I

immpittaro

Ospite
e oggi, tu, compreresti, ADESSO ?

per me il futuro è l'affitto....soprattutto nelle città più care come la tua....se vuoi acquistare in Italia individua una zona dove possa svilupparsi una moderna urbanità collegata ad una economia locale in crescita.......se acquisti per sentimento....lascia perdere questa è una discesa ancora lunga altro che la breve parentesi dei 90;)
 
V

Valerio Spallina

Ospite
la crisi IMMOBILIARE sta diventando peggiore, e se vuoi parliamo del perché (eccesso di credito concesso in troppi anni di bolla, eccesso di offerta di nuove costruzioni senza controllo dei comuni, espansione selvaggia delle agenzie etc) ma mi riferivo alla crisi GENERALE.... lo "spread" arrivà al 10%, la disoccupazione in zona 13% e i tassi di interesse dei mutui al 15%... per non parlare del numero di manovre sul bilancio pubblico...
Quindi ci stai dando ragione : gli anni '90 erano meglio di adesso !
O è il caldo che non mi fa capire cosa leggo nei tuo post.

Oggi è molto peggio !:triste:

I numeri che citi erano relativi alla lira (tassi, spread). La disoccupazione reale di oggi non viene neanche più menzionata, per non fare allarme internazionale. Le manovre di bilancio oggi si chiamano : Decreto sviluppo o Decreto Italia ( fa più chic, ma significa la stessa cosa ).
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Il 90 con oggi non ha nulla, ma proprio nulla a che fare e quindi prenderlo ad esempio è un errore peggiore di negare la crisi.

Non è possibile ipotizzare un calo dei prezzi che si riallinei da solo ai redditi, chiunque lo pensi è folle. Le cose si devono riavvicinare e servirà tempo, sempre nella miglore delle ipotesi.

I prezzi caleranno (e sono già molto calati) ma la gente comprerà solo quando potrà permetterselo (o sentirà di poterlo fare, avendone le possibilità).

Chiaro che in questo mercato calare il prezzo è vincente, ma non lo può essere per tutti, cioè: NON basta abbassare il prezzo, è una cosa DA FARE, e nonostante sia DA FARE, non significherà VENDERE, perchè il prezzo OGGI è solo UNO dei fattori della mancanza di possibilità di acquisto.

Il lavoro è la chiave: se c'è, gira, e viene anche retribuito a modo allora riparte tutto.

Aggiungici un ridimensionamento della pressione fiscale e una spesa migliore (della quale non si vede traccia, pensate ai 20mila precari assunti in sicilia).

Cercare i dati del 90 su google è falsante come guardare i grafici di quei tempi.
 
V

Valerio Spallina

Ospite
e quindi? con quella dovevamo vedercela... tu come la metteresti oggi con mutui al 15% sentiamo...

Ti continui autocontraddire : prima dici il '90 era peggio, ora dici che adesso è uguale o peggio......Ti prego deciditi.
Comunque non mi risulta che i mututi adesso arrivino al 15% o forse alludi agli usurai ?
 
D

Damiameda

Ospite
Ho iniziato a lavorare nel 1990, nel 91 92 i mutui sono arrivati anche al 17% , pero si vendevano lo stesso gli immobili, sono purtroppo passato anche dalle altre crisi, nulla è paragonabile a quello che sta succedendo dal 2010 ad oggi, non pretendo di scrivere il vangelo però affermare che oggi stiamo vivendo qualcosa di simile al passato è assolutamente falso.
Quei benedetti grafici e statistiche riportano dati lontanissimi dalla triste realtà.
Meno 20% di compravendite? Magari!!!!!!! mi leccherei i baffi anche con meno 50% di compravendite.:shock:
 
E

enzo6

Ospite
Ho iniziato a lavorare nel 1990, nel 91 92 i mutui sono arrivati anche al 17% , pero si vendevano lo stesso gli immobili, sono purtroppo passato anche dalle altre crisi, nulla è paragonabile a quello che sta succedendo dal 2010 ad oggi, non pretendo di scrivere il vangelo però affermare che oggi stiamo vivendo qualcosa di simile al passato è assolutamente falso.
Quei benedetti grafici e statistiche riportano dati lontanissimi dalla triste realtà.
Meno 20% di compravendite? Magari!!!!!!! mi leccherei i baffi anche con meno 50% di compravendite.:shock:

Ecco un paio di dati a conferma della catastrofica situazione per le agenzie immobiliari:
1992 467.000 unità residenziali vendute
2011 598.000 unità residenziali vendute
Nel 2012 le unità residenziali vendute saranno molto probabilmente analoghe a quelle del 1992 (calo 20%) ma oggi le agenzie immobiliari sono almeno il doppio.
In conclusione nel prossimo anno chiuderanno almeno il 30% delle agenzie immobiliari.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Allego un articolo uscito oggi che io condivido in pieno per quello che riguarda "l' aspetto psicologico devastante"... è una vita che dico che bisogna tenere in considerazione anche la percezione dellaa crisi nella gente....





Contrazione delle compravendite: Assoedilizia, "eravamo stati facili profeti"
Commento di Achille Colombo Clerici ai dati diffusi dall'Agenzia del Territorio | Italia | Assoedilizia, Agenzia del Territorio

L'Agenzia del Territorio comunica che nel primo trimestre del 2012 il mercato immobiliare ha subito una contrazione del 19,6%.

Il presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia, Achille Colombo Clerici, ha commentato: "Eravamo stati facili profeti. L'introduzione dell'IMU anticipata e straordinaria, accompagnata da un aggravamento del prelievo a causa del concorso dello Stato nell'attribuzione del gettito e di moltiplicatori delle rendite spesse volte iniqui che hanno innalzato le basi imponibili in modo intollerabile, unitamente alla concomitante riduzione della deduzione forfetaria per spese manutentive per gli immobili locati hanno prodotto un effetto psicologico devastante, non solo nel mercato immobiliare (atteso il dato riferito), ma anche in tutto il comparto delle piccole opere manutentive, come d'altronde avevamo paventato già da tempo.

La riduzione delle entrate fiscali nel primo trimestre di 3,4 miliardi rispetto a quelle preventivate (riduzione dovuta principalmente a mancato introito IVA, anche per opere edilizie) attesta che purtroppo la nostra valutazione non era errata.
Quelle misure hanno dato l'idea di un attacco fiscale al mondo della proprietà edilizia; e non c'è dunque da stupirsi se gli italiani hanno bloccato gli acquisti immobiliari in modo repentino. Certamente, anche altri fattori incidono: quali la riduzione della capacità di spesa conseguente alla crisi economica, le difficoltà nell'erogazione dei mutui, la prospettiva di un ridimensionamento dei valori.

Ma trascurare o sottovalutare gli aspetti psicologici nelle reazioni economiche dei cittadini, da parte di analisti, tecnici e pubblici amministratori, è ormai un errore frequente. Tipico di chi si affida a grafici e computers, che hanno solo una capacità di analisi retrospettiva e non ci aiutano, come fa viceversa la ragione, a guardare avanti."
 

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