Ciao Francesca,Al massimo può invogliare il venditore a dare una buonuscita all’inquilino, per andare via in tempo: non certo a convincere l’inquilino, che non è parte del vostro contratto.
Ho riletto la discussione, e mi pare che , per ora, abbiate firmato un valido contratto preliminare che però non è ancora efficace, perché c'è quella brutta clausola relativa all'inquilino, che riporto sotto, che sembra proprio una condizione sospensiva, seppur scritta male
Avendo in essere un contratto valido, ma per ora inefficace, e lo sarà fino al 31/1/2020, non sei tenuto a versare nessuna caparra al venditore; al massimo un'altra somma da lasciare in deposito all'agente, in attesa dell'eventuale uscita dell'inquilino entro gennaio.
E l'agente non aveva diritto a richiedere le provvigioni.
Ovvero, o quella clausola è una condizione sospensiva, e allora niente provvigioni fino al suo avveramento, oppure non lo è, e quindi è una clausola inutile, oltre che mal scritta.
Certo l'agente non è di molto aiuto; ma limitarti a firmare che ti rimborseranno i danni subiti, se si rogita in ritardo, mi pare il minimo.
Ma il tutto deve essere scritto MOLTO bene, deve essere chiaro che ti rimborseranno anche le provvigioni, se alla fine decidete di non rogitare se il ritardo si fa troppo pesante, e ...insomma...forse ti conviene farti assistere da un professionista di tua fiducia che, letti tutti documenti firmati, ti aiuti a non complicare ulteriormente le cose.
No comment sull'agente, che incassa le provvigioni dopo aver gestito cosi superficialmente i contratti .
noi avevamo firmato una proposta irrevocabile in cui c'era la sospensiva per il mutuo che poi è stato deliberato per cui si rimandava poi ad un preliminare da registrare all'agenzia delle entrate in cui si sarebbe versata una caparra confirmatoria (che è quella che ci apprestiamo a fare), nella proposta era poi presente quell'allegato che riportava tutte le condizioni già scritte sulla proposta e specificava TUTTO CIO' SALVO ecc.
Adesso nel preliminare non c'è più la clausola scritta così, ma si fanno 3 ipotesi:
1 - quella che il conduttore liberi al 31.01 e si può andare a rogito entro il 28.02
2 - quella che il conduttore non liberi al 31.01, ma liberi comunque prima del 28.02, allora si rinvierà il rogito per il tempo strettamente necessario (io ho fatto specificare che non si può rimandare oltre la validità della delibera)
3 - quella che che il conduttore non rilasci spontaneamente detto immobile alla data del 31.1. ma lo rilasci (spontaneamente o non) ad una data successiva al 28.2. che, pertanto, non permetta di procedere con l’atto a rogito notarile entro il 28.2., le Parti potranno decidere se concordare la posticipazione dell’atto a rogito notarile a data da stabilire per iscritto oppure, di risolvere la presente promessa di vendita con la restituzione della caparra confirmatoria versata in data odierna dalla parte acquirente, ed ogni eventuale richiesta di risarcimento dei danni effettivamente patiti, a qualsiasi titolo e ragione, da parte acquirente dovrà essere documentata e formalizzata a parte venditrice - affinché quest’ultima possa procedere per il relativo ristoro nei confronti del conduttore (qui ho chiesto che tra i danni figurassero già le spese di agenzia e tutte quelle relative a banca, notaio ed eventuali spese legali, inoltre ho chiesto di troncare la frase a "parte venditrice" perché il resto non mi sembra pertinente).
Adesso vedremo se riescono ad apportare almeno le modifiche richieste.