ROSFRUM

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Semplici battute in discussioni precedenti su alcuni tuoi messaggi "criptici", niente di più, che però io non ho neppure condiviso.
Grazie per la collaborazione. Verificherò dopodiché mi riserverò la possibilità di sporgere querela per diffamazione, avvalerndomi di un'interpretazione estensiva dell'espressione "scritti" di cui all’art. 595 c.p., riferibile anche ai contenuti diffusi via internet, certo che testimonierai a mio favore :rabbia:.
 

specialist

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Privato Cittadino
Grazie per la collaborazione. Verificherò dopodiché mi riserverò la possibilità di sporgere querela per diffamazione, avvalerndomi di un'interpretazione estensiva dell'espressione "scritti" di cui all’art. 595 c.p., riferibile anche ai contenuti diffusi via internet, certo che testimonierai a mio favore :rabbia:.
Verifica pure, ma vedrai che non ci sono gli estremi erano solo battute. Ci può stare, anche se magari lo posso trovare un po' di cattivo gusto riferito ad uno che scrive con uno stile del tutto fuori dalla norma, ma proprio per questo apprezzabile, almeno dal mio punto di vista.
 

Mil

Membro Senior
Dunque facciamo il punto della situazione. Vedo che ci si divide ancora come guelfi e ghibellini tra chi sprizza ottimismo e chi invece viene definito un gufo crudele, solo perchè prende atto che al momento le quotazioni realistiche sono quelle dei paesini sperduti del sud Italia (dove infatti contrariamente a quanto si crede qualcosa si vende, specie agli stranieri).
Il punto è capire il concetto di realismo e ridimensionare quello di svalutazione, nonchè ricominciare a parlare non dei massimi sistemi ma del fatto che gli immobili sono prodotti e sono collegati strettamente alla realtà circostante (lavorativa, di vivibilità etc.): se sono scadenti, progettati da un idiota ed edificati da un bieco speculatore prima o poi il "bug" salta fuori. Se costano troppo nessuno li compra. Non è difficile, c'entrano poco le crisi finanziarie globali, i governi etc. che al massimo possono accelerare dei processi che però sono solo naturali, si svolgerebbero lo stesso autonomamente perchè si tratta di prodotti comunque di consumo e come tali soggetti senz'altro alle logiche di mercato.
Svalutazione è quella che ha colpito gli immobili compravenduti negli ultimi 10 anni e sopravvalutati del 50%. Quindi sì, chi ha comprato il suo bel bilivello nuovo subirà una perdita e così pure chi ha comprato il suo bel box a 50k ritenendosi soddisfatto. Tutto il resto del mercato però non sta subendo nessuna svalutazione, perchè si tratta semplicemente di un naturale riallineamento: bisogna capire che tutti gli immobili non appartenenti al segmento lusso erano e sono perlopiù sopravvalutati, in misura molto maggiore se ubicati al centro nord e nelle città capoluogo.
La presunta perdita di valore è perciò quasi virtuale, anche se ovviamente viene percepita dai propritari come molto grave. Ad inceppare il meccanismo è la poca presa di coscienza della situazione: quindi chi ha la casa al mare è convinto che possa davvero venderla a delle cifre esorbitanti senza capire che è un'utopia. Chi vende nella metropoli non ha capito che la città non è affatto garanzia di rendita assicurata, perchè gli sconvolgimenti demografici ed economici sono tali che non è davvero prudente fare delle scommesse di redditività..e così via.
 
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P

PROGETTO_CASA

Ospite
Dunque facciamo il punto della situazione. Vedo che ci si divide ancora come guelfi e ghibellini tra chi sprizza ottimismo e chi invece viene definito un gufo crudele, solo perchè prende atto che al momento le quotazioni realistiche sono quelle dei paesini sperduti del sud Italia (dove infatti contrariamente a quanto si crede qualcosa si vende, specie agli stranieri).
Il punto è capire il concetto di realismo e ridimensionare quello di svalutazione, nonchè ricominciare a parlare non dei massimi sistemi ma del fatto che gli immobili sono prodotti e sono collegati strettamente alla realtà circostante (lavorativa, di vivibilità etc.): se sono scadenti, progettati da un idiota ed edificati da un bieco speculatore prima o poi il "bug" salta fuori. Se costano troppo nessuno li compra. Non è difficile, c'entrano poco le crisi finanziarie globali, i governi etc. che al massimo possono accelerare dei processi che però sono solo naturali, si svolgerebbero lo stesso autonomamente perchè si tratta di prodotti comunque di consumo e come tali soggetti senz'altro alle logiche di mercato.
Svalutazione è quella che ha colpito gli immobili compravenduti negli ultimi 10 anni e sopravvalutati del 50%. Quindi sì, chi ha comprato il suo bel bilivello nuovo subirà una perdita e così pure chi ha comprato il suo bel box a 50k ritenendosi soddisfatto. Tutto il resto del mercato però non sta subendo nessuna svalutazione, perchè si tratta semplicemente di un naturale riallineamento: bisogna capire che tutti gli immobili non appartenenti al segmento lusso erano e sono perlopiù sopravvalutati, in misura molto maggiore se ubicati al centro nord e nelle città capoluogo.

Questa è la vs. teoria degli ultimi anni: prezzi alti nessuno compra, risultato scendono i prezzi e la situazione non cambia. Magari fatevi venire un dubbio sul fatto che la casa non sia un mercato di concorrenza perfetta.

Peraltro è tanto semplice: nel decennio scorso salivano i prezzi e la gente correva a comprare.
Se poi il principio deve essere che oggi un prodotto deve costare molto meno di cio' che costa costruirlo allora non ci siamo e le motivazioni sono altre.
 

Mil

Membro Senior
Questa è la vs. teoria degli ultimi anni: prezzi alti nessuno compra, risultato scendono i prezzi e la situazione non cambia. Magari fatevi venire un dubbio sul fatto che la casa non sia un mercato di concorrenza perfetta.
ti sbagli...il segmento alto tiene e sai perchè? non per la favola che i ricchi sono sempre più ricchi...ma semplicemente perchè non sono idioti, a differenza purtroppo dell'altro 80%, quello che compone il mercato normale. Quindi quando i prezzi (che per la verità non hanno mai rasentato l'indecenza in quel comparto) sono buoni i ricchi comprano.
Peraltro è tanto semplice: nel decennio scorso salivano i prezzi e la gente correva a comprare.
quale gente? la coppiettina di precari che correva per la mansardina bilivello con mutuo "che tanto conviene" senza rendersi conto che si stava impiccando? quelli sì....anzi quelli ci sono in giro tuttora. Però la gente con un minimo di risparmi no, guarda, quella la vedi tuttora sempre mooolto perplessa. Anche se il mutuo glielo regalano lo capisce in autonomia, che è il bene, ad essere troppo caro. Vale lo stesso per le tipologie: le stupidaggini di distribuzione di spazi insensata scambiate per evoluzioni estetiche le puoi rifilare solo ai senza cervello. Che di solito coincidono con i senza soldi.
Se poi il principio deve essere che oggi un prodotto deve costare molto meno di cio' che costa costruirlo allora non ci siamo e le motivazioni sono altre.
diciamo che basterebbe che il ricarico non sia in rapporto tre a uno, ecco. Sarebbe già un buon punto di partenza.;)
 
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