Trovo abbastanza curiose molte risposte che mi hanno preceduto: provo a dire anche la mia.
Innanzi tutto non partirei dall'art. 1117, che non risolve il quesito posto.
Consiglierei invece di:
- verificare se esiste un regolamento di condominio, in genere redatto dal costruttore ed accettato al momento dell'acquisto (RDC contrattuale): non è detto che pur mancando e non obbligatorio l'amministratore , il RdC non esista.
- In linea generale però farei riferimento alla storia della particella catastale su cui il complesso è realizzato: possono essere state seguite due strade:
una è quella in cui il costruttore o chi per esso ha prima eseguito un frazionamento del lotto in 4 sublotti di proprietà esclusiva più una area rimanente in comunione, da adibire a corsello di manovra, cortile ecc.
l'altra è quella di realizzare le 4 villette sul fondo indiviso, e venderle separatamente.
Le conseguenze sarebbero a parer mio diverse: nel secondo caso, se non specificato altrimenti nel rogito di vendita, tenderei ad assumere che suolo, facciate, divisori, tetti ecc siano parti comuni; semmai poi interviene il criterio del condominio minimo, dove la ripartizione delle spese viene effettuata secondo la destinazione ; vedi ad esempio i condomini con più scale/ascensori o distinti corpi-fabbrica.
Dal tenore delle domande del medesimo tipo che leggo di frequente sia qui che su propit, temo che voi ricadiate nel secondo esempio, e non abbiate RdC: il solito casino, appunto, che consiglierei sempre di chiarire una volta per tutte in via preliminare, con un accordo sottoscritto all'unanimità, e magari trascritto.
Per concludere oltre a corsello ed illuminazione, considera comunque in comune il collettore fognario principale, e tutti i servizi che fanno capo ad una unica sorgente.
Il fatto che una parte della falda sovrasti il vicino, non mi pare discriminante, se interpreto correttamente la fotografia; le falde infatti non sono "continue" ; mi pare cioè di capire che le villette sono poste in leggera pendenza e quindi i tetti siano anche a livelli crescenti; la sovrapposizione apparirebbe quindi più un "vezzo architettonico" che una funzione di copertura.
In ogni caso suggerirei di perorare un buon accordo tra i condomini, per formare un criterio univoco: meglio prevenire, che curare.