Sono completamente d'accordo da ex venditore e da futuro acquirente.
E' la fase "preliminare" che dovete "stressare". Se un cliente è "folgorato sulla Via di Damasco" perchè pensa di fare l'affare della sua vita ne deve sopportare le conseguenze.
Da ex venditore.....l'agente mi avrebbe detto cosa esattamente ? un cliente ha firmato e se non scompare l'inchiostro tra dieci giorni ti faccio firmare l'offerta ? In quei dieci giorni esattamente cosa succede ? Potrei capire il diritto di recesso ad immobile posseduto (vizi occulti etc.) ma sulla proposta.....già ci sono tonnellate di leggi e norme balzane....
Da futuro acquirente.....quello che manca a molti AI è il "fare cultura" spiegando (pur senza entrare nel seminato dei cosiddetti "tecnici") anche sommariamente: chi vende (privato e conseguenze, azienda e conseguenze, eredità e conseguenze) cosa stai acquistando (inutile dire cosa serve) etc. etc. Edotto anche sommariamente il compratore può decidere se andare avanti subito, da solo o con la consulenza di un tecnico terzo rispetto all'affare (l'AI ahimè non lo è....)
La trasparenza però mi duole dirlo non è cosa per chi fa acquisizioni con la pala......e butta dentro qualsiasi stamberga abusiva pur di "mediare".
Vedi infatti che citi un bene del quale hai il "possesso" oltre che la proprietà....puoi ben dire che non ti piace più.....in ogni caso queste facoltà SI PAGANO.....pensi che nel prezzo dell'elettrodomestico non ci sia il costo dei recessi ?
Al venditore, gli si riferisce "paro paro", quanto e' accaduto.
..e cioe' che molte volte le cose vanno bene, mentre altre evidentemente no e, che morto un Papa, se ne fa' un altro.
Molto meglio, sapere subito che quell'acquirente e' un soggetto scivoloso, senza cosi' scoprirlo nel procedere delle dinamiche, aggravando e scompaginando ancora di piu' le questioni.
Al venditore, resta la facolta' di procedere, con le azioni risarcitorie.
Calcolandone i rischi.
L'effetto della proposta accettata, mantiene i suoi requisiti prenotativi, sul bene oggetto di compravendita.
In un contesto ritorsivo, tra due parti che hanno armi identiche e contrarie, tutto puo' succedere.
Per quanto riguarda le stamberge abusive, va precisato che se lo sono, non si possono vendere.
Inutile mediarle quindi.
Se invece, come facile che sia, queste siano solo difformi, occorrera' regolarizzarle per tempo.
In questi contesti si avverano gli affari migliori.
Sia per chi se li compra sia per chi li intermedia.
Ammesso che sappiano farli.