Sei favorevole all'eliminazione dei crocefissi nelle scuole?


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andrea boschini

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rispondo xche' non si puo' rimanere impassibili in funzione di cio' che si crede

Rispondi a me ora..plssss...
la tua via...inizia col nome di un santo? se si cambi indirizzo??
a un passaggio a livello e vedi il simbolo..nota croce ...cambi strada?
l'ambulanza? vai con la tua macchina?
natale? ti rifugi in cantina?
pasqua? le uova? le colombe? nella spazzatura?
i cimiteri? tutti inceneriti nella tazza sopra il camino?
le chiese? rase al suolo o ogni volta gli giri al largo?
vado avanti?
tutto questo...chiaramente simboli che richiamano cio' che siamo...da dove veniamo...dove viviamo...da oltre 2000 anni..non rappresentano nulla? le radici...la storia..la cultura...tutto nel bidone?
per chi? per cosa?

Ti rimando un articolo di Alberoni...che tutto e' meno che un filoreligioso...magari ti apre la mente :shock:
La storia, i simboli e i divieti Se l’utopia cancella la libertà

I giudici di Strasburgo hanno proibito l’esposizione del crocifisso nelle scuo­le. Alla Turchia proibirebbero la mezzalu­na e a Israele la stella di Davide. E già qualcuno chiede di sopprimere il Natale e, con la stessa logica, Yom Kippur e Ra­madan. Tutto nel nome della laicità dello Stato. Ma nel mondo moderno lo Stato non è solo quello centrale. Sono «Stato» anche le regioni, i comuni, le comunità autonome, le associazioni religiose e cul­turali a cui, per il principio di sussidia­rietà, sono delegate funzioni pubbliche. In un’Europa multietnica e multireligio­sa sono importantissime le vecchie nazio­ni e le formazioni che vivono attorno a
valori, norme, simboli tradizionali. Proi­bire i loro simboli perché irritano, turba­no, danno fastidio a un individuo qualsi­asi, significa impedire a intere comunità di continuare a essere se stesse, negare il pluralismo.

La storia ci dice che il pluralismo vie­ne negato da tutti coloro che vogliono di­struggere il passato per realizzare una utopia. Gli spagnoli hanno annientato le civiltà precolombiane, la Rivoluzione francese ha cambiato persino il nome agli anni e ai mesi. I comunisti sovietici hanno imposto l’ateismo. Negli Stati to­talitari islamisti vieni arrestato se mo­stri una Bibbia o un Vangelo. L’utopia porta al totalitarismo.

Questo vuol dire che i filosofi, i giuri­sti dei diritti dell’individuo hanno una mentalità totalitaria ? Se vogliono realiz­zare l’utopia di impedire che qualsiasi in­dividuo possa essere turbato dal compor­tamento reale o simbolico di qualsiasi al­tro sì. Per accontentare tutti devono proi­bire tutto: gli usi, i costumi, i valori, per­fino le lingue degli altri popoli. Mentre i grandi imperi persiano, romano, inglese lasciavano vivere i culti, le tradizioni e le lingue locali, i nostri utopisti sono spieta­ti. Non solo sulle dimensioni dei piselli e delle arance, ma sui simboli religiosi e persino sul linguaggio. In certi Paesi non puoi dire «sesso» ma devi dire «genere» perché qualcuno si offende.

Dopo un totalitarismo giacobino, marxista, nazista e musulmano potreb­be nascere un totalitarismo eurocratico. Sbandierando le sue promesse utopiche, distrugge le istituzioni del passato e im­pone il suo potere. Ammaestrati dalla storia, cerchiamo di impedire che acca­da, restiamo vigili e diffidenti. Siamo eu­ropei, ma per favore, conserviamo le no­stre tradizioni, il nostro linguaggio, sì, perfino le nostre debolezze, i nostri pre­giudizi. E se ci impongono a forza qualco­sa, diciamo di no.

Francesco Alberoni dal Corriere.it
 
I

Id0

Ospite
Io credo che il ragionamento che poni sarà valido quando avverranno le cose che dici e alberoni:

"proibiranno il natale" "via il nome dei santi dalle vie"

Ecco si, in quel caso siamo effettivamente all'esagerazione contraria.

MA nelle strutture pubbliche, le scuole specialemente, si forma gli individui, e come tu ben sai anch ele idee e le prime "divisioni" o "unioni" sociali, non è proprio prorpio una chiesa o una via o una festa (la festa del natale, poi indicata per "comodo" come la data di nascita di Cristo, era una festa pagana, per questo la si festeggia in quasi tutto il mondo, anche in modi diversi e ha a che fare con il solstizio di inverno fine ot) è un luogo dove uno che crede a qualcosa di diverso vede insegnare e "imporre" simboli che non gli appartengono, lo potrebbe vivere come un pericolo alle SUE tradizioni, che tiene a mantentenere intatte anche se solo nell'ambito della propria famiglia.

Chiaro che è una intolleranza come dice Mariapaola, ma chi gestisce la vita civile di uno stato a volte deve cercare la via del "male minore" in nome di valori che crede da salvaguardare.

inoltre, come è stato scritto qui, togliere il crecefisso in fondo non tocca per niente la fede di un credente, no? quindi il problema non è religioso o di fede, il problema è di "conservatorismo" delle proprie abitudini.

Rimane il fatto che molti di quelli che si inalberano (tranne i presenti), ho il sospetto, che non si fossero ricordati del crocifisso fino ad oggi e che la discussione portata avanti in queste pagine mostri chiramente quanto poco si è disposti a rinunciar eanch esolo a un simbolo nelle scuole nonostante si dica che in fondo non cambia nulla nella fede e nel normale andamento della propria religione, portando come ragione a favore della tesi il fatto che in stati TEOCRATICI non tolgano i loro simboli da niente.

Tutto qua.

Però il ragionamento fila ed è sicuramente portato e argomentato in modo corretto, senza interporre esclusive sulla conocscenza della verità e del senso della vita, ne gridare "infedele!" come ai tempi delle crociate in terra santa.
 

andrea boschini

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continui a non rispondere...se il fastidio e' tale..vale per la croce appesa...ma non per tutto il resto? il resto e' accettabile? mai detto buon natale? o buona pasqua? a un funerale? mai fatto il segno della croce?
 
I

Id0

Ospite
Continui a saltare il pezzo importante:
MA nelle strutture pubbliche, le scuole specialmente, si formano gli individui, e come tu ben sai anche le idee e le prime "divisioni" o "unioni" sociali, non è proprio proprio una chiesa (dove chi ci va ha già scelto) o una via (che ci passi e ciao) o una festa (la festa del natale, poi indicata per "comodo" come la data di nascita di Cristo, era una festa pagana, per questo la si festeggia in quasi tutto il mondo, anche in modi diversi e ha a che fare con il solstizio di inverno fine ot) è un luogo dove uno che crede a qualcosa di diverso vede insegnare e "imporre" simboli che non gli appartengono, lo potrebbe vivere come un pericolo alle SUE tradizioni, che tiene a mantentenere intatte anche se solo nell'ambito della propria famiglia.


Chiaro che darà fastidio anche quelle cose che tu chiami in causa a chi non tollera un crocifisso ( a me non da alcun fastidio), ma non vedo motivi per doverle togliere da li... se avvenisse sarebbe esattamente quello che tu denunci.
Io credo di aver risposto.
 

lami

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andrea boschini ha scritto:
rispondo xche' non si puo' rimanere impassibili in funzione di cio' che si crede

Rispondi a me ora..plssss...
la tua via...inizia col nome di un santo? se si cambi indirizzo??
a un passaggio a livello e vedi il simbolo..nota croce ...cambi strada?
l'ambulanza? vai con la tua macchina?
natale? ti rifugi in cantina?
pasqua? le uova? le colombe? nella spazzatura?
i cimiteri? tutti inceneriti nella tazza sopra il camino?
le chiese? rase al suolo o ogni volta gli giri al largo?
vado avanti?
tutto questo...chiaramente simboli che richiamano cio' che siamo...da dove veniamo...dove viviamo...da oltre 2000 anni..non rappresentano nulla? le radici...la storia..la cultura...tutto nel bidone?
per chi? per cosa?
Ma come è possibile che, con tutti questi interventi che ci sono stati, non ti sei mai preso la briga di soffermarti a leggere con attenzione quello che ha scritto chi la pensa diversamente da te!!!!!
Incredibile la chiusura mentale verso la comprensione del punto di vista degli altri, l'arroccamento nelle proprie posizioni rifiutando il ragionamento.
Sono convinta che se lo avessi fatto non ti verrebbe in mente di infilare questa serie di domande (che è meglio che non definisco!!!)
Io non sono cattolica ma ho amici che appartengono alla religione cattolica e ad altre religioni e , sinceramente una posizione così integralista (per me lo è) difficilmente l'ho incontrata nelle mie innumerevoli discussioni su argomenti analoghi a questo che stiamo dibattendo...... sono veramente basita!!!
 

Roby

Fondatore
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Sempre detto Buon Natale e Pasqua Andrea ci mencherebbe lo festeggiano tutti, anche se ho dei seri dubbi sulla religione sul "DIO" non vuole dire che non "partecipo" come ormai da tradizione al Natale o alla Pasqua o non vado Haimè ai funerali facendomi il segno della croce, ma questi gesti sono intrinsechi nel mio modo di essere per come sono cresciuto e per come me li hanno "imposti", qui si discute liberamente e tranquillamente dei simboli e non se vive meglio chi crede o no.

Io Lami Ido amiamo vogliamo bene facciome cavolate come tutti, tutti gli esseri umani pensanti, l'intelletto ci distingue dagli animali il lbero arbitrio, la nostra libertà di pensiero che ci permette di confrontarci rispetto a tutti e fermarci nel momento che "calpesto la libertà del mio prossimo".

Se non teniamo la mente libera da preconcetti personali non riusciremo mai a parlarne.
 

andrea boschini

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beh..penso che i preconcetti li avete voi...e non noi.
lami ..come tutte le altre volte non hai risposto a nessuna delle mie domande ( come la hai definite? ah no..non le hai definite,testuale...(che è meglio che non definisco!!!)...),ma alla fine il succo e'...tutto cio' che e' fuori dai quei luoghi sacri che rappresentano lo stato laico che tanto amate,il crocifisso deve essere abiurato....per il resto invece no!!!! Il resto viene...tollerato? accettato? o semplicemente ignorato??
dimmi tu cosa preferisci...
Roby...mi dici che sono intrensechi...per come sei cresciuto...etc.., io sono cresciuto con la croce sopra il letto...andando in chiesa...con la croce in classe...etc...,ecco per quelli come me ( la stragrande maggioranza )no,non va bene...e' meglio farsi un segno della croce ( per qual motivo? visto che non si crede ) da ateo? o tollerare ( non riservandogli nessuna attenzione ) un simbolo che per ,ripeto,la stragrande maggioranza degli italiani rappresenta molto di piu' di un legnetto attaccato al muro?
 
I

Id0

Ospite
Andrea, resta il fatto che nella sentenza si parla SOLO del crocifisso ( e di ogni altro simbolo religioso) nei luoghi pubblici, il resto sono illazioni che per adesso non si sono verificate, e che il fine della sentenza è quello di scindere lo stato dalla religione al fine di evitare possibili problemi.

Nessuno vuole eliminare il natale o quant'altro, quando si presenterà il caso molto probailmente sarò dalla parte di quelli che non vogliono effettuare cambiamenti.

Capisco il principio che esprimi, e ne condivido la radice (non mi piacciono i divieti di questo tipo di principio), non condivido come sai le tue stesse emozioni ne le conclusioni di chi ne vede una perdita di identità del nostro popolo, in quanto non è certo il crocifisso che definisce il popolo italiano, semmai è il simbolo che definisce la parte cattolica di questo paese, che aha ampi spazi per poter professaree praticare la propria fede.

Quindi, in conclusione, capisco che tu non portai mai accettare come giusto questo provvedimento, resta il fatto che per altri lo è, quando viene fatta una sentenza che rende l'una o laltra tesi anche una cosa da rispettare la si fa e punto, mantenendosi il diritto al levito dissenso e anch ea manifestarlo nelle varie forme.

Mi paicerebbe sentire motivazioni meno "ego-centriche" e più aperte all'universalità dei popoli e alle differenze, un pochino più legate al progresso, ma se per me il valore del progresso e della tolleranza è percorribile seguendo la via della liberaazione dello stato dalla religione (qualsiasi, in qualsiasi paese sarebbe meglio) per te magari è giusta la via contraria, quindi... nessuno dei due h ala verità in tasca, credo.

la storia non conforta la tua tesi, ma può darsi che tu abbia comunque ragione.

Ma chi governa stati e comunità deve fare scelte che implicano delle rinunce, a visto che tante volte le scelte vengono fatte a parere mio "male" sono contento che stalvolta qualcuno faccia delle scelte che sono (sempre a parere mio visto che spesso la firma non basta) che vanno nella direzione dei valori nei quali credo io: la divisione netta tra stato e qualunque religione, appunto, cominciando dal crocifisso e io spero anche arrivando, prima possibile, a sostituire l'ora di religione cattolica con "storia delle religioni nel mondo".

Naturalmente tenendo bene in mente la libertà di ognuno e di ogni organo di culto di poter fare i propri "proselitismi" dove vuole e come vuole, nell'ambito di spazi privati, affittati all'uopo o appositamente dedicati che siano.

Tutto qua.
 
I

Id0

Ospite
Poi analizza la possibile conseguenza: dove prima c'era solo un crocefisso al muro, ignorato, quasi una sterile convenzione per molti, può darsi che da oggi, per un ritrovato orgoglio cattolico, si vedano molti crocefissi al collo ;)
 

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