Allego l'esempio dell'atto che ho analizzato un mesetto fa (tra società "scatole cinesi"). Come è possibile che chi subentra al mutuo non subisce un'analisi/controllo da parte della banca mutuante? Nell'atto vi è solo scritto che "parte acquirente si impegna a trasmettere copia del presente atto all'istituto mutuante..."
Se Tizio vende a Caio un immobile con ipoteca volontaria e si volesse svincolare definitivamente dall'obbligazione mutuo, la banca dovrebbe analizzare Caio ed accettarlo come debitore al posto di Tizio (dunque dovrà verificare se Caio risulti mutuabile o meno), ma se ciò non avvenisse? Se nell'atto viene indicato che Caio subentra a Tizio ma la banca non venisse interpellata, come nel presente allegato?
Io penso questo: nel caso in cui nel rogito venisse indicato che l'acquirente Caio si accolla il mutuo del venditore Tizio, questo può anche accadere, ma resta di fatto un accordo tra venditore e acquirente (e il rischio che Caio non paghi, resta in capo a Tizio), perché nel caso in cui Caio non pagasse la banca, questa espropria l'immobile in quanto ne ha l'ipoteca, ma se dalla vendita non viene soddisfatto il credito, si rifarà nei confronti di Tizio e non di Caio, avendo un contratto con Tizio... (Ovvio che poi Tizio potrà rifarsi nei confronti di Caio...).
Forse non sono stato chiaro, non lo so, ma ho scritto solo per dirvi che il caso di
@Fabius79 mi ha fatto riflettere su quest'altro caso che mi è capitato.