Leggo ciò che scrivete e ragiono su alcuni fatti indiscutibili, siete preparati, su questo niente da dire...
però...in ogni ciclo immobiliare (sinora) abbiamo assistito ad una fase di crisi propedeutica al rialzo dei prezzi, al rialzo e all'assestamento in vista della crisi successiva.
Generalmente il ciclo dura 20 anni e il risultato finale è il raddoppiamento in termini di valore del bene immobiliare.
Il doppio in vent'anni è buono ma non sono certamente rendimenti da strapparsi i capelli dalla felicità.
Così però è sempre stato.
Io non so se a Roma, Firenze, Napoli o Milano i prezzi sono triplicati, quadruplicati o quintuplicati rispetto al 1992 ma dalle mie parti non siamo andati molto oltre al raddoppio che è condizione normale per questo mercato.
Oggi mi si dice che questi prezzi sono gonfiati, che scenderanno di un 30, 50, c'è chi si spinge a dire 70% e che la colpa è dell'ingordigia degli agenti, dei costruttori e in generale degli operatori del settore che, cattivoni, hanno permesso che avvenisse...ciò che è sempre avvenuto.
Forse sarebbe meglio dire che l'inefficenza degli organi di controllo ha permesso all'euro di dimezzare il potere d'acquisto degli italiani, che l'industria ha preferito l'uovo oggi piuttosto che la gallina domani (mantenere bassi i salari fa guadagnare di più ma a lungo andare riduce i consumi), che lo strapotere delle banche ha permesso loro di guadagnare immensamente con prodotti sempre più sofisticati e sempre meno legati all'economia reale e alle imprese spremute tanto ma finanziate mai.
I voti comprati a suon di pensioni di invalidità non sono una buona ricetta per garantire futura prosperità.
Il boom economico del nord l'hanno fatto gli operai che dopo un tuno di lavoro andavano a costruirsi la casa con due amici muratori e lavoravano 16 ore al giorno, l'hanno fatto quelli che avevano il lavoro in ditta e poi andavano a casa a montare le guarnizioni o le resistenze dei frigoriferi che il signor (Borghi) IGNIS dava loro per evitare si annoiassero, l'hanno fatto i piccoli imprenditori o artigiani non molto dissimili da quelli che oggi si barricano con il fucile nella sede dell'agenzia delle entrate.
Il potere di chi ci governa e di quella finanza che governa loro non si prenderà mai le sue responsabilità e visto che il potere controlla anche i mezzi di comunicazione trova più comodo metterci l'uno contro l'altro piuttosto di ammettere di essersi spinta, come dire... "un po' oltre"... ma chi ci accusa di avere colpa, di aver gonfiato i prezzi e di non aver "voglia" di ridurli, temo, sia un po' lontano dalla verità.
L'unica nostra colpa è quella di operare e in passato di aver anche ben guadagnato in un settore nevralgico nell'economia del paese.
Anche i pasticceri e i gelatai guadagnano ma non mi pare ci sia nei loro confronti lo stesso astio...
Per quanto riguarda i fondi dati dalla bce alle banche, ritengo sia solo una questione di tempo...non sapranno resistere alla tentazione di spingersi verso la prossima porcata e finiranno presto e alla fine cosa resterà...le garanzie date dalle loro proprietà immobiliari.
Il nostro è un paese paradossale che di paradossi si nutre...è incredibile ma ritengo che la salvezza del nostro settore sia proprio racchiusa in uno di questi paradossi...
Finiti i doni di babbo bce le banche inizieranno a pensare che potrebbe non essere tanto bene permettere una tale svalutazione immobiliare, sopratutto se si tratta dei loro immobili e di quelli che, gioco forza, riceveranno dalle ipoteche non evase, il vaticano che ha un patrimonio immobiliare di tutto rispetto non farà altro che adeguarsi...e per sostenere i prezzi, volenti o nolenti... "questo mutuo s'ha da fare"! (e il Manzoni concorderebbe).