ricc93

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Buonasera,

Tra non molto dovrò pagare circa 10.000 euro al preliminare più 5000 di agenzia , dato che i miei genitori mi stanno aiutando economicamente e non vorrei ricevere direttamente i soldi tramite il mio conto personale per evitare problemi di "donazione" , possono pagare loro direttamente sia il venditore che l'agenzia?
Riguardo il venditore posso stare tranquillo anche se il bonifico non risulta essere mio? Meglio farlo scrivere prima sul preliminare che verrà dato questo bonifico da genitori?
Io ho già dato 5000 alla proposta dal mio conto e tutto il restante verrà dato al rogito.
 

STUDIO DUCHEMINO

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Per riassumere, penso di avere capito.

Tizio fa bonifico al Caio, che è il figlio, e scrive "donazione per acquisto casa".

Caio va dal Notaio, e sull'antiriciclaggio indica la provenienza da donazione.

Il Notaio sull'atto indica solamente gli estremi dei circolari o del bonifico, senza specificare la provenienza, e tutto a posto!

La provenienza di quelle somme dovrà essere indicata sull'atto? Penso di no.

E ora chiedo io (premetto che non ho letto attentamente tutto il dibattito, ma lo farò):

Padre fa bonifico al figlio 10k.
Il figlio ha sul c.c. 20 k, e chiede mutuo di 70k e quindi al rogito dichiara denaro proveniente da risparmi proprio e finanziamento. Paga la casa 100k.

Chi mai va a controllare come è da dove sono arrivati i 30k sul c.c del figlio?

E se controlla e verifica bonifico da parte del genitore che succede? Parlo a livello legale ecc.

N.b. Idem sul nostro formulario anti riciclaggio. Dichiara che acquisterà casa con risparmi propri e finanziamento ma poi se riceve bonifico anche dai genitori che succede?
Nessuno controlla, almeno tendenzialmente, a meno che il soggetto dichiari in atto qualcosa, dando all'Agenzia delle Entrate modo di verificare subito. Il Notaio, infatti, deve trasmettere il tutto per la registrazione. Se legge che c'è stata donazione del denaro oppure prestito infruttifero, magari controlla.
 

STUDIO DUCHEMINO

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Ah ok grazie. Perché mi sono capitati un paio di casi in cui i genitori inviassero denaro proprio sul conto corrente dei figli che avrebbero poi provveduto al pagamento. Grazie
Il problema è che civilmente parlando ogni trasferimento di soldi dovrebbe essere "corredato" da un contratto che lo giustifica. Se i genitori mandano soldi al conto dei figli, questa cosa dovrebbe avvenire con mutuo scritto, oppure con donazione scritta e forma solenne. La maggior parte delle famiglie italiane non fa così, perché non ritiene sensato spendere in costi, tasse e onorari di notai e quant'altro e io do ragione loro. Detto questo, bisogna solo non "tradirsi". Il notaio sa consigliare la soluzione migliore nei singoli casi.
 

francesca63

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Privato Cittadino
Se i genitori mandano soldi al conto dei figli, questa cosa dovrebbe avvenire con mutuo scritto, oppure con donazione scritta e forma solenne.
No.
Se la donazione è collegata ad un atto soggetto ad imposta di registro, come una compravendita, non serve atto pubblico e non si pagano imposte.
Sia che i genitori versino i soldi sul conto dei figli, sia che paghino direttamente il venditore.
 

STUDIO DUCHEMINO

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Agenzia delle Entrate - Circolare 22/01/2008, n. 3/E

In base al combinato disposto degli articoli 1 del TUS e 2, comma 47, del D.L. n. 262 del 2006, l’imposta sulle successioni e donazioni si applica alle seguenti fattispecie:

- trasferimento di beni e diritti mediante successione mortis causa;

- donazioni (articolo 769 del codice civile) o altre liberalità tra vivi, escluse le erogazioni liberali effettuate per «...spese di mantenimento e di educazione e quelle sostenute per malattia, (...) quelle ordinarie fatte per abbigliamento o per nozze» (articolo 742 del codice civile), e le donazioni di modico valore (articolo 783 del codice civile);

- liberalità indirette «...risultanti da atti soggetti a registrazione...»;

- «...costituzione di vincoli di destinazione...»: ad esempio, costituzione di trust, costituzione di fondo patrimoniale, intestazione fiduciaria di beni;

- trasferimento di beni e diritti mediante atti a titolo gratuito. Vale a dire gli atti che non prevedono a carico del beneficiario alcuna controprestazione, ma sono privi dello spirito di liberalità tipico delle donazioni;

- «...la costituzione di diritti reali di godimento, la rinunzia a diritti reali o di credito e la costituzione di rendite o pensioni».
 

Michela_

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Infatti, ma dare soldi ad un figlio non è una donazione indiretta. ;)
Perchè no? Se si danno soldi senza la stipula di n contratto scritto tra le parti, sempre donazione indiretta resta. Cioè la donazione diretta o indiretta ha la stessa fine, si differenzia solo da accordo scritto o meno. O sbaglio?

Mai pensavo di mettermi a fare polemica con un Avvocato ma cito
"Gli atti di liberalità diversi dalla donazione sono comunemente definiti donazioni indirette, ai sensi dell’art. 809 c.c.,: esse, non essendo vere e proprie donazioni, non sono soggette a tutte le regole stabilite per le stesse, ad esempio non richiedono la forma dell’atto pubblico" e "La Corte di Cassazione è intervenuta con la sentenza n. 7442/2024, in materia di donazioni indirette, per chiarire l’assenza di un obbligo di registrazione per le stesse e conseguentemente di imposte sulle stesse" e aggiungo: "le donazioni indirette cosiddette “tax free” possono essere così riassunte: i bonifici da genitori a figli (se non confessati in un accertamento tributario); se da atti registrati risultano pattuizioni che non vengono qualificate come donazioni ma potrebbero essere compiute a quel titolo; contratti a favore di terzo, le delegazioni di pagamento, gli accolli di debito, la compravendita di una casa da parte dei genitori per i figli."

Poi alzo le mani perchè non ho molte competenze in merito
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
Professionista
Perchè no? Se si danno soldi senza la stipula di n contratto scritto tra le parti, sempre donazione indiretta resta. Cioè la donazione diretta o indiretta ha la stessa fine, si differenzia solo da accordo scritto o meno. O sbaglio?
No, assolutamente.
Si tratta di due istituti diversi. Con la donazione diretta, io faccio un contratto dal notaio con i testimoni e regalo una cosa a qualcuno.
Con la donazione indiretta, io regalo qualcosa a qualcuno e per evitare di farla dal notaio con i testimoni, uso un altro schema contrattuale diverso "abusandone" per ottenere nella pratica lo scopo della donazione:
- condono un debito;
- compro con i miei soldi ed intesto ad un altro;
- mi accollo un debito di qualcuno
- compro un immobile per 1 euro
- faccio un canone a scaletta per i primi anni solo per aiutare il conduttore
e così via.
La differenza sta nel fatto che la donazione si ottiene usando un contratto che non c'entra niente, ma che usato in quel modo ottiene lo scopo pratico della donazione.
 

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