l'ha scoperto pure ccc1956.....ci voleva poco....chi sano di mente paragonerebbe il sud con il motore d'Italia il mitico nord est ???
Attenzione però. Concordo sulla follia dei paragoni ma in termini assoluti non ha detto frottole. La bolla immobiliare si è ingigantita stratosfericamente nelle zone dove ovviamente si pensava che potesse "reggere" e si supponeva ci fosse maggiore appetibilità garantita. Cioè tutto il nord Italia, dove anche il ricorso ai mutui è molto più frequente e diffuso anche nel residenziale privato. Il vento della crisi è diventato un uragano proprio in zone dove non si era preparati e il gap reale costo dei beni-salari era già ante-crisi piuttosto alto. Quando la gente ha iniziato ad avere difficoltà o a prevedere di poterne avere sono cominciati i guai proprio nel settore immobiliare, già comunque prevedibili perchè i prezzi erano comunque troppo alti in ogni caso (e per inciso proprio i benestanti che lo avevano capito si sono tenuti alla larga da acquisti avventati..)
Se guardi i dati dei pignoramenti ti rendi conto proprio di questo.
Al sud, dove proprio per mancanza di appetibilità i prezzi non potevano certo aumentare più di tanto, il trend si è mantenuto quasi costante, tranne forse qualche grande città. Non lavora e non si indebita proprio nessuno al sud?
non credo,(al di là delle facili battute). Semplicemente un minore ricorso all'indebitamento (secondo me più sano) e un affidamento maggiore sul risparmio privato unito ad un andamento più "normale" dei costi di beni e servizi case comprese hanno consentito a meno gente di andare completamente in malora. Tutto questo è un fatto. Abbiamo sempre avuto due binari di sviluppo differenti, ma quello che è successo è che la crisi, l'euro, la tassazione e molti dei salari attuali viaggiano su un binario unico...