. ok che il mutuario è sempre quello "inc..lato" però non è mica colpa mia se decidete di chiudere, perche devo farne le spese? io dopotutto debbo uscire da un contratto esistente e il mio ex-marito non deve rifarne uno nuovo... Ad oggi nessuna banca ti concede un mutuo al 100% in generale amenochè tu non sia in dipendente della stessa, inoltre sempre in questi tempi, nessuna banca non concede mutui al singolo se non a fronte di tre garanti che il mio ex non ha quindi anche l'ipotesi di fare un mutuo con un altro istituto è sfumata.. L'avvocato ha detto testuali parole: la banca non deve rompere le palle, se lei si separa e va a vivere da sola per giunta non chiedendo di avere indietro la parte già versata del mutuo e nemmeno il mantenimento al marito non vedo perchè deve restare vincolata ad un mutuo di un immobile del quale non fruisce minimamente!
Speriamo sia vero ciò che dice... se vendendo l'immobile si potesse saldare il debito di muto residuo ok..ma si è deprezzata parecchio essendo un casa di 30 anni in zona terremotata... oltre al fatto che il mio ex-marito è ovviamente interessato a restarci a vivere... C'è solo da sperare che la banca si convinca tramite l'avvocato che mi ha riferito di non aver mai avuto una banca di fronte che rinunciasse all'uscita dal contratto di una delle due parti.
Il mio ex non è particolarmente benestante, stipendio normale, ma ci riesce a pagarsi il mutuo da solo.
io al contrario che guadagno di meno non ce la farei e allora lì capirei la decisione della banca..
Come vedi hai confermato in pieno le mie risposte ed il tuo avvocato, a mio parere, si illude e ti illude.
 

power83

Membro Junior
Privato Cittadino
e non c'e' una qualche possibilita' di annullare il mutuo lasciando la casa alla banca e basta?
magari senza sporcare criff e risultare cattivo pagatore...cioe' dire "basta, cara banca tieniti la casa e considera nullo il mutuo (e NON ridarmi indietro quello che ho gia' pagato, te lo tieni tu banca)"?????
 

Kurt

Membro Attivo
Professionista
Cara Sil,
ho capito di che banca parli. Seppure dare risposte senza vedere le carte è di fatto quasi impossibile posso dire che le scuse della banca non reggono. Continuano a operare in Italia e sono soggetti alle Leggi italiane e comunitarie, ergo non possono dire che non gestiscono i mutui accesi.
Entrando nel merito. L'accollo è un accordo (convenzione) che può essere interno o esterno. Nella prima ipotesi un debitore si accorda con un terzo che si assume le sue obbligazioni (interno) e il creditore può aderire all'accordo rendendo irrevocabile la liberazione del debitore originario (esterno). Per questa ragione se la banca non può influire sui vostri accordi è altresì vero che lei non è obbligata a concederti la liberatoria, tra l'altro irrevocabile. (Tuo marito si è accollato il debito?).
Il problema nasce dai diversi pesi che hanno i debitori e i garanti rispetto al prestito.
Faccio un esempio numerico per fare comprendere come ragiona chi eroga un prestito (ragionamento di massima applicando la regola 1/4 - 1/3).
Poniamo che tuo marito guadagni 1.800 euro e tu 1.200 in totale fate 3.000 mensili. La rata che potete pagare è di circa 750 euro (25%) che, comprese le spese di mantenimento della casa assorbe fino a un massimo di 1.000 euro (33%) del reddito complessivo mensile netto. Passando a un solo reddito 1.800/4 = 450 euro, inferiore di 300 euro rispetto alla rata originariamente calcolata e mentre 1.800/3 = 600 ben 400 euro in meno rispetto ai calcoli precedenti.
Pertanto, la banca sa, con la competenza del professionista, che se ti libera dal debito tuo marito diviene eccessivamente esposto con potenziali conseguenze in termini di responsabilità (vedi esempio fatto H&F).
Se la tua posizione variasse da co-obbligata a garante il tuo peso, in termini di potenziale capacità di rimborso, passerebbe da 1.200 a 400 euro al mese (il garante pesa per circa 1/3 del suo reddito) e i conteggi sopra esposti non varierebbero.
A questo aggiungi la crisi che ha fatto perdere ogni certezza in termini di redditi e il luogo in cui è sita la casa, sono tutti elementi che peggiorano oggettivamente la situazione.
Nonostante quanto esposto non mi sento di concludere che il tuo legale non abbia frecce a sua disposizione. E' un professionista che ha studiato tutta la documentazione ed è stato netto nel giudizio pertanto fatti spiegare da lui come intende agire e perchè ritiene che ci siano spazi di manovra.
In bocca al lupo
Kurt
 

sil

Membro Ordinario
cavoli, come temevo brutte notizie :triste:
grazie per le vostre risposte il prossimo appuntamento con l'avvocato sarà giovedì 28... vi farò sapere... aspettiamo a chiudere la discussione che magari i nuovi spunti potrebbero essere interessanti per qualcun altro
 

power83

Membro Junior
Privato Cittadino
Kurt, grazie per la spiegazione, e' stata molto interessante e di aiuto per il mio caso.

E se chiedesse il mio ormai ex-marito alla banca di allungare il mutuo facendo quindi in modo di pagare di meno al mese?
accetterebbe la banca di liberarmi totalmente?

Scusami ma ormai sto cercando di arrampicarmi su tre specchi alla volta insieme per trovare un modo per uscire da questo mutuo..:triste:
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Kurt, grazie per la spiegazione, e' stata molto interessante e di aiuto per il mio caso.

E se chiedesse il mio ormai ex-marito alla banca di allungare il mutuo facendo quindi in modo di pagare di meno al mese?
accetterebbe la banca di liberarmi totalmente?

Scusami ma ormai sto cercando di arrampicarmi su tre specchi alla volta insieme per trovare un modo per uscire da questo mutuo..:triste:
Tutti conti vanno fatti con l'oste presente : l'ex-marito.
 

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