regaz state delirando...
Ma credo sia evidente a tutti che se non chiedo il mutuo non faccio quanto in mio potere per adempiere al contratto. Altrettanto evidente che, in situazioni analoghe a quella in oggetto, cioè non voglio più adempiere per miei motivi e non mi interessa più comprare casa, vado in banca a chiedere il mutuo e specifico che non voglio averlo per motivi miei, voglio solo svincolarmi. Immagino che non ci siano grandi problemi.
dubito che sia possibile, la banca deve attestare qualcosa, e se ci vai con l'intenzione di non fare il mutuo non scrivono di certo che lo hai richiesto ma non ti è passato...non si possono attestare fatti inerenti un rapporto che non è mai nato senza emettere un falso, e non lo farebbe nemmeno un direttore di filiale a suo fratello perchè c'è galera. Fin quando non mi porti quello di certificato io resto in attesa entro i termini perentori citati in contratto...poi in sua assenza ti invio fattura di provvigione per inerzia e tu poi dovrai dimostrare che hai richiesto un mutuo in una determinata data con un determinato esito, il che deve coincidere con quanto mi hai dichiarato in proposta, o invece di fregare resti fregato (per modo di dire, perchè è un mio diritto essere pagato e non essere preso in giro). Il trucchetto semmai è un altro, ma ovviamente non lo dico. Vero è che quando ci si immette in situazioni contrattuali particolari, la tutela che ci si vuol dare, o che si vuol dare, è direttamente proporzionale alle competenze e all'esperienza di chi il contratto lo scrive, in questi ancor più che in altri casi.
Non mi dilungo, ma ottime basi e chiarezza nello scrivere sono elementi imprescindibili. Lasciate stare le proposte già fatte, sono scarne e poco flessibili alle varie casistiche che si presentano, buone come basi ma sempre da sviluppare (in modo legale, non pensando che lo sia qualsiasi porcata sulla quale vi sia apposta una firma). Il contratto deve essere sempre in equilibrio tra le parti, agente compreso. A volte prendersi del tempo per riflettere e studiarsi il caso, o farlo studiare a più esperto, è cosa saggia, perchè vale migliaia di euro.
Io in linea generale sono per far pagare il cliente anche se è in via di separazione dalla moglie, non è un mio problema: io ho lavorato e se mi attraversa il gatto nero per strada devo mangiare lo stesso. Mi è capitata solo una volta una persona che ha ritirato una proposta entro 24 ore e l'ho lasciata fare perchè anche se la cosa è un pò troppo dibattuta pare che anche l'irrevocabilità non sia tale se non siano trascorse almeno 24 ore, mi pare di ricordare.
Un'altra volta invece la separazione tra due coniugi era inerente l'impossibilità di adempiere l'incarico, non potevo fare visite perchè uno dei due, nonostante avesse firmato l'incarico anch'esso, non voleva più vendere perchè non avrebbe avuto dove andare. Ho inviato lettera ad entrambi, uno venne a lasciarmi una dichiarazione che avrebbe voluto continuare l'incarico e farmi accedere all'immobile per le visite ma al quale non aveva più accesso perchè il giudice assegnò l'immobile alla sola moglie (e mi portò documentazione a riguardo) l'altra confermò il no, e mi fece contattare dal suo legale che all'inizio ci provò pensando di stare a parlare con topolino, ma dopo la mia risposta disse: troviamo un accordo, la signora vive con poco e ha 2 bambini mentre il marito non le passa nemmeno il mantenimento..(ed erano informazioni veritiere che già avevo). Oggi ancora sono incerto sul da farsi, essendo passati pochi mesi. Sono 7000 euro IVA esente (perchè penale) che dovrei andarmi a prendere tramite una procedura esecutiva sull'immobile già in parte impegnato da ipoteca (ma non in sofferenza perchè il marito paga le rate) e che mi costerebbe pertanto un anticipo di spese di quasi quel valore visto che sarei l'unico a promuovere la procedura (non potendomi inserire in una procedura già in atto) dove con iscrizione ipotecaria diverrei creditore privilegiato per beneficiare della par condicio creditorum, ma promuovere un pignoramento è cosa diversa.. Allo stesso tempo il marito mi ha sempre rispettato e vuole assolutamente che io vada avanti con l'incarico, quindi addebitare a lui non mi sembra il caso. Non so cosa fare, ma credo che lascerò perdere, alla fine era un incarico per il quale ho fatto solo un pò di pubblicità, non una proposta sulla quale ho lavorato con visite, trattative, documenti e consulenza per portarla a conclusione. Ma se non vado avanti è solo perchè da buon aziendalista lo reputo antieconomico per me, non perchè ho pietà per chi non ne ha mai avuta per me. O almeno mi piace pensarla cosi.