Per procedere ai lavori del bonus 110% basta che 1/3 sia favorevole. Il condominio ha da sanare degli abusi sia riguardando parti comuni che parti di proprietà esclusiva, nessuno può obbligare il condomino a procedere alla sanatoria degli abusi riguardando la sua proprietà il problema è diverso per le parti comuni. Come può il condomino che non approva il lavoro per il bonus 110% a tutelarsi nel caso in cui al termine dei lavori AdE e/o gli enti preposti non danno l'approvazione e quindi la spesa si ripercuote su tutte le proprietà ? In pratica un condomino è costretto a pagare i danni fatti da una maggioranza poco attenta, cè la possibilità di tutelarsi in una simile situazione?
Anche se un condomino non fosse d'accordo, a fronte della delibera dovrà scegliere se cedere il proprio credito oppure pagare di tasca propria e recuperare quel credito negli anni.
Se lo cede è responsabile della cessione e se venisse revocato dovrebbe rimborsarlo come tutti gli altri condomini, anche se lo scarica negli anni dovrebbe rimborsarlo per le cifre di cui ha goduto fino a quel momento.
Esistono delle assicurazioni che coprono i casi di revoca del bonus, tieni conto che tutti i bonus possono essere revocati, ma ci vogliono sempre motivi sostanziosi.
Ovviamente dopo l'eventuale revoca il condominio potrebbe rivalersi verso chi avesse sbagliato o avesse tenuto comportamenti tali da creare i presupposti della revoca.
Nella pratica la revoca è utilizzata pochissimo (ma le multe un po' di più) anche se specificatamente sul 110 essendo recente c'è poca casistica.