STUDIO DUCHEMINO

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Direi che il diritto di famiglia richiederebbe nuovamente una "piccola" revisione: certo il passo fatto negli anni '70 (credo) è stato significativo, ma oggi richiederebbe l'esame di situazioni particolari.

Ecco cosa prevedeva il vecchio codice:

Art. 542. (in vigore nel 1960)

(Concorso di figli legittimi, coniuge e figli naturali).


Se chi muore lascia, oltre al coniuge, un solo figlio legittimo, la quota di patrimonio a questo riservata è di un terzo in piena proprietà. Un altro terzo spetta in usufrutto al coniuge. La nuda proprietà dei beni assegnati in usufrutto al coniuge spetta per una metà al figlio e per l'altra metà fa parte della disponibile.

Quando i figli sono più, la quota di patrimonio riservata ad essi e al coniuge è complessivamente di due terzi. Su questa quota al coniuge spetta l'usufrutto di una porzione pari al quarto del patrimonio del defunto. La residua parte della quota di riserva e la nuda proprietà dei beni assegnati in usufrutto al coniuge sono ripartite tra i figli.
Ma a noi che c'importa del vecchio codice abrogato??:risata:
 

Bastimento

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A te nulla, salvo tu abbia inteso usare il plurale maiestatis.
Alla postante che mi pare digiuna al riguardo, ed ai colleghi coi quali dissertavo sulla opportunità di aggiornare nuovamente il diritto "di famiglia" alle sempre più articolate situazioni della società odierna, forse un ripasso poteva essere istruttivo. Serviva a suffragare quanto avevo asserito.
 

Bagudi

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A te nulla, salvo tu abbia inteso usare il plurale maiestatis.
Alla postante che mi pare digiuna al riguardo, ed ai colleghi coi quali dissertavo sulla opportunità di aggiornare nuovamente il diritto "di famiglia" alle sempre più articolate situazioni della società odierna, forse un ripasso poteva essere istruttivo. Serviva a suffragare quanto avevo asserito.
Tutto è utile.
 

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A te nulla, salvo tu abbia inteso usare il plurale maiestatis.
Alla postante che mi pare digiuna al riguardo, ed ai colleghi coi quali dissertavo sulla opportunità di aggiornare nuovamente il diritto "di famiglia" alle sempre più articolate situazioni della società odierna, forse un ripasso poteva essere istruttivo. Serviva a suffragare quanto avevo asserito.
A furia di suffragare con nome abrogate, finisci per confondere le idee!
 

STUDIO DUCHEMINO

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Non vedo perchè: era scritto grosso come una casa che citavo il precedente testo riguardante il coniuge in concorso coi figli.

Preoccupati tu della attinenza dei tuoi interventi
Be', per esperienza ti dico che se fai interventi di questo tipo, confondi le acque. La gente ha bisogno di sapere le norme vigenti, quelle abrogate confondono solo le idee e oltretutto non si applicano più. Cerca di essere più attinente.
 

Bagudi

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Be', per esperienza ti dico che se fai interventi di questo tipo, confondi le acque. La gente ha bisogno di sapere le norme vigenti, quelle abrogate confondono solo le idee e oltretutto non si applicano più. Cerca di essere più attinente.
La smettiamo di puntualizzare ad ogni post ?

Era chiarissimo che si parlava di norme abrogate e comunque può interessare a molti anche sapere cosa si faceva prima e cosa si fa adesso.

Siamo qui anche per imparare
 

Bagudi

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Agente Immobiliare
Hai ragione Bagudi, ma l'utente mi ha preso di mira tutto il giorno con frecciatine, accuse, battutacce e insulti, quindi arrivati alle 19.00 uno sbotta.
@Bastimento non ti ha insultato.
Le frecciatine ci stanno, non siamo in tribunale.
E comunque anche tu non scherzi quanto a polemiche.

Noi siamo qua tutti per confrontarci e anche imparare, da tutto e da tutti, finiamo per conoscerci meglio e non vogliamo stare in guerra con nessuno.
 

GEO_DGE_1

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Valuterei una vendita della nuda proprietà con valore a metà tra catastale e di mercato (in modo che non possa essere definita donazione) e con pagamento dilazionato nel tempo con bonifico, diciamo semestrale e poi il genitore gli ridà cash le varie rate, così non ci sono problemi di assimilare a donazione e di non incasso assegno che potrebbe essere equiparata a donazione
 

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