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che tu pensi che di persone serie ce ne siano pochissime...mi lascia molto perplesso e che assolutamente non condivido
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Desidererei ordinare alcuni dei principi fondamentali riguardo alla "donazione" ed al caso in fattispecie, molti tra l'altro già evidenziati da altri colleghi :
1) E' diventato molto frequente per un Agenti Immobiliari trovarsi di fronte ad una compravendita che ha per oggetto un immobile proveniente in tutto od in parte da un atto di "donazione", questo perchè a partire dal 2001 e succ. ultime modifiche (finanziaria 2007), sono state previste franchigie ed agevolazioni, sopratutto se prima casa, nel pagamento delle imposte.
2) Gli effetti dell' atto di donazione (squilibrio nella ripartizione della quota di legittima nei confronti degli eredi) sono soggetti ad "azione di riduzione" secondo l'art. 553 c.c., esercitabile dagli aventi diritto (eredi).
3) L'azione di riduzione si prescrive, se non viene esercitata anche in via cautelare prima della morte del "de cuius", dopo il termine di 20 anni dall'atto di "donazione".
4) Il notaio è obbligato a rendere noto, ma non può negare la compravendita se vi è accordo tra le parti, alla parte acquirente i rischi legati all'acquisto di un bene immobile proveniente da "donazione". Il migliore consiglio che un notaio può fornirvi per farvi dormire sonni veramente tranquilli (fonte notariato) è quella di far stipulare al venditore, prima dell'atto di compravendita, un atto di "revoca consensuale del precedente atto di donazione".
5) Ogni clausola di responsabilità inseribile od inserita nell'atto di compravendita, tutela certamente in qualche modo l'acquirente, ma non lo salva dai diritti di terzi. In pratica io posso essere chiamato senza possibilità alcuna di sottrarmi, tramite l'immobile che ho acquistato, a rispondere dell'accampato credito dell'erede. In pratica devo io prima rimborsare l'erede se voglio salvare il pignoramento del mio immobile, e successivamente intentare causa di rivalsa nei confronti del venditore, sperando nel frattempo non sia diventato nullatenente e che abbia qualcosa di pignorabile od aggredibile che mi possa rimborsare adeguatamente.
6) L'Agente Immobiliare in questione, premettendo che bisognerebbe avere sottomano il preliminare di compravendita prima di sbilanciarsi troppo, ma dai fatti come sono stati enunciati è sicuramente responsabile di una grave negligenza e pertanto ne dovrà rispondere. Io personalmente in primis denuncerei il comportamento dell'Agenti Immobiliari alla CCIAA competente per le opportune e dovute sanzioni disciplinari, in secundis mi rivolgerei ad un legale per oppormi o farmi restituire le provvigioni eventualmente dovute o pagate, valutando l'opportunità di richiedere un dovuto risarcimento dei danni siano essi materiali, morali, esistenziali da quantificarsi opportunamente (l'agente immobiliare ha una polizza assicurativa che lo copre proprio per queste disavventure). Vedrete che così la prossima volta questo soggetto fa meno il furbo !!!
Mio consiglio personale : non procedere assolutamente all'acquisto, rivolgiti ad un bravo legale, anche di qualche associazione nazionale di consumatori, e battaglia a tutto spiano nei confronti del venditore, che anche lui ha voluto fare la sua parte di furbetto per togliersi dalle rogne prima del tempo !!!
Sono convinto che con le carte che hai in mano puoi ottenere sicuramente la dovuta soddisfazione.
In bocca al lupo !
Un grazie ed un saluto a tutti
Emanuele
Agente Immobiliare
Ti ringrazio per tutte le informazioni e i consigli.
Il fatto è che il legale mi ha detto che, avendo ottenuto il mutuo, il discorso di recedere dal preliminare diventa un po' più difficile. E per riavere la caparra dovrei attendere un bel po', rischiando di trovarmi con una causa che non si sa per quanto va avanti. Purtroppo ho già avuto esperienza di cause civili con persone a me vicine, ed è incredibile quanto sono capaci di tirarti per le lunghe (e si parla di anni!).
Io non ho un altro posto dove stare, sono ospite e non posso più restare dove sono ancora a lungo.
Quindi ho fatto una valutazione dei pro e dei contro.
L'appartamento è meraviglioso, la prossima settimana si rogita ed entro un mesetto sarò dentro.
Il Notaio inserisce la clausola di tutela nei miei confronti.
Il donante è giovane e gli auguro lunga vita!
Ho trovato una Banca che mi fa degli interessi più bassi rispetto a quella in cui mi ero rivolta inizialmente.
...
Se decidessi di non comprare mi troverei senza una casa, con una causa legale in piedi e non so se potrei nemmeno permettermi di comprare altro fino a risoluzione della causa. Se anche potessi dovrei appena ricominciare a cercare qualcosa che vada bene. Ho visto 52 appartamenti prima di scegliere quello che sto acquistando.
E pensare di ricominciare da capo mi viene male.
Poi è sicuro che farò rivalsa dell'AI e denuncia alla federazione a cui è iscritto, perchè non è ammissibile il modo in cui si è comportato.
E ri-crepi il lupo.
Crepi il lupo e grazie ancora per i consigli.
Ieri sono stata da un legale specializzato in materia.
Innanzitutto lui dice che se dovesse venire fuori qualche casino, sarebbero comunque responsabili per Legge i venditori. Mettere la clausola nel rogito serve semplicemente a sottolineare la cosa e renderli pienamente consapevoli di questo, ma ad ogni modo io - essendo un terzo soggetto rispetto alla donazione - sarei molto più tutelata.
Poi ha detto che l'AI è stato sicuramente scorretto per quanto riguarda l'obbligo di comunicazione , ad ogni modo ha detto che se non avessi trovato chi mi dava il mutuo, avrei potuto sicuramente chiedere l'annullamento del preliminare portando le motivazioni di diniego delle banche e quindi sottolineando che la "colpa" era la donazione.
Avrei bisogno di informazioni urgenti:
Si può inserire direttamente nel rogito notarile di compravendita immobile proveniente da donazione un articolo in cui gli eredi esclusi dalla donazione si obbligano a pagare in solido a favore dell'acquirente una penale pari al doppio del valore corrente dell'immobile al momento in cui volessero far valere eventuali diritti sull'immobile stesso?
Oppure è necessario un atto separato di fideiussione a favore dell'acquirente (cosa richiesta dal notaio) ?
E infine chi deve pagare questo eventuale atto?
Grazie per le risposte
Nessuna risposta?
Nessuna risposta?
Desidererei ordinare alcuni dei principi fondamentali riguardo alla "donazione" ed al caso in fattispecie, molti tra l'altro già evidenziati da altri colleghi :
1) E' diventato molto frequente per un Agenti Immobiliari trovarsi di fronte ad una compravendita che ha per oggetto un immobile proveniente in tutto od in parte da un atto di "donazione", questo perchè a partire dal 2001 e succ. ultime modifiche (finanziaria 2007), sono state previste franchigie ed agevolazioni, sopratutto se prima casa, nel pagamento delle imposte.
2) Gli effetti dell' atto di donazione (squilibrio nella ripartizione della quota di legittima nei confronti degli eredi) sono soggetti ad "azione di riduzione" secondo l'art. 553 c.c., esercitabile dagli aventi diritto (eredi).
3) L'azione di riduzione si prescrive, se non viene esercitata anche in via cautelare prima della morte del "de cuius", dopo il termine di 20 anni dall'atto di "donazione".
4) Il notaio è obbligato a rendere noto, ma non può negare la compravendita se vi è accordo tra le parti, alla parte acquirente i rischi legati all'acquisto di un bene immobile proveniente da "donazione". Il migliore consiglio che un notaio può fornirvi per farvi dormire sonni veramente tranquilli (fonte notariato) è quella di far stipulare al venditore, prima dell'atto di compravendita, un atto di "revoca consensuale del precedente atto di donazione".
5) Ogni clausola di responsabilità inseribile od inserita nell'atto di compravendita, tutela certamente in qualche modo l'acquirente, ma non lo salva dai diritti di terzi. In pratica io posso essere chiamato senza possibilità alcuna di sottrarmi, tramite l'immobile che ho acquistato, a rispondere dell'accampato credito dell'erede. In pratica devo io prima rimborsare l'erede se voglio salvare il pignoramento del mio immobile, e successivamente intentare causa di rivalsa nei confronti del venditore, sperando nel frattempo non sia diventato nullatenente e che abbia qualcosa di pignorabile od aggredibile che mi possa rimborsare adeguatamente.
6) L'Agente Immobiliare in questione, premettendo che bisognerebbe avere sottomano il preliminare di compravendita prima di sbilanciarsi troppo, ma dai fatti come sono stati enunciati è sicuramente responsabile di una grave negligenza e pertanto ne dovrà rispondere. Io personalmente in primis denuncerei il comportamento dell'Agenti Immobiliari alla CCIAA competente per le opportune e dovute sanzioni disciplinari, in secundis mi rivolgerei ad un legale per oppormi o farmi restituire le provvigioni eventualmente dovute o pagate, valutando l'opportunità di richiedere un dovuto risarcimento dei danni siano essi materiali, morali, esistenziali da quantificarsi opportunamente (l'agente immobiliare ha una polizza assicurativa che lo copre proprio per queste disavventure). Vedrete che così la prossima volta questo soggetto fa meno il furbo !!!
Mio consiglio personale : non procedere assolutamente all'acquisto, rivolgiti ad un bravo legale, anche di qualche associazione nazionale di consumatori, e battaglia a tutto spiano nei confronti del venditore, che anche lui ha voluto fare la sua parte di furbetto per togliersi dalle rogne prima del tempo !!!
Sono convinto che con le carte che hai in mano puoi ottenere sicuramente la dovuta soddisfazione.
In bocca al lupo !
Un grazie ed un saluto a tutti
Emanuele
Agente Immobiliare
Gratis per sempre!