Beh, ho letto parecchi commenti nelle pagine precedenti che possono equivalere, quindi mi sono rivolta a tutti, indistintamente.
 
Gente, ma perchè scaldarsi tanto?
Le cose che dice gmp le ha dette pubblicamente in un'intervista in tv Carlo Giordano. Io credo che se si è professionisti seri sia abbastanza inutile nascondersi dietro a un dito. Tutto il discorso sull'opportunità o meno di pagare l'affitto, sui giovani più o meno bamboccioni che non comprano etc. sono aria fritta. Sono i fatti, che parlano. Chi è convinto di posizioni oltranziste si può tenere la sua idea, sul mercato si è liberissimi di non vendere e di non comprare.
Quando l'aereo è in picchiata credo sia più utile discutere di cosa si può fare per virare, piuttosto che continuare a dire che è un miraggio, che in realtà sta salendo in quota, no? Un fatto che mi pare si possa constatare è per esempio che non tutte le realtà italiane sono uguali, che i piccoli centri guarda un po' hanno in proporzione meno problemi delle metropoli, magari perchè le quotazioni non sono triplicate in sei anni. Ergo: nelle metropoli si è tirato troppo la corda e l'appetibilità è scesa. Ecco, io ripartirei da queste considerazioni, più che discutere la rava e la fava...In questo modo si può tentare di capire come porre rimedio per quello che è in nostro potere, ognuno nel proprio campo io credo, visto che credo siano pochi che operano a grandissimi livelli nel real estate italiano da poterne determinare le sorti.....
 
discutiamo allora di cosa si potrebbe fare.............
il problema e' soprattutto delle grandi metropoli. roma milano e venezia e napoli credo ma anche firenze.
ho visto che a torino fuori dal centro storico e' possibile comprare molto bene in zone carine.
allora??? tutti senza idee???
 
non c'è da essere creativi, ma da fare quello che impone il mercato: tagliare i prezzi :cool: classico metodo usato da millenni :hi:
 
Gente, ma perchè scaldarsi tanto?
Le cose che dice gmp le ha dette pubblicamente in un'intervista in tv Carlo Giordano. Io credo che se si è professionisti seri sia abbastanza inutile nascondersi dietro a un dito. Tutto il discorso sull'opportunità o meno di pagare l'affitto, sui giovani più o meno bamboccioni che non comprano etc. sono aria fritta. Sono i fatti, che parlano. Chi è convinto di posizioni oltranziste si può tenere la sua idea, sul mercato si è liberissimi di non vendere e di non comprare.
Quando l'aereo è in picchiata credo sia più utile discutere di cosa si può fare per virare, piuttosto che continuare a dire che è un miraggio, che in realtà sta salendo in quota, no? Un fatto che mi pare si possa constatare è per esempio che non tutte le realtà italiane sono uguali, che i piccoli centri guarda un po' hanno in proporzione meno problemi delle metropoli, magari perchè le quotazioni non sono triplicate in sei anni. Ergo: nelle metropoli si è tirato troppo la corda e l'appetibilità è scesa. Ecco, io ripartirei da queste considerazioni, più che discutere la rava e la fava...In questo modo si può tentare di capire come porre rimedio per quello che è in nostro potere, ognuno nel proprio campo io credo, visto che credo siano pochi che operano a grandissimi livelli nel real estate italiano da poterne determinare le sorti.....
Senza personalismi, quelli che stanno in affitto stanno in case di proprietari che ciclo e non ciclo hanno comprato delle case e le hanno messe a reddito. Io sono peggiore le tengo chiuse.
Poichè siamo in un Paese che consente la proprietà privata, gli affittuari dovrebbero, a mio parere, essere riconoscenti che ci sono state persone che hanno comprato anche in ciclo sfavorevole dando un tetto a chi non poteva o voleva comprare. Invece i proprieteri che affittano vengono definiti acidi ed avidi ( senza personalismi).

100 anni fa circa ci fu una rivoluzione poi rinnegata, ma con tanti morti fra i proprietari. Io ricordo :il tema di Lara nel Dottor Zivago.
 

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