Buonasera, il colloquio col notaio è durato circa 40 minuti, in cui io ho mostrato le mie perplessitá, i miei dubbi e fatto le mie reative domande e considerazioni, vi ho raccontato solo le conclusioni sui vari problemi che avevo con questo immobile, ma in mezzo ovviamente c'è stato molto altro.
Siamo partiti che i problemi erano relativi ad un vincolo comunale e all'ipoteca giudiziale e siamo finiti che il problema adesso è se l'immobile sará libero... quindi figuratevi come vi capisco se magari in molti non capiscono la situazione, a volte non sono riuscito a capirla neanche io.
Il notaio a me ha detto che se l immobile non è libero al momento del rogito è proprio la banca che non da l'ok all'erogazione del mutuo, ergo non si rogita.
Il notaio non mi ha mostrato nessun potere in suo possesso, ma mi ha dato un suo parere professionale che, ripeto, non pensavo fosse cosí imparziale visto che l'aveva scelto il mediatore e neanche lui sapeva che alla data del rogito io avrò assolutanente bisogno di entrare in casa e non posso prorogare oltre (il notaio mi ha detto che in alcuni casi capita che le parti, d'accordo, si diano qualche giorno per il trasloco ulteriore al rogito ed era quello che gli aveva detto il mediatore, cosa che invece io ho negato assolutamente );
non vi ho detto tutto per non incasinare ulteriormente una situazione di per sè incasinata e per questo il notaio ha chiamato tempestivamente il mediatore, per chiarire la questione e per dirgli che ovviamente vista la condizione che alla fine il venditore ha accettato e firmato, se non è libero, non si rogita, ma questo perchè mi sono imposto io, basta con le proroghe, ma ovviamnete lui mi aveva chiesto se potevo aspettare o meno.
Anche sulla faccenda dell'assegno, lui mi ha detto che al 100% che si fará la cancellazione dell'ipoteca e che aveva giá sentito la controparte per organizzarsi e che quindi se la banca dava l'ok definitivo dopo la relazione notarile preliminare, il venditore poteva incassarlo; sono stato io a dirgli che nella proposta c'era scritto che l'assegno era condizionato al buon esito delle visure ipocatastali e vi dico che non si può scrivere l'espressione del notaio, ma vi assicuro che è tradotta in "ma che caz.. ha scritto" e io gli ho detto chiaro e tondo che finchè non verrá cancellata l'ipoteca secondo quanto scritto, il venditore non potrá ricevere l'assegno e lui me l'ha confermato, tanto che sulla chiamata ha chiarito col mediatore anche questo aspetto. Certo che non ha potuto e non può vietare nulla, se poi il mediatore fa di testa sua e dá l'assegno al venditore prima che venga tolta l'ipoteca, al notaio frega poco e niente e sarò io a dover agire per vie legali, ma sinceramente dopo questo incontro mi sono rincuorato e mi sono tolto parecchi dubbi.
Siamo partiti che i problemi erano relativi ad un vincolo comunale e all'ipoteca giudiziale e siamo finiti che il problema adesso è se l'immobile sará libero... quindi figuratevi come vi capisco se magari in molti non capiscono la situazione, a volte non sono riuscito a capirla neanche io.
Il notaio a me ha detto che se l immobile non è libero al momento del rogito è proprio la banca che non da l'ok all'erogazione del mutuo, ergo non si rogita.
Il notaio non mi ha mostrato nessun potere in suo possesso, ma mi ha dato un suo parere professionale che, ripeto, non pensavo fosse cosí imparziale visto che l'aveva scelto il mediatore e neanche lui sapeva che alla data del rogito io avrò assolutanente bisogno di entrare in casa e non posso prorogare oltre (il notaio mi ha detto che in alcuni casi capita che le parti, d'accordo, si diano qualche giorno per il trasloco ulteriore al rogito ed era quello che gli aveva detto il mediatore, cosa che invece io ho negato assolutamente );
non vi ho detto tutto per non incasinare ulteriormente una situazione di per sè incasinata e per questo il notaio ha chiamato tempestivamente il mediatore, per chiarire la questione e per dirgli che ovviamente vista la condizione che alla fine il venditore ha accettato e firmato, se non è libero, non si rogita, ma questo perchè mi sono imposto io, basta con le proroghe, ma ovviamnete lui mi aveva chiesto se potevo aspettare o meno.
Anche sulla faccenda dell'assegno, lui mi ha detto che al 100% che si fará la cancellazione dell'ipoteca e che aveva giá sentito la controparte per organizzarsi e che quindi se la banca dava l'ok definitivo dopo la relazione notarile preliminare, il venditore poteva incassarlo; sono stato io a dirgli che nella proposta c'era scritto che l'assegno era condizionato al buon esito delle visure ipocatastali e vi dico che non si può scrivere l'espressione del notaio, ma vi assicuro che è tradotta in "ma che caz.. ha scritto" e io gli ho detto chiaro e tondo che finchè non verrá cancellata l'ipoteca secondo quanto scritto, il venditore non potrá ricevere l'assegno e lui me l'ha confermato, tanto che sulla chiamata ha chiarito col mediatore anche questo aspetto. Certo che non ha potuto e non può vietare nulla, se poi il mediatore fa di testa sua e dá l'assegno al venditore prima che venga tolta l'ipoteca, al notaio frega poco e niente e sarò io a dover agire per vie legali, ma sinceramente dopo questo incontro mi sono rincuorato e mi sono tolto parecchi dubbi.