E' evidente che nessuno considera seriamente la certificazione energetica; non i tecnici che la vendono a 50euro su groupon, non i privati per i quali è solo una fastidiosa incombenza, manco lo stato con il recente ddl Buffoni Destinazione Italia
Riporto alcuni stralci di una lettera inviata dal Presidente dell'Ordine degli Ingegneri delle province di Barletta – Andria - Trani al Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
la lettera completa è qui
http://www.150k.it/archiprofmenu/57-certificaz-energetiche-segnalazione-ordine-ing-bat.html
Il bello è che secondo il ddl Destinazione Italia le lauree che danno accesso diretto alla professione di certificatore sono:
- architettura, ingegneria edile ingegneria edile-architettura;
- ingegneria chimica;
- ingegneria civile;
- ingegneria dei sistemi edilizi
- ingegneria della sicurezza;
- ingegneria elettrica;
- ingegneria energetica e nucleare;
- ingegneria gestionale;
- ingegneria meccanica;
- ingegneria per l’ambiente e il territorio;
- scienza e ingegneria dei materiali;
- scienze e tecnologie agrarie;
- scienze e tecnologie forestali ed ambientali;
- scienze e gestione delle risorse rurali e forestali.
A queste il ddl Destinazione Italia ha aggiunto:
- ingegneria aerospaziale e astronautica;
- ingegneria biomedica;
- ingegneria dell’automazione;
- ingegneria delle telecomunicazioni;
- ingegneria elettronica;
- ingegneria informatica;
- ingegneria navale;
- pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;
- scienze e tecnologie della chimica industriale.
Per quanto riguarda i diplomi tecnici, l’esenzione dai corsi vale per i diplomati in:
- meccanica, meccatronica ed energia;
- elettronica ed elettrotecnica;
- agraria, agroalimentare e agroindustria (o perito agrario) ingegneria edile-architettura;
- costruzioni, ambiente e territorio (o geometra),
- perito industriale con specializzazione in edilizia, elettrotecnica, meccanica, termotecnica.
A questi il ddl Destinazione Italia ha aggiunto i diplomi di perito industriale con specializzazione in:
- aeronautica;
- energia nucleare;
- metallurgia;
- navalmeccanica;
- metalmeccanica.
... mancano i bagaglioni e ci siamo tutti!
Riporto alcuni stralci di una lettera inviata dal Presidente dell'Ordine degli Ingegneri delle province di Barletta – Andria - Trani al Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Questo Consiglio ha sempre ritenuto che il problema della certificazione energetica degli edifici dovesse essere oggetto di una particolare attenzione, da parte dell'Ordine, soprattutto per quel che riguarda il professionista certificatore, per le implicazioni che una tale operazione riversa sulla collettività.
Riteniamo, come premessa, che la operazione di certificazione energetica sia un momento di alta competenza professionale che coinvolge una grande quantità di conoscenze tecnico-scientifiche, di procedure di lavorazione in cantiere nonchè di procedure di controllo in corso d'opera oppure di verifica a posteriori. E' necessario, infatti, che il certificatore conosca in dettaglio tutti i materiali impiegati, le loro dimensioni, le loro caratteristiche prestazionali sia come singolo materiale che in unione con altri materiali, anche in riferimento alle condizioni ambientali di impiego (umidità, temperatura, ecc...).
Soprattutto è necessario che conosca dettagliatamente le loro condizioni di posa in opera, con tutte le "non conformità" che si possono verificare, sia per reali condizioni sia per la non accurata attenzione nella lavorazione.
Stesso discorso è da riproporsi, ovviamente, per gli impianti.
Così stando le cose è evidente che una operazione di certificazione richieda:
- buona conoscenza teorica della fisica termica e igrometrica
- buona conoscenza dei materiali da costruzione, loro caratterizzazione fisico-chimica, i parametri da considerare e comparare nell'esame delle loro certificazioni.
- buona conoscenza delle normali procedure di cantiere nella posa in opera e soprattutto una conoscenza di quello che è stato il cantiere (nel caso di edificio esistente) o di come si stia svolgendo, nel caso di edificio in costruzione.
- capacità di valutazione delle immancabili difformità
Con tutto questo, ci chiediamo come sia possibile che vi siano soggetti, con scarsa o modesta conoscenza di tali problemi edilizi, che con un semplice corso di un predeterminato numero di ore sia in grado di avere tutta la sensibilità descritta e sicuramente necessaria.
***
Il rischio per la collettività è enorme poiché tutto si ridurrebbe a una estorsione di cifre, sia pure non consistenti, a fronte di certificazione di nessun valore.
Chiediamo, pertanto, che sia posto in discussione, in occasione di una prossima Assemblea dei Presidenti, quali azioni sia possibile intraprendere:
- nei confronti di iscritti che avessero tali comportamenti
- nei confronti del resto dei possibili certificatori delle altre categorie professionali interessate
- ma soprattutto nei confronti di società che, come quella nominata, proponessero simili comportamenti (parla di groupon)
la lettera completa è qui
http://www.150k.it/archiprofmenu/57-certificaz-energetiche-segnalazione-ordine-ing-bat.html
Il bello è che secondo il ddl Destinazione Italia le lauree che danno accesso diretto alla professione di certificatore sono:
- architettura, ingegneria edile ingegneria edile-architettura;
- ingegneria chimica;
- ingegneria civile;
- ingegneria dei sistemi edilizi
- ingegneria della sicurezza;
- ingegneria elettrica;
- ingegneria energetica e nucleare;
- ingegneria gestionale;
- ingegneria meccanica;
- ingegneria per l’ambiente e il territorio;
- scienza e ingegneria dei materiali;
- scienze e tecnologie agrarie;
- scienze e tecnologie forestali ed ambientali;
- scienze e gestione delle risorse rurali e forestali.
A queste il ddl Destinazione Italia ha aggiunto:
- ingegneria aerospaziale e astronautica;
- ingegneria biomedica;
- ingegneria dell’automazione;
- ingegneria delle telecomunicazioni;
- ingegneria elettronica;
- ingegneria informatica;
- ingegneria navale;
- pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;
- scienze e tecnologie della chimica industriale.
Per quanto riguarda i diplomi tecnici, l’esenzione dai corsi vale per i diplomati in:
- meccanica, meccatronica ed energia;
- elettronica ed elettrotecnica;
- agraria, agroalimentare e agroindustria (o perito agrario) ingegneria edile-architettura;
- costruzioni, ambiente e territorio (o geometra),
- perito industriale con specializzazione in edilizia, elettrotecnica, meccanica, termotecnica.
A questi il ddl Destinazione Italia ha aggiunto i diplomi di perito industriale con specializzazione in:
- aeronautica;
- energia nucleare;
- metallurgia;
- navalmeccanica;
- metalmeccanica.
... mancano i bagaglioni e ci siamo tutti!