Buonasera a tutti,
scrivo per raccontare l'incresciosa vicenda che mi ha vista protagonista e per avere da parte vostra, se possibile, un parere e dei consigli.
Circa un mese fa contatto un'agenzia della mia zona per poter visitare un appartamento di mio interesse.
L'agente mi fissa un appuntamento e mi fa visitare l'immobile.
L'appartamento piace sia a me che a mio marito, decidiamo quindi di fare un'offerta.
Da qui, l'inferno.
L'annuncio relativo all'appartamento indica come prezzo 335.000 euro, noi diciamo all'agente di volerne offrire 270.000. Ci risponde che gli sembra una buona base di partenza e che ne inizia a parlare con i proprietari.
Circa due settimane dopo, ci contatta nuovamente per farci formalizzare l'offerta per iscritto mediante proposta irrevocabile di acquisto. Cerca velatamente di farci alzare l'offerta. Teniamo botta. Firmiamo per 270.000 (pensando che per rialzare c'è comunque sempre tempo).
Firmiamo l'atto e consegniamo un assegno, a titolo di caparra confirmatoria, di 10.000 euro, intestato alla proprietaria dell'appartamento. È venerdì 17 marzo e l'agente afferma che questa offerta verrà presentata ai proprietari il lunedì successivo (quindi parliamo di questo lunedì, il 20 marzo).
Oggi mi scrive un sms l'agente chiedendomi di vederci il prima possibile, nel pomeriggio ci rechiamo in agenzia.
Ci riceve il titolare insieme all'agente ed il primo ci dice che i proprietari hanno rifiutato l'offerta e sono irremovibili sulla cifra. Ci chiedono di aumentare la nostra offerta, ci assicurano che intercederanno per noi, insistono (inizialmente con garbo, lo ammetto) sull'esigenza di aumentare la nostra offerta. Non so dire esattamente cosa ci fa drizzare le antenne, chiediamo conferma del rifiuto dei proprietari. Il titolare dell'agenzia inizia ad agitarsi, a contraddirsi, inizia a dire che proprio rifiutata-rifiutata no, però gliene ha parlato telefonicamente ed i proprietari hanno detto che l'offerta è troppo bassa e che quindi venerdì (dopodomani) si vedranno per parlarne.
Intanto continua, ed aumenta, l'insistenza sul rialzo del prezzo di offerta.
Sentendo puzza di bruciato mio marito ed io abbiamo opposto resistenza affermando di non essere pronti ad un rilancio.
Caso vuole che, nel frattempo, i miei genitori incontrano la madre dei proprietari (che peraltro abitano nel palazzo di fronte al nostro) la quale chiede loro se l'appartamento ci è piaciuto. I miei genitori rispondono "molto" e parlano dell'offerta. La signora non ne sa niente, ma è la mamma e vive con loro: la cosa suona strana.
Tempo di arrivare a casa, parlarne un attimo in famiglia e venire in possesso del numero di telefono dei proprietari e decido di chiamarli per capire. Scopriamo, parlando con loro, che a loro non è mai stato fatto cenno della nostra offerta. E che anzi, dietro specifica domanda da parte loro, l'agente gli avrebbe detto che non eravamo assolutamente interessati e che, addirittura, con 280.000 euro stavamo finalizzando l'acquisto di un altro appartamento.
Scopriamo inoltre che i proprietari al momento della firma del mandato avevano proposto una cifra molto più bassa (310.000 euro contro i 335.000 prospettatici) e che addirittura sarebbero disposti ad una buona trattativa in quanto hanno bisogno di liquidità per terminare la costruzione di una villetta.
Non solo! Ci confidano anche che il mandato è scaduto a gennaio 2017 e che non l'hanno mai rinnovato.
Mi sento truffata. Sono arrabbiata e delusa. Che possibilità ho a questo punto?
Posso fare un esposto contro questa agenzia?
Posso comprare casa dai privati scappando via da questi agenti truffatori e meschini?
I proprietari dell'appartamento non vogliono, giustamente, avere più nulla a che fare con questa agenzia...e noi? Che ne sarà della nostra trattativa?
Vi prego, consigliatemi sul da farsi.
Grazie
scrivo per raccontare l'incresciosa vicenda che mi ha vista protagonista e per avere da parte vostra, se possibile, un parere e dei consigli.
Circa un mese fa contatto un'agenzia della mia zona per poter visitare un appartamento di mio interesse.
L'agente mi fissa un appuntamento e mi fa visitare l'immobile.
L'appartamento piace sia a me che a mio marito, decidiamo quindi di fare un'offerta.
Da qui, l'inferno.
L'annuncio relativo all'appartamento indica come prezzo 335.000 euro, noi diciamo all'agente di volerne offrire 270.000. Ci risponde che gli sembra una buona base di partenza e che ne inizia a parlare con i proprietari.
Circa due settimane dopo, ci contatta nuovamente per farci formalizzare l'offerta per iscritto mediante proposta irrevocabile di acquisto. Cerca velatamente di farci alzare l'offerta. Teniamo botta. Firmiamo per 270.000 (pensando che per rialzare c'è comunque sempre tempo).
Firmiamo l'atto e consegniamo un assegno, a titolo di caparra confirmatoria, di 10.000 euro, intestato alla proprietaria dell'appartamento. È venerdì 17 marzo e l'agente afferma che questa offerta verrà presentata ai proprietari il lunedì successivo (quindi parliamo di questo lunedì, il 20 marzo).
Oggi mi scrive un sms l'agente chiedendomi di vederci il prima possibile, nel pomeriggio ci rechiamo in agenzia.
Ci riceve il titolare insieme all'agente ed il primo ci dice che i proprietari hanno rifiutato l'offerta e sono irremovibili sulla cifra. Ci chiedono di aumentare la nostra offerta, ci assicurano che intercederanno per noi, insistono (inizialmente con garbo, lo ammetto) sull'esigenza di aumentare la nostra offerta. Non so dire esattamente cosa ci fa drizzare le antenne, chiediamo conferma del rifiuto dei proprietari. Il titolare dell'agenzia inizia ad agitarsi, a contraddirsi, inizia a dire che proprio rifiutata-rifiutata no, però gliene ha parlato telefonicamente ed i proprietari hanno detto che l'offerta è troppo bassa e che quindi venerdì (dopodomani) si vedranno per parlarne.
Intanto continua, ed aumenta, l'insistenza sul rialzo del prezzo di offerta.
Sentendo puzza di bruciato mio marito ed io abbiamo opposto resistenza affermando di non essere pronti ad un rilancio.
Caso vuole che, nel frattempo, i miei genitori incontrano la madre dei proprietari (che peraltro abitano nel palazzo di fronte al nostro) la quale chiede loro se l'appartamento ci è piaciuto. I miei genitori rispondono "molto" e parlano dell'offerta. La signora non ne sa niente, ma è la mamma e vive con loro: la cosa suona strana.
Tempo di arrivare a casa, parlarne un attimo in famiglia e venire in possesso del numero di telefono dei proprietari e decido di chiamarli per capire. Scopriamo, parlando con loro, che a loro non è mai stato fatto cenno della nostra offerta. E che anzi, dietro specifica domanda da parte loro, l'agente gli avrebbe detto che non eravamo assolutamente interessati e che, addirittura, con 280.000 euro stavamo finalizzando l'acquisto di un altro appartamento.
Scopriamo inoltre che i proprietari al momento della firma del mandato avevano proposto una cifra molto più bassa (310.000 euro contro i 335.000 prospettatici) e che addirittura sarebbero disposti ad una buona trattativa in quanto hanno bisogno di liquidità per terminare la costruzione di una villetta.
Non solo! Ci confidano anche che il mandato è scaduto a gennaio 2017 e che non l'hanno mai rinnovato.
Mi sento truffata. Sono arrabbiata e delusa. Che possibilità ho a questo punto?
Posso fare un esposto contro questa agenzia?
Posso comprare casa dai privati scappando via da questi agenti truffatori e meschini?
I proprietari dell'appartamento non vogliono, giustamente, avere più nulla a che fare con questa agenzia...e noi? Che ne sarà della nostra trattativa?
Vi prego, consigliatemi sul da farsi.
Grazie