E

enzo6

Ospite
Scusate tutti. Ho scritto a2, invece che c6. E' C6. Box, ma canbia qualcosa rispetto alla legge? Scusate.
Grazie per avermelo fatto notare.

Cambia per il fatto che si capisce ancora meno il tuo ragionamento relativamente alla diversa consistenza dell'immobile che per i box è espressa in mq. sulla visura catastale.
Quindi credo dovresti riproporre la domanda perchè ci stiamo perdendo, almeno io.
 

Ludogarbi

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
X Rosa 1968
"la parte venditrice ammonita da me e bla bla bla dichiara che:
-l'intestazione catastale è corretta
-lo stato di fatto dell'immobile corrisponde a quello risultante dalla planimetria depositata in catasto che si allega al presente atto sotto la lettera A.
La mia domanda iniziale era: voi che leggete tanti atti, non vi sembra che nel mio atto manchi la dichiarazione di conformità tra i dati catastali e le planimetrie?
C'è la dichiarazione che lo stato di fatto corrisponde alla planimetria depositata in Catasto, ma non che la planimetria corrisponde ai dati catastali. Ecco la sottigliezza.
xEnzo
Mi dispiace che tu ti sia perso, scusa ancora, si trattava di un c/6, nella fretta ho scritto A/2, per cui non si tratta di vani ma di mq che sono 12 in più sulla planimetria e allo stato di fatto e 12 in meno sulla visura.
x Rosa
(pago e ho pagato meno tasse sia rispetto alla vendita che poi, ma guarda non sono felice perchè volevo un immobile a posto com'era mio diritto)
Quindi lo stato di fatto corrisponde alla planimetria, ma non corrisponde ai dati catastali.
La legge dice che si deve riportare la dichiarazione in atto, nel mio atto non c'è.
 

Ludogarbi

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
L’art. 19, comma 4, così come modificato in sede di conversione, detta nuove norme in materia di redazione degli atti traslativi di unità immobiliari aggiungendo all’art. 29 della legge 27 febbraio 1985, n. 52, un ulteriore comma:
1-bis. Gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, ad esclusione dei diritti reali di garanzia, devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità, oltre all'identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie, sulla base delledisposizioni vigenti in materia catastale. La predetta dichiarazione può essere sostituita da una attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale. Prima della stipula dei predetti atti il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari".
Allora chiedo a voi la dichiarazione di conformità tra i dati catastali, le planimetrie e lo stato di fatto, nel mio atto c'è o non c'è? a me sembra di no....C'è solo intestazione catastale e riferimento alle planimetrie depositate in catasto conformi allo stato di fatto..... però è il primo atto che leggo nella mia vita.
Grazie
 
E

enzo6

Ospite
X Rosa 1968
"la parte venditrice ammonita da me e bla bla bla dichiara che:
-l'intestazione catastale è corretta
-lo stato di fatto dell'immobile corrisponde a quello risultante dalla planimetria depositata in catasto che si allega al presente atto sotto la lettera A.
La mia domanda iniziale era: voi che leggete tanti atti, non vi sembra che nel mio atto manchi la dichiarazione di conformità tra i dati catastali e le planimetrie?
C'è la dichiarazione che lo stato di fatto corrisponde alla planimetria depositata in Catasto, ma non che la planimetria corrisponde ai dati catastali. Ecco la sottigliezza.
xEnzo
Mi dispiace che tu ti sia perso, scusa ancora, si trattava di un c/6, nella fretta ho scritto A/2, per cui non si tratta di vani ma di mq che sono 12 in più sulla planimetria e allo stato di fatto e 12 in meno sulla visura.
x Rosa
(pago e ho pagato meno tasse sia rispetto alla vendita che poi, ma guarda non sono felice perchè volevo un immobile a posto com'era mio diritto)
Quindi lo stato di fatto corrisponde alla planimetria, ma non corrisponde ai dati catastali.
La legge dice che si deve riportare la dichiarazione in atto, nel mio atto non c'è.

Lo corrispondenza tra la visura e la planimetria è data dalla analisi dei dati catastali presenti sui due documenti (foglio,mapp,sub).La corrispondenza tra consistenza fisica e quanto su visura (nel caso specifico sono i mq) è attestato dalle parti che firmano la planimetria.
Peraltro durante l'atto il notaio indica anche i mq del box indicati sulla visura quindi in caso di errore era necessario farlo presente, solo i contraenti conoscono la consistenza fisica in mq reale e firmano la planimetria oltre l'atto.
Se la visura aveva 12 mq in meno del reale era necessario correggerla prima dell'atto, cosa che comunque puoi fare anche oggi con una modica spesa poichè trattasi di correzione errore.
In sostanza se le parti giurano che tartasi della consistenza corretta non capisco perchè implicare il notaio che se ben capisco ritieni dovesse misurare planimetria box e confrontarla con quanto in visura.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
che sono 12 in più sulla planimetria e allo stato di fatto e 12 in meno sulla visura.
Ti dovresti accertare nel tuo Comune come vengono calcolate le superfici dei locali C/6 ai fini della consistenza (a volte come nei locali e solo ai fini della consistenza catastale, alcune superfici vengono conteggiate al 50%) la consistenza la determina il software della procedura Dogfa date in automatico da detto programma ministeriale.
Quindi non è detto che i mq. reali corrispondano a quelli riportati nella visura catastale
 

Rosa1968

Membro Storico
(pago e ho pagato meno tasse sia rispetto alla vendita che poi, ma guarda non sono felice perchè volevo un immobile a posto com'era mio diritto)
Mi spiace tu abbia interpretato male forse una mia frase che non era da imputare a te, tu non c''entri nulla, ma al notaio se eventualmente non avesse agito correttamente. Infatti parlavo di spirito della legge, nata proprio per evitare la commercializzazione primo dei famosi immobili fantasma, secondo per accertare le rispondenze catastali con lo stato di fatto.

Ti dovresti accertare nel tuo Comune come vengono calcolate le superfici dei locali C/6 ai fini della consistenza (a volte come nei locali e solo ai fini della consistenza catastale, alcune superfici vengono conteggiate al 50%)
Infatti stiamo parlando di consistenza catastale non di mq effettivi. La consistenza catastale come giustamente dice Ingelman è una superficie fittizia che viene calcolata in base ad alcuni parametri che vengono impartiti dalle disposizioni degli uffici tecnici. Per gli appartamenti la consitenza catastale è data dai vani utili, per i box sulla base della superficie interna netta ma ad esclusione di qualcosa che non so esattamente.
la parte venditrice ammonita da me e bla bla bla dichiara che: -l'intestazione catastale è corretta -lo stato di fatto dell'immobile corrisponde a quello risultante dalla planimetria depositata in catasto che si allega al presente atto sotto la lettera A. La mia domanda iniziale era: voi che leggete tanti atti, non vi sembra che nel mio atto manchi la dichiarazione di conformità tra i dati catastali e le planimetrie?
Direi di no, non avresti rogitato se fosse così è prima della stipula che il notaio deve individuare gli intestatari catastali e verificare la loro conformità a quanto risulta nei registri, quindi grazie alle verifiche lui procede.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Direi di no, non avresti rogitato se fosse così è prima della stipula che il notaio deve individuare gli intestatari catastali e verificare la loro conformità a quanto risulta nei registri, quindi grazie alle verifiche lui procede.
No Rosa non è esattamente così La Parte Venditrice e comunque gli intestatari devono rilasciare la dichiarazione in atto.
Il notaio ha l'obbligo di verificare l'esattezza dei dati prima dell'atto con le risultanze dei registri immobiliari.

Questo è quello che stabilisce la legge (che come al solito in Italia è contorta) e il notaio a tale legge si deve attenere prendendo in atto la dichiarazione oltre a fare le dovute verifiche.
 

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