Salve a tutti,
ho visto molti commenti di Agenti Immobiliari (giustamente) e pochi (uno mi pare) di un privato. Quindi posto il mio punto di vista, sperando che possa essere utile.
Ho tentato di vendere 2 appartamenti (di mia proprietà): uno sui 120 mq, uno piccolissimo sui 30 mq comprato anni fa per investimento (bell'investimento ho fatto!
).
Io rappresento esattamente quello che voi descrivete come il proprietario da non incontrare
mai: testardo, saccente, che vuole vendere a cifre impossibili ecc.
Vi dico come la vedo io: il ruolo dell'agenzia è di fornirmi una servizio: deve valutare il mio appartamento, propormi una modalità di azione per la vendita, fare il suo lavoro e portarmi una offerta dopo aver mediato con il possibile compratore.
A monte di tutto questo però c'è l'accordo contrattuale del
mandato. Se io, proprietario
insopportabile, chiedo all'agente immobiliare alcune condizioni (prezzo di vendita, tempi, ecc.) che secondo il professionista
non sono realizzabili, questi ha il dovere di dirmi che il contratto che stiamo sottoscrivendo è una buffonata. E che poi dovremo ridiscuterlo informalmente e variare il prezzo di vendita e le altre condizioni. (ad esempio come ben sapete il proprietario deve dichiarare se l'immobile è gravato da ipoteche, rispetta le prescizioni urbanistiche ecc.). Se l'agente immobiliare non fa un controllo su questo ma prima di tutto ha l'obbiettivo di farmi firmare un incarico,
per forza poi i rapporti fra venditore e agente immobiliare sono difficili.
Voglio dire: io posso essere (come in effetti sono
) il più rompic**** possibile, ma se l'AI
accetta l'incarico alle mie condizioni, allora passa lui dalla parte del torto. Acquisire l'incarico per poi rimangiarsi le condizioni crea una
sfiducia che fa fallire la collaborazione.
Mi dilungo ma faccio presente il mio caso concreto: do incarico a famoso marchio di intermediari di vendere la mia casa (anzi le mie 2 case). Chiedo un prezzo alto (lo so da me che è fuori mercato, ma non di molto, circa 20 mila euro). L'AI mi fa firmare il mandato a vendere e siamo tutti contenti. Passano
2 settimane e mi comincia a martellare che il prezzo è eccessivo, che non venderò mai ecc.
Allora mi inca*** perchè mi pareva di essere stato chiaro.
6 mesi di inferno, il madato scade, faccio raccomandata per impedire il tacito rinnovo e finisce così. Non ci ha guadagnato nessuno. Se il tizio mi avesse detto: "onestamente caro signore, io un incarico su queste basi non lo prendo" molto probabilmente io sarei andato da un'altra agenzia, avrei
fallito con quella e sarei tornato dal primo professionista perchè era stato serio e avrei accettato di vendere ad un prezzo più realistico.
In sostanza dico: il proprietario può essere pazzo, saccente, ecc. ma il compito dell'AI
non è di valutare il proprietario ma la propria possibilità di fare il lavoro che sa fare e guadagnare dei soldi. Punto.
Secondo me il venditore preferisce un AI che serenamente rifiuta un incarico (perchè poi quel vendtore torna).
Voi AI che dite?
Un saluto
Luca