Bastimento

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Si certo, la mia era una provocazione.
Però non si può nemmeno volersi sposare, e poi cercare escamotage per aggirare le norme in materia successoria !
Questa volta mi permetto dissentire.
Premesso che non conoscendo la situazione personale degli interessati, non è lecito giudicare le scelte personali. Quanto invece alla domanda qui postata, mio personale parere è che si sia di fronte ad una lacuna, o carenza di flessibilità della attuale materia successoria.

Sicuramente la revisione del diritto di famiglia ha corretto una grave ingiustizia nei confronti del coniuge, tendenzialmente verso le mogli: ; li sì si poteva parlare di patriarcato: in passato i beni erano frequentemente intestati al marito (che produceva reddito) ed in caso di successione alla moglie spettava poca cosa.

Oggi l'istituto del matrimonio come strumento giuridico, dovrebbe recepire una mutata realtà sociale: e non trovo per niente assurdo, che i beni formatisi nell'ambito di una precedente unione, si desideri siano trasmessi al frutto di tale unione. Il nuovo coniuge (che sia conseguente ad un divorzio o ad una vedovanza) nulla ha da vantare sui pregressi beni personali del futuro coniuge, che dovrebbe in quello specifico caso poter decidere di lasciare in eredità a chi vuole tali proprietà, senza che maturino per il nuovo coniuge diritti di quota legittima su tali beni.

Detto questo, purtroppo oggi la normativa è quella che è, e tutti gli espedienti citati, sia pur "leciti", sono attaccabili: dipendono dal comportamento futuro del nuovo coniuge.

Piuttosto non ho letto se la OP sia figlia unica (probabile) o meno: in presenza di più figli la questione si complicherebbe.

Se non ci si sposa, in una situazione del genere, meglio ancora 😉
Anche questo è discutibile, non tanto per le rispettive opinioni sul matrimonio.

Il meglio ancora è sicuramente vero per gli interessi della figlia: ma non è detto che il consiglio valga per la madre. Manca il "soggetto" del meglio.....
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Direi che il diritto di famiglia richiederebbe nuovamente una "piccola" revisione: certo il passo fatto negli anni '70 (credo) è stato significativo, ma oggi richiederebbe l'esame di situazioni particolari.

Ecco cosa prevedeva il vecchio codice:

Art. 542. (in vigore nel 1960)

(Concorso di figli legittimi, coniuge e figli naturali).


Se chi muore lascia, oltre al coniuge, un solo figlio legittimo, la quota di patrimonio a questo riservata è di un terzo in piena proprietà. Un altro terzo spetta in usufrutto al coniuge. La nuda proprietà dei beni assegnati in usufrutto al coniuge spetta per una metà al figlio e per l'altra metà fa parte della disponibile.

Quando i figli sono più, la quota di patrimonio riservata ad essi e al coniuge è complessivamente di due terzi. Su questa quota al coniuge spetta l'usufrutto di una porzione pari al quarto del patrimonio del defunto. La residua parte della quota di riserva e la nuda proprietà dei beni assegnati in usufrutto al coniuge sono ripartite tra i figli.
 

francesca63

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Privato Cittadino
Il meglio ancora è sicuramente vero per gli interessi della figlia: ma non è detto che il consiglio valga per la madre. Manca il "soggetto" del meglio.....
Mah… la postante dice che è la madre a volere che il suo immobile resti alla figlia.
E attualmente, non avendo altri beni, l’unico modo per raggiungere l’obiettivo è quello di non sposarsi.
non tanto per le rispettive opinioni sul matrimonio.
Niente contro il matrimonio; sono rimasta vedova a trent’anni, e mi sono risposata.
Ora sono a trent’anni di matrimonio con il mio attuale ( e direi definitivo 😂😂) consorte.
Ma conosco gente che non si è risposata per non perdere assegno di reversibilità o similia. Quindi non sempre si tratta solo di questioni di cuore.
 

Bastimento

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Privato Cittadino
Mah… la postante dice che è la madre a volere che il suo immobile resti alla figlia.
E attualmente, non avendo altri beni, l’unico modo per raggiungere l’obiettivo è quello di non sposarsi.
Quasi corretto. E' l'unico modo se non si vuole rischiare una eventuale (non certa) impugnazione della donazione (o finta vendita).
conosco gente che non si è risposata per non perdere assegno di reversibilità o similia. Quindi non sempre si tratta solo di questioni di cuore.
Nemmeno io mi riferivo a questioni di cuore: la madre, contraendo il matrimonio, potrebbe appunto acquisire garanzie e diritti sui beni del marito. Cosa non certa con una semplice convivenza.

ps: se invece mi chiedi un parere personale, io non sarei favorevole a nuove unioni se ci sono figli e beni familiari. Ma è un giudizio personale

ps: dove hai letto che la casa in questione è l'unico bene della madre? Probabile, ma non mi pare di averlo letto.
 

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