Tonel

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao,
sto iniziando a cercare la mia prima casa, mi trovo in una situazione per la quale vorrei avere pareri esterni e competenti più competenti di me.

Giovedì 28/05 faccio una prima visita ad un appartamento che soddisifa i miei requisiti (anche col budget siamo dentro), e che mi piace. Causa ponte ricontatto l'agenzia per chiedere la seconda visita mercoledì 03/06, l'AI mi dice che hanno ritirato una proposta il 01/06 e che è tutto fermo fino a che non arriva la risposta del venditore a quella proposta.
Gli dico di tenermi in considerazione laddove la proposta non venisse accettata, siamo rimasti così dal 03.

Due domande/consigli tecnici e "strategici":
1) Se quella proposta viene rifiutata la casa torna sul mercato e quindi potrei subentrare io; ma se il proprietario fa una controproposta a quella si sta ancora fermi? E' come se venisse rifiutata o si è ancora in trattativa?
2) Di conseguenza al punto 1, dopo 11 giorni mi consigliate di contattare l'agenzia per sapere a che punto è la situazione, aspttare che nel caso mi ricontattino loro, altro...?

Grazie in anticipo per la collaborazione
 

TensioneLeone

Membro Attivo
Agente Immobiliare
1) Se quella proposta viene rifiutata la casa torna sul mercato e quindi potrei subentrare io; ma se il proprietario fa una controproposta a quella si sta ancora fermi? E' come se venisse rifiutata o si è ancora in trattativa?
Purtroppo che c'è la cattiva abitudine , da parte di alcuni colleghi AI , di ritirare un'offerta e bloccare l'immobile a possibili terze persone che che vogliono fare anche loro un'offerta.
Chi da un incarico di vendita, autorizza AI a raccogliere offerte scritte per il suo immobile. Solo il proprietario deciderà quale accettare. Non si capisce il motivo per cui un AI debba decidere per conto del proprietario e nel tuo caso , con quale logica ti hanno privato di poter sottoscrivere un'offerta dando per scontato che quella già raccolta fosse migliore.

Detto questo , la validità di una offerta viene indicata all'interno del testo della proposta. Entro quel termine si deve trovare un accordo tra le parti. Dopodichè la proposta decade.
In ogni caso la proposta può decadere anche prima per un rifiuto scritto da parte del proprietario.
Nel caso in cui il proprietario risponda di non accettare il prezzo proposto ma di accettare un eventuale rialzo al prezzo x , è facoltà del proponente adeguarsi alla richiesta o rifiutarla facendo decadere in anticipo i termini di irrevocabilità della proposta.

2) Di conseguenza al punto 1, dopo 11 giorni mi consigliate di contattare l'agenzia per sapere a che punto è la situazione, aspttare che nel caso mi ricontattino loro, altro...?
Se dopo 11 giorni non si sono fatti sentire , penso che siano riusciti a trovare un accordo. Non penso siano così sprovveduti di perdersi una persona disponibile a fare un'offerta.
 

Tonel

Membro Junior
Privato Cittadino
Purtroppo che c'è la cattiva abitudine , da parte di alcuni colleghi AI , di ritirare un'offerta e bloccare l'immobile a possibili terze persone che che vogliono fare anche loro un'offerta.
Chi da un incarico di vendita, autorizza AI a raccogliere offerte scritte per il suo immobile. Solo il proprietario deciderà quale accettare. Non si capisce il motivo per cui un AI debba decidere per conto del proprietario e nel tuo caso , con quale logica ti hanno privato di poter sottoscrivere un'offerta dando per scontato che quella già raccolta fosse migliore.

Detto questo , la validità di una offerta viene indicata all'interno del testo della proposta. Entro quel termine si deve trovare un accordo tra le parti. Dopodichè la proposta decade.
In ogni caso la proposta può decadere anche prima per un rifiuto scritto da parte del proprietario.
Nel caso in cui il proprietario risponda di non accettare il prezzo proposto ma di accettare un eventuale rialzo al prezzo x , è facoltà del proponente adeguarsi alla richiesta o rifiutarla facendo decadere in anticipo i termini di irrevocabilità della proposta.


Se dopo 11 giorni non si sono fatti sentire , penso che siano riusciti a trovare un accordo. Non penso siano così sprovveduti di perdersi una persona disponibile a fare un'offerta.

Non so come funzioni, essendoci capitato per la prima volta. Diciamo che la logica per cui mi hanno privato di fare una proposta è che "sono colpevole" di essere arrivato qualche giorno dopo rispetto a qualcun altro.

Quindi una proposta è valida anche se viene informalmente rifiutata e alzando la richiesta, creando così una trattativa. Però non mi torna il processo, ovvero:
persona X fa offerta il 01/06, persona Y avrebbe fatto offerta il 04/06 ma viene bloccata perchè c'è già quella di X. Se nella settimana di riflessione, il venditore decide di chiedere di più e X accetta la controproposta, dovranno stipulare una nuova offerta con le cifre nuove, no? E questa sarà stipulata in data successiva alla data in cui Y avrebbe fatto la sua.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Se nella settimana di riflessione, il venditore decide di chiedere di più e X accetta la controproposta, dovranno stipulare una nuova offerta con le cifre nuove, no?
Il venditore potrebbe limitarsi a firmare, aggiungendo " a parità delle altre clausole, la proposta è accettata se la cifra passa da x a x+1".
Se il proponente firma a sua volta, la trattativa è chiusa.
Anche io, quando lavoravo, lasciavo che il venditore si esprimesse su una proposta, prima di prenderne un'altra; però è anche vero che facevo fare proposte che ero certa sarebbero state accettate , magari con un piccolo rialzo.
Quindi andavo piuttosto sul sicuro.
Certo se hai altri interessati non prendi proposte basse, o al massimo le fai valere due giorni, e comunque fai presente al venditore che potrebbe arrivare di meglio.
 

plutarco

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Purtroppo che c'è la cattiva abitudine , da parte di alcuni colleghi AI , di ritirare un'offerta e bloccare l'immobile a possibili terze persone che che vogliono fare anche loro un'offerta.
Chi da un incarico di vendita, autorizza AI a raccogliere offerte scritte per il suo immobile. Solo il proprietario deciderà quale accettare. Non si capisce il motivo per cui un AI debba decidere per conto del proprietario e nel tuo caso , con quale logica ti hanno privato di poter sottoscrivere un'offerta dando per scontato che quella già raccolta fosse migliore.
Concordo pienamente.
 

Tonel

Membro Junior
Privato Cittadino
Il venditore potrebbe limitarsi a firmare, aggiungendo " a parità delle altre clausole, la proposta è accettata se la cifra passa da x a x+1".
Se il proponente firma a sua volta, la trattativa è chiusa.
Anche io, quando lavoravo, lasciavo che il venditore si esprimesse su una proposta, prima di prenderne un'altra; però è anche vero che facevo fare proposte che ero certa sarebbero state accettate , magari con un piccolo rialzo.
Quindi andavo piuttosto sul sicuro.
Certo se hai altri interessati non prendi proposte basse, o al massimo le fai valere due giorni, e comunque fai presente al venditore che potrebbe arrivare di meglio.

Non ho capito, vuol dire scavare l'agenzia?
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
perdonami, ma quanti inizi con "sto iniziando a cercare la mia prima casa" e concludi con i dettagli dell'offerta.... significa che hai fatto un'offerta sulla prima casa che hai visto?
 

Tonel

Membro Junior
Privato Cittadino
perdonami, ma quanti inizi con "sto iniziando a cercare la mia prima casa" e concludi con i dettagli dell'offerta.... significa che hai fatto un'offerta sulla prima casa che hai visto?

No, ho iniziato la ricerca a inizio 2020, poi interrotta causa covid, ora ripresa...
Dettagli dell'offerta non ne ho, perchè non l'ho fatta. Mi era piaciuta la prima visita di un appartamento, volevo farne una seconda e poi procedere con l'offerta
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Non ho capito, vuol dire scavare l'agenzia?
Certo che no, io facevo l'agente...
Se io agente ho un cliente che vuole fare proposta a 100, per immobile proposto a 120, e so che il venditore non scende sotto i 110, quella da 100 non la prendo proprio.
Quella da 110 la prendo; ma se ho un altro cliente che successivamente mi dice "farei proposta a 115" , posso fare due cose ( a parità di altre condizioni):
1) prendo quella da 110 e quella da 115 e lascio scegliere al venditore ( chissà cosa sceglierà...). Ma in questo modo lascio scontento il primo, che , forse, sarebbe arrivato anche lui a 115.
2) prendo quella da 110, e dico al venditore che ho un cliente che vorrebbe proporre 115, ma il rischio di rifiutare la prima per aspettare la seconda comunque resta.
Il venditore può decidere di rilanciare a 115 con il primo, di rifiutare e aspettare l'altra proposta, oppure accettare per non rischiare di trovarsi senza proposte.

Tutto si basa sulla capacità di interpretare bisogni, aspettative, bluff, e necessità economiche .
Ma io, per scelta, non ho mai preso più proposte contemporaneamente.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Condivido il ragionamento di @francesca63, neanch io prenderei altre proposte quando ne ho una in corso, chiaramente se per la prima proposta ho sensazioni positive. Sbagliatissimo secondo me far sapere al proprietario dell'alternativa, se non in casi specifici, perché potrei anche portarlo a pensare "ma allora vedi che posso aspettare ulteriori clienti?"
Tralasciando l'etica o la moralità personale, che mi porterebbe a "sbeffeggiare" il primo cliente a cui ho dato fiducia (altrimenti non avrei preso la sua proposta) e a cui non potrei mai dire: "guarda che oggi prendo un'offerta migliore della tua" quindi se vuoi rifammela già più consona, che la prima che hai fatto non va + bene
 

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